Elly_Winter
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Concetti Chiave

  • Il positivismo, nato durante la Belle Époque, si basa sull'ottimismo verso il progresso scientifico e tecnologico, con l'idea che la scienza possa migliorare la società.
  • Il decadentismo, sviluppatosi nello stesso periodo, esalta l'irrazionalismo e critica la razionalità della scienza, vedendo il progresso come illusorio e dannoso.
  • Nel positivismo, la conoscenza valida è quella scientifica e verificabile, mentre nel decadentismo si esaltano le intuizioni e le emozioni personali come mezzi per comprendere la realtà.
  • Il positivismo vede l'arte come uno strumento per descrivere realisticamente la società, mentre il decadentismo privilegia la bellezza e l'estetismo, spesso contrapponendosi alle norme sociali.
  • Autori chiave del positivismo includono Auguste Comte ed Émile Zola, mentre il decadentismo è rappresentato da figure come Arthur Rimbaud e Oscar Wilde.

Indice

  1. L'Illusione della Belle Époque
  2. Positivismo e Società di Massa
  3. Irrazionalismo e Crisi Ideologica
  4. Decadentismo e Simbolismo in Francia
  5. Evoluzionismo e Positivismo
  6. Irrazionalismo e Critica alla Razionalità
  7. Idolatria della Scienza e Libero Arbitrio
  8. Arte e Politica nel Positivismo
  9. Decadentismo e Rifiuto delle Norme

L'Illusione della Belle Époque

La Belle Ѐpoque si sviluppò in Europa, nell’età compresa fra il 1870 ( Comune di Parigi) e il 1914 (quando ci fu la fine dell'ottimismo per le scoperte scientifiche e tecnologiche). Si generò l’illusione di uno sviluppo senza limiti e l’inizio di un età felice.

Positivismo e Società di Massa

Il positivismo trovò espressione in questo periodo di ottimismo. Esso è un movimento filosofico e si basa sulla fiducia del progresso illimitato dovuto alla scienza e alla tecnica, il cui sviluppo accompagna la crescita industriale dell’Europa di fine ottocento, che avrà un impatto sulla società: porterà a una società di massa, dove l' individuo non esisterà più.

In Italia , concezioni positiviste ispirarono la filosofia di R. Ardigò, al cui pensiero evoluzionista si ricollega la nascita del movimento di ispirazione marxista, rappresentato da Partito socialista, avente come leader F. Turati. L' ispirazione positivista influenzò anche il gradualismo, concezione che riteneva il programma marxista realizzabile attraverso riforme da attuare nel sistema democratico.

I protagonisti di questo periodo sono i Borghesi e i Proletari.

Irrazionalismo e Crisi Ideologica

Nello stesso periodo del positivismo, (fra il 1870 e la prima guerra mondiale), si sviluppò un'altra corrente di pensiero che è stata denominata irrazionalismo. Nella seconda metà dell'Ottocento la Francia subì una dura sconfitta da parte della Prussia . Questo creò una crisi ideologica connessa all’Imperialismo, al colonialismo e alle aspre lotte sociali e civili all'interno delle nazioni, che vennero percepiti da alcuni pensatori come trionfo della violenza e della legge del più forte, in sostituzione dei princìpi morali. L'ideale romantico di patriottismo si trasformò in esasperato nazionalismo, finalizzato a scatenare guerre per dimostrare la potenza del proprio Paese, affermando anche la supremazia dell'Europa sui popoli colonizzati. A Parigi la Comune fu repressa dal governo repubblicano, presieduto dallo storico e politico conservatore Louis-Adolphe Thiers (I797-1877). La politica estera francese puntò nelle conquiste coloniali e la ripresa dell’industria.

Decadentismo e Simbolismo in Francia

Proprio a partire dalla Francia nella seconda metà dell'Ottocento, nacquero il Decadentismo e il Simbolismo. Il termine Decadentismo si afferma a Parigi nel periodo che va dal1870 al1890. Questo termine trae origine dalla rivista “Le Decadent” (1883 Paul Verlaine) molto in voga tra i poeti irrazionalisti.

Il Positivismo si diffuse in Francia alla fine dell’Ottocento, e pose i fenomeni positivi al centro dell’indagine: i dati concreti oggettivi indagabili sperimentalmente.

L’ ideologia positiva venne elaborata da Auguste Comte nel trattato “Corso di filosofia positiva”(1830-1842).

Secondo il filosofo, l’evoluzione umana doveva avvenire in tre stadi e culminava nello stadio positivo, in cui la fantasia e il ragionamento astratto venivano sostituiti dall’osservazione dei dati empirici e dal razionale metodo scientifico.( In questa fase la realtà poteva essere indagata con un metodo scientifico.)

