
Solo nell'ultimo mese si contano decine di episodi segnalati da parte del corpo docente; per questo, il pacchetto di misure – dal censimento delle scuole all'avvocatura di Stato come strumento di difesa – ha l'obiettivo di arginare i crescenti episodi di violenza che si consumano tra le mura scolastiche.
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Censimento della violenza nelle scuole
Il piano ideato negli uffici di Viale Trastevere prefigura un censimento, praticamente scuola per scuola, con cui verranno raccolti i dati relativi a tutti i casi di aggressione, fisica o verbale, verso il personale all’interno di un istituto scolastico. D'ora in poi saranno i presidi – o il personale di segreteria – a raccogliere le segnalazioni da inviare all'ufficio scolastico di competenza. Gli uffici provvederanno poi a loro volta ad informare il MIM e – qualora ci siano gli estremi – le Procure.
Le sanzioni contro i genitori violenti
Alla fine, il MIM avrà una sorta di mappa completa su quanto accade nelle scuole. L'idea è quella di tutelare il personale scolastico e far capire alle famiglie che la scuola è un'appendice dello Stato: un docente è un funzionario pubblico nel pieno esercizio delle sue funzioni. Ecco perché già negli scorsi giorni il Ministro Valditara aveva annunciato che – in caso di episodi di violenza – il Ministero si costituirà come parte civile. Il docente coinvolto verrà difeso direttamente dall'avvocatura di Stato. In sintesi, quindi, chi aggredisce un insegnante si ritroverà contro lo Stato: famiglie avvisate.
Data pubblicazione 3 Aprile 2023, Ore 9:41
Data aggiornamento 3 Aprile 2023, Ore 9:44