
E'stato presentato oggi 15 Dicembre in diretta streaming (su Youtube e sul sito del Liceo Giulio Cesare di Roma) il progetto realizzato da 200 studenti guidati da 7 docenti e dal giornalista Raffaello Masci, nell’ambito del percorso PCTO di alternanza scuola lavoro. Il lavoro, intitolato “Pari e Dispari: due insiemi un gioco. Tre mosse per prevenire la violenza sulle donne” si configura come un’indagine giornalistica, durata un anno e mezzo, che ha per oggetto la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne. Il progetto che ha coinvolto 200 studenti di 9 classi provenienti dai Licei classici “Giulio Cesare” di Roma, “Vincenzo Gioberti” di Torino e “Duni Levi” di Matera, presenta un decalogo articolato in nove campi di indagine che permettono di avere una visione di insieme completa della tematica affrontata. Inoltre le redazioni di Tuttoscuola e Civicamente sono state partner del progetto.
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PCTO nell’ambito del giornalismo: come è stato realizzato il decalogo
Affrontare un problema così delicato da un punto di vista giornalistico non è stato un compito facile per ragazzi con un’età compresa fra i 17 e i 19 anni, ma, come sottolinea anche la preside del “Giulio Cesare” Paola Senesi, il risultato è stato davvero encomiabile: “Il valore pedagogico ed educativo che è emerso fin qui dal progetto riguarda la capacità dei nostri studenti (insieme con i loro docenti e altri esperti) di elaborare come squadra un tema assai complesso, approfondendone la conoscenza e curandone la comunicazione”. Dopo aver fornito alle classi i primi rudimenti sul lavoro giornalistico, lavorando in gruppo, hanno infatti saputo organizzare in modo responsabile e serio il lavoro procedendo come veri e propri giornalisti di professione: alla ricerca delle fonti sono seguite interviste alle persone coinvolte e infine sono stati verificati i dati raccolti. Nonostante le difficoltà, incrementate anche dalle restrizioni e dalle distanze imposte dalla pandemia, gli studenti si sono dimostrati assolutamente all’altezza del compito, superando ogni aspettativa. A ribadire il successo dell’iniziativa anche Alfonso Rubinacci, coordinatore del progetto “Pari e Dispari” e del comitato scientifico di Tuttoscuola: “Questo scenario attribuisce alla scuola un’ulteriore forza, quella che la contraddistingue: l’avvio di pratiche in primo luogo di prevenzione di forme di violenza sulle donne, prima ancora che di identificazione di un fenomeno già in corso”.
I dieci punti del decalogo contro la violenza sulle donne
A conclusione di questa indagine giornalistica improntata sulla sensibilizzazione e sul contrasto alla violenza di ogni tipo sulle donne, gli studenti dei tre licei classici hanno ideato un decalogo che contiene dieci suggerimenti finalizzati alla graduale emancipazione della società da questa grave forma di prevaricazione e inciviltà:
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1.UN NO È UN NO: Bisogna accettare la volontà dell’altro anche quando è contraria alla propria.
2. UN VESTITO NON È UN INVITO: L’abito è per la donna un modo di esprimere la propria personalità, non un richiamo sessuale.
3. LE PAROLE SONO PIETRE: Un linguaggio volgare o allusivo ferisce: è la prima forma di violenza.
4. INNAMORATA DA MORIRE NON È CHE UN MODO DI DIRE: L’amore vero è relazione e desiderio di bene. Vuole la vita, non vuole la morte.
5. NON RINUNCIARE A DENUNCIARE: Chi denuncia un atto di violenza difende se stessa e tutte le altre donne.
6. PARLARE PER CONTRASTARE: È impossibile prevenire senza conoscere. Raccontare è difendersi.
7. LE AZIONI NON HANNO GENERE: NO ALLA DOPPIA MORALE: Quel che è concesso a un uomo deve essere concesso anche a una donna. La violenza non è concessa a nessuno.
8. IL CORPO DELLE DONNE NON SI VENDE: Basta con il corpo delle donne ridotto a merce.
9. BELLEZZA: UN ANTIDOTO ALLA VIOLENZA: Conoscenza, arte e cultura aiutano a costruire relazioni sane.
10. MASCHILE E FEMMINILE: UNA RICCHEZZA: La differenza è un valore: deve essere armonia, non lotta per la supremazia.
Per visualizzare il lavoro completo realizzato dagli studenti, clicca qui