Tale metodo, doveva essere applicato anche alle scienze sociali, materie umanistiche, se si fosse fatto ciò la vita e la società sarebbero migliorate: il mondo e l' uomo vivono secondo delle leggi universali, conoscendo le potremmo arrivare a un miglioramento della società.

Evoluzionismo e Positivismo

In quel periodo si sviluppò anche la teoria dell’evoluzionismo elaborata da Charles Darwin nel suo saggio "L’origine della specie". Darwin eliminò l creazionismo, questo provocò una spaccatura tra la Chiesa e Scienza, che saranno riallacciate da Papa Giovanni Paolo II La base di ipotesi filosofiche e nuovi modi di pensare fu l’ unione tra l’evoluzionismo e il pensiero positivista .

Irrazionalismo e Critica alla Razionalità

L’irrazionalismo è la negazione della razionalità della realtà e della possibilità della ragione di conoscere le leggi dell’universo e rappresentarlo in ambito artistico. Ragione, scienza e tecnica, sono ritenuti inadeguati a dare risposta ai grandi interrogativi che l'uomo si pone e al mistero dell'esistenza. L'ottimistica fiducia positivista nel progresso umano è sostituita dalla realtà delle malattie, della miseria, del dolore, delle ingiustizie, della morte. La fase di difficoltà attraversata dal Cristianesimo nel rapporto con gli intellettuali dovuta al divorzio dalla scienza e dalla modernità in occasione dello scontro con il darwinismo e il Positivismo - testimoniata dal fenomeno europeo del Modernismo (concezione cui, in Italia, si accosta, fra gli altri, il romanziere Antonio Fogazzaro) è vissuta da i molti come la perdita di un importante punto di riferimento. In ambito filosofico, letterario e perfino nelle scelte di vita, si affermano tendenze al culto pessimistico della negatività, che si manifesta nell'odio per la moderazione e per tutto ciò che è condiviso dalle maggioranze con conseguente rifiuto delle norme e dei valori prevalenti nella società del tempo e il disprezzo dei comportamenti diffusi a livello di massa, in nome di un atteggiamento di costante ribellione (assumendo forme superomistiche, anarchiche, rivoluzionarie o trasgressive, provocatorie e antisociali). Si accentuano in modo esasperato l'individualismo e il soggettivismo. In questo periodo emerse l'estetismo con il culto della raffinata bellezza e la personalità dell'individuo superiore, dell'artista, dello scrittore: in particolare è affermato il primato del valori estetici sui principi morali . La caratteristica più evidente è la loro disorganicità: esse sono accomunate dal rifiuto delle concezioni precedentemente prevalenti, ma risultano divise e anche contrapposte: al proprio interno e non costituiscono un'unitaria visione del mondo.

L’unica conoscenza valida, secondo i cardini teorici e metodologici del pensiero positivista, è quella scientifica, oggettiva e verificabile, quindi l’uomo deve escludere forme di conoscenza di carattere spirituale, metafisico , idealistico o religioso. Il mondo reale è sottoposto a leggi universali e necessarie di carattere fisico-matematico accessibili alla conoscenza umana.

Il metodo scientifico va, inoltre, esteso a tutti i campi del sapere: questo è il compito principale a cui l’uomo moderno deve aspirare.

Idolatria della Scienza e Libero Arbitrio

In questo periodo nasce l' idolatria della scienza: se togliessimo Dio, l' uomo cercherà sempre un altro idolo, che potrebbe cadere nella scienza o nell'umanità. Questo è uno spirito Prometeistico: Prometeo aveva la pretesa di controllare, attraverso scienza e tecnica, la natura.

In Questo periodo il libero arbitrio non esiste, è pura illusione. Le nostre azione non sono effettuate da noi, abbiamo dei geni che ci fanno agire in un determinato modo, come nel ciclo dei Rougon-Macquart-

Zola dirà :" il rimorso è un disturbo organico", cioè nella nostra fisionomia c'è qualcosa di sbagliato, se noi lo curiamo non avremo più rimorsi.

Taine affermò:" il vizio e la virtù sono dei prodotti come il vetriolo e lo zucchero".

