Forma, aspetto storico e dimensioni della Terra

In questo appunto viene descritta in modo approfondito la Terra: vengono proposti alcuni fatti storici riguardanti la Terra, vengono descritte la forma e le sue dimensioni.

La terra: aspetto storico

La Terra ha la forma di una sfera quasi perfetta. Le immagini del nostro pianeta prese dalle sonde spaziali sono la prova migliore della sua «sfericità». Infatti, da qualunque posizione si riprendano tali immagini, la Terra appare sempre a contorno circolare.

I popoli delle più antiche civiltà, come i Greci dei tempi di Omero, nell’impossibilità di abbracciare con lo sguardo l’intera forma della Terra, ebbero invece l’idea che essa fosse piana e poco estesa, simile a un grande disco circondato dall’oceano e limitato superiormente dalla cupola del firmamento.
Gli studiosi che ipotizzarono già molti secoli prima dei viaggi spaziali la forma sferica del nostro pianeta si basarono, infatti, su prove indirette.

Nell’antichità le modalità di viaggio erano molto ridotte e le uniche tratte che si potevano compiere erano molto brevi.
Con il passare del tempo e con l’avvento di numerose scoperte si aprirono le possibilità di effettuare viaggi più lunghi e sempre più esploratori decisero di spingersi oltre i confini conosciuti della Terra.
I primi esploratori si spinsero prima oltre le colonne d’Ercole e successivamente per scoprire cosa c’era ai confini della Terrà si finì per effettuare il giro del mondo.
Uno dei più importanti esploratori in questo ambito è Cristoforo Colombo il quale, spinto dall’idea di raggiungere le Indie dirigendosi dalla Spagna verso est, scoprì un nuovo continente: le Americhe.
Ricordiamo che il primo esploratore a effettuare il giro del mondo fu Ferdinando Magellano il quale partì a Siviglia nel 1519 e ritornò in tale città nel 1522.
Per ulteriori approfondimenti sui più grandi esploratori del XVI secolo vedi anche qua

La terra: la sua forma

Quando si paragona la forma della Terra a quella di una sfera, non si tiene conto della presenza nella sua superficie di irregolarità, come le montagne, che comunque ne alterano poco la forma complessiva.

In realtà la Terra non ha esattamente la forma di una sfera: è un po’ «schiacciata». Come vedremo, questa deformazione deriva dalla rotazione che la Terra compie su se stessa, e dal fatto che il nostro pianeta non è costituito di materiale omogeneo.
In Geometria, un solido con forma di questo tipo è detto ellissoide di rotazione: si ottiene idealmente facendo ruotare un’ellisse attorno a uno dei propri assi (nel caso della Terra, l’asse minore).
Ricordiamo che un ellisse non è altro che un cerchio schiacciato, se ruotiamo il cerchio in tre dimensioni otteniamo una sfera schiacciata.
Il raggio terrestre (segmento che unisce il centro della terra alla superficie) è dunque più lungo all’Equatore che ai poli.

Per ulteriori approfondimenti sull'ellisse e le sue proprietà vedi anche qua

La terra e il suo raggio

Dal valore del raggio medio (6371km) si ricavano quelli, sufficientemente approssimati, della superficie, della circonferenza e del volume della «sfera» terrestre. Quelli dell’ellissoide terrestre sono: raggio equatoriale 6378 km, raggio polare 6357 km, superficie 510 milioni di

, volume 1083 miliardi di

(circa).

Eratostene è stato uno dei primi scienziati a misurare il raggio della terra in modo abbastanza accurato per gli strumenti che aveva a disposizione.
Egli prese in considerazione due città che considerava essere situate nello stesso meridiano (Alessandria d’Egitto e Assuàn), nota la distanza tra queste due città egli notò che ad Assuàn a mezzogiorno del 21 giugno il sole si trovava sulla verticale.
Misurando l’angolo che il sole formava nello stesso momento ad Alessandria d’Egitto e nota la distanza tra le due città egli riuscì a stimare il raggio della terra.
Eratostene trovò che il raggio della Terra è 39375 km e sorprendentemente tale valore non è molto distante dal valore ottenuto i giorni d’oggi con strumenti molto più sofisticati.

Anche l’ellissoide è un’approssimazione della forma reale della Terra. Il nostro pianeta ha una forma del tutto particolare: quella del geoide, ossia di un solido la cui superficie è perpendicolare in ogni suo punto alla direzione del filo a piombo. Rispetto all’ellissoide, il geoide è un po’ rigonfio in corrispondenza dei continenti e leggermente depresso in corrispondenza degli oceani.

Per poter identificare meglio alcune parti e alcuni punti della Terra vengono introdotti diversi elementi.
I punti in corrispondenza dei quali il geoide è schiacciato prendono il nome di poli.
L’intera superficie terrestre è divisa prima in due parti che prendono il nome di emisferi (emisfero boreale ed emisfero australe) e poi viene divisa con varie linee immaginarie.
Tali linee si dividono in:

• paralleli: linee immaginarie che tagliano in modo orizzontale la terra e sono disposte tra loro in modo parallelo, ricordiamo che il parallelo principale è chiamato equatore
• meridiani: linee immaginarie che dividono la terra in spicchi e che sono perpendicolari ai paralleli, ricordiamo che il meridiano principale prende il nome di meridiano di greenwich.