Concetti Chiave
- Il Verismo italiano nacque negli anni 70 dell'Ottocento, influenzato dal naturalismo francese, concentrandosi sul mondo rurale e arretrato del Sud Italia.
- Luigi Capuana, teorico del Verismo, promosse le idee di Zola e adottò la tecnica del narratore impersonale, sebbene con influenze drammatiche e pittoresche.
- Giovanni Verga, principale esponente del Verismo, espresse le sue idee attraverso romanzi, novelle e manifesti programmatici come "Fantasticheria" e "Malavoglia".
- Federico De Roberto integrò l'oggettività con l'indagine psicologica nei suoi scritti, ottenendo un equilibrio nel suo capolavoro "I Viceré".
- Il Verismo si distingue dal Naturalismo per la sua visione pessimistica della vita e l'enfasi su fattori culturali e psicologici, oltre che ambientali.
Indice
Origini e diffusione del Verismo
In Italia, a partire dalla diffusione delle idee di Zola (quindi del naturalismo francese) nasce il movimento del Verismo (negli anni 70 nell'Ottocento).
Il principale centro di diffusione del verismo fu Milano, ma dato che l'economia italiana era ancora prevalentemente rurale, l'attenzione dei più grandi romanzieri veristi si concentrò sul mondo dei poveri contadini che vivevano nell'arretrato Sud, dato che lì vi era proprio quella condizione di arretratezza e degrado che i veristi volevano narrare.
Luigi Capuana e le sue opere
Il teorico del verismo fu Luigi Capuana (siciliano).
Come scrittore adotta la tecnica del narratore impersonale, ma più volte cede a descrizioni pittoresche e a toni fortemente drammatici.
I suoi due romanzi di esordio, in particolare, mostrano l'influenza del naturalismo francese, perché trattano di situazioni patologiche.
Questi romanzi sono: “Giacinta” ( la storia di una donna che da bambina aveva subito uno stupro e che, per il conseguente malessere, finisce per suicidarsi) e “Profumo” (narra il dramma di una donna il cui marito, pur essendo innamorato di lei, non riesce a vincere la dipendenza per la propria madre).
Altra opera importante e il suo romanzo “Il Marchese di Roccaverdina”, che però contraddice la poetica verista e che quindi possiamo intendere più che altro come un'opera di scavo psicologico.
Capuana diffuse le idee di Zola grazie alla sua posizione di critico letterario per il Corriere della Sera.
Secondo i principi della sua poetica, lo scrittore deve:
Trattare argomenti ( nei propri romanzi) che riguardano i costumi contemporanei descrivendo la vera realtà italiana seguendo il canone dell'impersonalità del narratore, ma non trascurando anche la fantasia e l'immaginazione che possono contribuire a creare nel romanzo un effetto più colorito e meno monotono.
Federico De Roberto e il suo capolavoro
Federico De Roberto (napoletano) accolse il principio della rappresentazione oggettiva integrandolo però con l'indagine psicologica dei personaggi. Riuscì a raggiungere un buon equilibrio tra queste tendenze nel suo capolavoro “I Viceré”.
Giovanni Verga e il Verismo
Il caposcuola e maggiore esponente del Verismo fu Giovanni Verga (siciliano).
Oltre ai romanzi maggiori e alle sue principali raccolte di novelle scrisse anche alcuni importanti manifesti programmatici del verismo come:
- la novella “Fantasticheria”
- la lettera dedicatoria al Farina della novella “l'amante di Gramigna”
- la prefazione ai “Malavoglia”
Confronto tra Naturalismo e Verismo
Il naturalismo e il verismo condividono senza dubbio:
- l'attenzione per la realtà sociale contemporanea,
- l'applicazione del metodo scientifico
- l’impersonalità del narratore
Tuttavia il verismo italiano rivisita in maniera originale il naturalismo francese, soprattutto per quanto riguarda le idee e l'ambientazione.
Animato dallo slancio ideale e dall'intento di contribuire alla formazione di una coscienza sociale.
Concezione tutto sommato fiduciosa e ottimistica della vita ( lo scrittore può contribuire a migliorare la società, quindi ha una funzione sociale).
Determinismo radicale = il comportamento dell'uomo e determinato SOLO dalla sua costituzione fisica, dell'ambiente e dalla società.
Ambiente urbano e industriale, sottoproletariato e bassifondi di Parigi
Vuole realizzare una scienza del cuore umano oggettiva e priva di intenti progressisti.
Visione profondamente pessimistica della vita ( la società non può essere cambiata, tantomeno dall'arte e dalla letteratura. Lo scrittore quindi non può influire sulla società).
Interpreta il determinismo in modo meno meccanico sostenendo che altri fattori (oltre all'ambiente, alla società e alla costituzione fisica) possono influenzarlo (soprattutto fattori culturali e psicologici).
Ambiente rurale, misero e arretrato del meridione italiano.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la diffusione del Verismo in Italia?
- Chi è Luigi Capuana e quale ruolo ha avuto nel Verismo?
- Qual è il capolavoro di Federico De Roberto e quale approccio ha adottato?
- Qual è il contributo di Giovanni Verga al Verismo?
- Quali sono le differenze principali tra Naturalismo e Verismo?
Il Verismo nasce in Italia negli anni '70 dell'Ottocento, influenzato dalle idee del naturalismo francese di Zola. Milano fu il principale centro di diffusione, ma l'attenzione dei romanzieri veristi si concentrò sul mondo rurale e arretrato del Sud Italia.
Luigi Capuana, siciliano, è stato il teorico del Verismo. Ha adottato la tecnica del narratore impersonale, ma ha anche utilizzato descrizioni pittoresche e toni drammatici. Ha contribuito a diffondere le idee di Zola come critico letterario.
Federico De Roberto ha scritto "I Viceré", integrando la rappresentazione oggettiva con l'indagine psicologica dei personaggi, raggiungendo un equilibrio tra queste tendenze.
Giovanni Verga, caposcuola del Verismo, ha scritto importanti manifesti programmatici del movimento, come la novella "Fantasticheria" e la prefazione ai "Malavoglia", oltre ai suoi romanzi e raccolte di novelle.
Entrambi condividono l'attenzione per la realtà sociale e l'impersonalità del narratore, ma il Verismo italiano rivisita il naturalismo francese con un approccio più fiducioso e ottimistico, considerando anche fattori culturali e psicologici oltre a quelli ambientali e sociali.