Concetti Chiave
- Il mito del superuomo Nietzschiano rappresenta lo spirito prometeico, incarnando la smania di conoscenza e progresso nel periodo 1860-1900.
- Il superuomo di Nietzsche simboleggia un individuo emancipato e libero, capace di vivere una vita gloriosa e piena, liberando energie positive.
- Lo spirito prometeico si diffonde in Italia, influenzando autori come D'Annunzio, Carducci e Verga, e la rivolta degli scapigliati.
- La scienza, nel contesto positivista, diventa la guida di una società secolarizzata, sostituendo religione e filosofia con metodi scientifici.
- Il positivismo si afferma come movimento che estende i principi scientifici a tutta la realtà, escludendo spiegazioni religiose e metafisiche.
Il Mito del Superuomo
Negli ultimi decenni del 1800 (1860-1900) si utilizza il mito del superuomo per rappresentare il clima culturale dell'epoca: il superuomo Nietzschiano incarna lo spirito prometeico, cioè la smania di conoscenza e di progresso, di stappare alla natura i suoi beni, di fare dell'uomo un altro Dio bastante a se stesso e signore delle cose. Il superuomo di Nietszche era uno spirito libero, un individuo che aveva ripreso possesso di sé e della propria natura e del proprio destino e si era emancipato vivendo una vita piena e gloriosa e libero di sprigionare tutte le proprie energie positive. Il mito del superuomo arrivò anche in Italia e ne troviamo traccia nella rivolta degli scapigliati, ma anche in alcune opere di D'Annunzio, di Carducci e negli stessi personaggi di Verga.
La Rivoluzione della Scienza
Questo spirito prometeico si radica in una società sotto l'influsso della potente scienza. Possiamo quasi parlare di una rivoluzione culturale, in cui la scienza strappa lo scettro della sapienza alla religione e alla filosofia e che grazie proprio ai suoi metodi infallibili risolve tutte le ingiustizie sociali e le sofferenze di ogni genere.
Il Positivismo e la Scienza Ateista
La scienza quindi diventa il faro di un mondo totalmente secolarizzato in cui non esiste più alcuna legge divina e dove esiste soltanto la materia; Infatti anche ciò che chiamiamo ragione o sentimento nella prospettiva del materialismo non è altro che il risultato di combinazioni chimiche e di sensazioni nervose. Da qui nasce l'idea del positivismo che si afferma nella seconda metà del XIX secolo in Europa. Il positivismo fu un movimento che postulava proprio l'estensione dei principi scientifici a tutta la realtà e la cui regola prima prevedeva che si stesse i fatti, che si misurasse, che si verificasse, per poi postulare una serie di leggi universali valide per tutti i campi. Il positivismo quindi si configura come un movimento filosofico che rimuove dalla sfera dei suoi interessi le spiegazioni religiose o metafisiche attenendosi unicamente all' osservazione del reale.
Infine si deve tener conto che la scienza al tempo era atea e impegnata a smantellare tutti i capisaldi della fede, tanto che il libro di Darwin, tradotto poi in molte lingue, fu subito salutato come la nuova Bibbia della storia naturale.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del mito del superuomo nel contesto culturale del tardo 1800?
- In che modo la scienza ha influenzato la società durante la rivoluzione culturale del XIX secolo?
- Come si caratterizza il positivismo e quale ruolo ha avuto nella società del XIX secolo?
Il mito del superuomo rappresenta lo spirito prometeico dell'epoca, caratterizzato dalla smania di conoscenza e progresso, e dall'idea di un uomo che diventa un Dio di se stesso, libero di esprimere tutte le sue energie positive.
La scienza ha preso il posto della religione e della filosofia come fonte di sapienza, risolvendo ingiustizie sociali e sofferenze grazie ai suoi metodi infallibili, segnando una rivoluzione culturale.
Il positivismo è un movimento che estende i principi scientifici a tutta la realtà, rimuovendo spiegazioni religiose o metafisiche e basandosi sull'osservazione del reale, affermandosi come guida in un mondo secolarizzato.