Il trionfo della società industriale si traduce in una crescente massificazione che molti intellettuali interpretano come negazione della libertà dell'individuo e soprattutto del libero pensatore, dell'artista e dello scrittore. Vengono esaltate le facoltà irrazionali dell’uomo: istinto, Intuizione, sensualità, che si spinge, talvolta, all'elogio della violenza e alla glorificazione della guerra, considerata “igiene del mondo”. Si afferma un profondo senso del mistero, al quale si accompagnano una religiosità mistica (in contrapposizione a un crescente ateismo) o più frequentemente, l'attribuzione di un carattere profetico all'artista, in una sorta di "religione dell’arte". In altre tendenze, invece, prevalgono il pessimismo, l'angoscia e il più totale disinteresse per ogni ideale o ipotesi interpretativa della realtà. Si pensava che la realtà fosse un'illusione che cela una misteriosa realtà “altra” oppure accettazione e rielaborazione di una situazione conoscitiva caratterizzata da assenza di certezze. L'artista si "muove" grazie alla sua intuizione, come Orfeo riuscì ad andare nell' oltretomba grazie alla sua musica, così i poeti e gli scrittori riescono ad andare "oltre" grazie ai loro lavori. La realtà non è più razionale, ma irrazionale e quindi l'artista mise in discussione la sintassi, perchè così riportava l' irrazionalità anche nelle parole.

I decadentisti non hanno una visione ottimistica della realtà e quindi fuggono in posti esotici ( come Gauguin) o nella loro immaginazione.

Arte e Politica nel Positivismo

4)Visione Arte-Artista:

Positivismo: Il romanziere ha come compito quello di descrivere i personaggi più rappresentativi delle varie classi sociali e le loro storie nel modo più realistico possibile. Il narratore deve astenersi dal giudicare e rimanere imparziale. Lo sviluppo della fotografia, in questo periodo, consente una documentazione veramente oggettiva e realistica.

Secondo il filosofo Taine che anche la creazione artistica è il risultato di tre fattori: le predisposizioni ereditarie ( race), il momento storico in cui l' opera nasce (moment) e l' ambiente politico e sociale (milieu).

Si interessano anche di politica.

La concezione positivista della vita e dell'arte, pare a molti pensatoti e scrittori, sottovalutare altre componenti della psiche e della creatività. Inoltre nuove tesi tendono a evidenziare che la scienza non fornisce risposte definitive e si basa su postulati. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, in Europa avviene il processo di industrializzazione dell’editoria così da estendere il pubblico di lettori, ma scontentando gli scrittori e i letterati, poeti in primo luogo, che avvertono un conflitto fra la realizzazione di opere innovative e sperimentali e il successo di mercato. Lo scrittore decadente, come ad esempio il giovane Arthur Rimbaud, fa uso di alcol e droghe che lo mettono in contatto con un mondo di allucinazioni, che essi ritengono magico, sacro, nascosto sotto l'apparenza della percezione sensibile. Il poeta si trasforma così, come scrive Rimbaud, in un veggente. L'uso del simbolo sostituisce al discorso logico le corrispondenze analogiche (la natura, come già scrive Baudelaire, è una foresta di simboli). Oltre a questo c’è il rifiuto delle norme sociali e della morale a cui viene contrapposta la concezione dell'estetismo secondo cui la bellezza è il valore supremo. L’artista è sacerdote del culto estetico e al tempo stesso, maledetto, incompreso, isolato dalla società, ipocrita e conformista. Viene attribuita all'arte, da considerare fine a se stessa ("l'arte per l'arte"), una funzione conoscitiva superiore a quella della scienza, o sostitutiva di essa.

Decadentismo e Rifiuto delle Norme

I fondamenti teorici più significativi di questo periodo sono:

• “Les soirées de Médan” scritto da E. Zola, G. de Maupassant, J-K. Huysmans. Raccolta collettiva di sei novelle, tutti i racconti sono basati su un crudo realismo e trattano vicende della guerra franco-prussiana del 1870.

• “Boule de suif” di G. de Maupassant. Il romanzo contiene una prefazione che costituisce il manifesto della scuola naturalista.

• “La filosofia dell’arte” di H.Taine. In questo saggio l’autore sostiene che anche la creazione artistica è il risultato di tre fattori: le predisposizioni ereditarie, il momento storico in cui l’opera nasce e l’ambiente sociale e politico. Il filosofo riduce l’opera d’arte al prodotto di fattori determinati e individuabili affinché essa non coincida con il semplice documento. Occorre che lo scrittore intrecci questi fattori in modo tale da svelare i profondi rapporti sottesi e quindi non riprodurre soltanto la realtà oggettiva e visibile.

• “Germinie Lacerteux” dei fratelli De Goncourt. Gli autori sostengono, nella prefazione, che il narratore, come lo scienziato, non deve nascondere alcun aspetto della realtà: diventano protagonisti dei romanzi anche personaggi appartenenti alle classi meno abbienti.

Si parla, inoltre, di romanzo vero e di osservazione clinica dell’amore,.

