Concetti Chiave
- Il Decadentismo nasce in Francia negli anni '70 dell'800, caratterizzato da una rottura con la morale borghese e un'esaltazione dell'individualismo.
- Rifiuta il Positivismo e il metodo scientifico, ponendo l'accento su immaginazione, sogno e l'inconscio, in opposizione ai valori materiali.
- I poeti decadenti, come Baudelaire e Verlaine, si vantano della loro diversità, esplorando temi come la bellezza, la morte e il mistero.
- In Italia, il Decadentismo si manifesta diversamente, con poeti come D'Annunzio e Pascoli che mantengono un ruolo culturale di guida.
- La metrica tradizionale viene abbandonata a favore del verso libero, permettendo una maggiore espressione delle emozioni e delle percezioni dei poeti.
Indice
Origini e definizione del Decadentismo
Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario che nasce in Francia negli anni 70 dell'800 e si diffuse presto in gran parte dell'Europa.
Il termine Decadentismo venne coniato dalla critica dell'epoca in modo dispregiativo per indicare un gruppo di intellettuali francesi (i cosiddetti “poeti maledetti”), come Baudelaire, Verlaine, Rimbaud e Mallarmè, che rappresentavano il "degrado intellettuale" e che, dediti alla ricerca del piacere e della bellezza, rifiutavano le regole morali della borghesia.
Questi poeti non solo avevano accettato la definizione “dispregiativa” della critica, ma se ne sono fatti un vanto, sottolineando la loro diversità e la loro estraneità nei riguardi della società del periodo.Contrapposizione e influenze culturali
Il Decadentismo va in contrapposizione al Naturalismo e al Positivismo, pur essendone contemporaneo, e rifiuta il metodo scientifico in quanto non era stato in grado di fornire risposte sufficienti alle domande che l'uomo si era posto nei tempi.
Questa corrente è la conseguenza della presa di coscienza della crisi della società borghese del tempo, una borghesia che rappresentava disuguaglianza sociale e politica, il cui unico scopo era un guadagno, e per questo, bisognava diversificarsi dalla teoria borghese del profitto.
Gli scrittori decadenti si rifanno in parte al Romanticismo, infatti, trattano temi tipici proprio del Romanticismo, tra i quali l'immaginazione, il sogno e la fantasia, in quanto non si riconoscono nel materialismo della società e consapevoli di esserne rifiutati, rivendicano la propria superiorità.
Caratteristiche e temi principali
In sintesi, le caratteristiche principali del Decadentismo confluiscono nel rifiuto della realtà sociale. A ciò si aggiunge l'esasperazione dell'individualismo (esaltazione di se stessi), la visione pessimistica del mondo e della vita, la forte polemica contro il Positivismo, il senso del mistero e della solitudine dell'uomo e la valorizzazione dell'inconscio, ovvero la parte non razionale dell'uomo .
L' inconscio, con i suoi istinti e le sue pulsioni, è l'intermediario tra l'essere umano e il mondo della Natura.
Il poeta decadente è un esteta (l'opera decadente più legata all'estetismo è Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde), quindi, è alla ricerca della bellezza in tutte le sue forme, ed è un veggente che va aldilà delle sensazioni e delle apparenze, vivendo una realtà diversa dall'uomo comune in quanto superiore.
La metrica tradizionale venne ignorata e lasciò spazio al verso libero come mezzo che permetteva di evidenziare tutte le sfumature evitando le limitazioni delle forme metriche tradizionali più chiuse e rigide, in modo da esprimere quello che il poeta sente e vede senza badare a regole e forme.
In sintesi, i temi principali sono:
- il rifiuto della società borghese, del Positivismo e della razionalità;
- l'irrazionalismo, quindi l'immaginazione, il sogno e la fantasia;
- l'individualismo, ovvero, l'esaltazione di se stessi in quanto esseri superiori e l'interiorità, quindi la componente soggettiva dell'animo umano;
- l'esaltazione della malattia e della morte, in quanto rappresentavano uno stato privilegiato e una superiorità;
- il VITALISMO, ovvero, l'esaltazione della vita senza regole morali.
Decadentismo in Italia
In Italia, il Decadentismo non assunse il carattere che ebbe in Francia. Diversa è soprattutto la concezione della figura del poeta, il quale mantiene una funzione di guida culturale della società, al contrario di quanto avviene in Francia, dove si riconosce nell'isolamento la condizione del poeta, costretto ai margini di una società che non gli permette di vivere. Esemplare è la figura di D’Annunzio, poeta e letterato, ma anche uomo pubblico. I rappresentanti del Decadentismo italiano, oltre a d'Annunzio, furono Pascoli e per certi aspetti anche Svevo e Pirandello.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la definizione del Decadentismo?
- In che modo il Decadentismo si contrapponeva ad altri movimenti culturali?
- Quali sono le caratteristiche e i temi principali del Decadentismo?
- Come si differenzia il Decadentismo in Italia rispetto a quello francese?
- Chi sono i principali rappresentanti del Decadentismo italiano?
Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario nato in Francia negli anni '70 dell'800, caratterizzato da un gruppo di intellettuali francesi noti come "poeti maledetti", che rifiutavano le regole morali della borghesia e si dedicavano alla ricerca del piacere e della bellezza.
Il Decadentismo si contrapponeva al Naturalismo e al Positivismo, rifiutando il metodo scientifico e criticando la società borghese del tempo, che rappresentava disuguaglianza sociale e politica.
Le caratteristiche principali includono il rifiuto della realtà sociale, l'esasperazione dell'individualismo, la visione pessimistica del mondo, la valorizzazione dell'inconscio e l'uso del verso libero. I temi principali sono l'irrazionalismo, l'individualismo, l'esaltazione della malattia e della morte, e il vitalismo.
In Italia, il Decadentismo non assunse il carattere isolato che ebbe in Francia. La figura del poeta in Italia, come D'Annunzio, mantenne una funzione di guida culturale della società, a differenza della condizione di isolamento dei poeti francesi.
I principali rappresentanti del Decadentismo italiano includono Gabriele D'Annunzio, Giovanni Pascoli, e per certi aspetti anche Italo Svevo e Luigi Pirandello.