• “Teresa Raquin” di Zola. È con questo romanzo che l’autore passa dal romanticismo al positivismo. Il suo obiettivo è quello di riprodurre oggettivamente la realtà.

• "Madame Bovarie" di Flaubert. In questo romanzo possiamo leggere il canone dell' impersonalità."l' artista è come Dio invisibile e onnipotente, lo si sente ovunque, ma non lo si vede"

• "Storia naturale e sociale di una famiglia sotto il secondo impero" di Zola: rappresentazione capillare della società francese , attraverso le vicende toccate ai membri di due rami distinti di uno stesso ceppo familiare.

I principali autori sui quali si basa il fondamento teorico del Decadentismo sono:

• Il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (1844-1901) che proclama la morte di Dio e introduce la teoria dell'oltremare.

• Lo spiritualista francese Henri Hergson (1859-1941) che contrappone al tempo lineare la durata interiore e al razionalismo scientista l'intuizione.

• Il medico e saggista austriaco Sigmund Freud (1856-1939), il padre della psicanalisi, che, pur essendo uno studioso razionalista, con la propria teoria sulla centralità della dimensione inconscia della Psiche incoraggia indirettamente le nuove tendenze.

Georges Sorel 11847-1922) fautore dell'abbattimento del capitalismo mediante lo sciopero generale e, soprattutto, sostenitore della funzione positiva dell'uso della violenza, insieme a molti altri pensatori e uomini politici , si oppongono comunque alla moderazione e allo spirito di pacificazione.

Charles Baudelaire pubblica “Les fieurs du mal”(1857) . Egli manifesta uno stato di smarrimento e sradicamento da una realtà sociale. Il poeta, riprendendo il modello dell'americano Edgar Allan Poe (1809-1849) si impone come prototipo dell'artista "controcorrente”, che nella propria poesia esprime il “male di vivere, il dandysmo inteso come ostentata raffinatezza. La bellezza è un valore supremo, ma anch'essa, nella poesia come nella vita, è considerata un limite del mal nasce, cioè, dalla malattia e, soprattutto, dalla sregolatezza.

• Auguste Comte

Emile Zola

• Guy de Maupassant

• Joris-Karl Huysmans

Hippolyte Taine

Edomnd e Jules De Goncourt

• Basac

• Darwin

• Spancer

• Capuana

• Verga

• De Roberto

• Arthur Rimbaud

• Paul Verlaine

Stéphane Mallarmé

• Huysmans

Oscar Wilde

Gabriele d'Annunzio

Giovanni Pascoli

Italo Svevo

Luigi Pirandello

Il narratore, come uno scienziato, deve descrivere la realtà nel modo il più possibile oggettivo e verosimile, senza nascondere niente. Le classi sociali devono essere dipinte cosi come sono, senza ombre ne addolcimenti.

Vengono effettuate sperimentazioni formali che producono opere d'arte e testi di grande valore innovativo. La tendenza a stabilire un legame fra tutte le espressioni artistiche e una collaborazione fra gli artisti "maledetti" crea un’apertura alle culture e alle letterature esotiche e primitive non europee.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il periodo storico della Belle Époque e quale illusione ha generato?
  2. La Belle Époque si sviluppò in Europa tra il 1870 e il 1914, generando l'illusione di uno sviluppo senza limiti e l'inizio di un'età felice.

  3. Come ha influenzato il positivismo la società di massa in Europa?
  4. Il positivismo, basato sulla fiducia nel progresso scientifico e tecnologico, ha accompagnato la crescita industriale dell'Europa, portando alla formazione di una società di massa dove l'individuo perdeva la sua identità.

  5. Quali sono le caratteristiche principali dell'irrazionalismo emerso tra il 1870 e la prima guerra mondiale?
  6. L'irrazionalismo negava la razionalità della realtà e la capacità della ragione di comprendere l'universo, sostituendo l'ottimismo positivista con una visione pessimistica della vita, caratterizzata da malattie, miseria e ingiustizie.

  7. In che modo il decadentismo e il simbolismo si sono sviluppati in Francia?
  8. Il decadentismo e il simbolismo nacquero in Francia nella seconda metà dell'Ottocento, con il termine "Decadentismo" che si affermò a Parigi tra il 1870 e il 1890, influenzando poeti irrazionalisti e promuovendo una visione estetica della realtà.

  9. Qual è il ruolo dell'artista secondo la visione positivista e come si differenzia dal decadentismo?
  10. Nella visione positivista, l'artista deve descrivere la realtà in modo oggettivo e realistico, mentre nel decadentismo l'artista è visto come un veggente che esplora il mondo attraverso simboli e intuizioni, rifiutando le norme sociali e morali.

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