Concetti Chiave
- Il Decadentismo nasce a Parigi intorno al 1880 come reazione ai valori borghesi e al positivismo, diffondendosi in Europa fino alla metà del 1900.
- Gli artisti decadenti si oppongono alla logica del profitto e del progresso, enfatizzando l'intuizione, l'irrazionalità e la scoperta dell'inconscio.
- Il termine "decadentismo" deriva dal poeta maledetto Paul Verlaine e viene adottato dai poeti come simbolo di orgoglio contro la società borghese.
- Il contesto storico-economico è segnato dalla Grande Depressione (1873-1895) e dalle tensioni sociali e internazionali che portano alla prima guerra mondiale.
- Il movimento si sviluppa in diverse correnti letterarie come il simbolismo e l'estetismo, con figure chiave come Baudelaire, Wilde, D'Annunzio, Svevo e Pirandello.
- movimento culturale, letterario ed artistico nato a Parigi, in Francia, intorno al 1880
- si diffonde in Europa tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900
- alcuni studiosi considerano che comprende il periodo che va dalla fine del 1800 a tutta la metà del 1900; altri che termina agli inizi del 1900
- nasce in opposizione ai valori e ai principi del positivismo (nazionalità, scienza e progresso) e contro la borghesia e i suoi valori
- emerge una nuova sensibilità e una crisi di valori, percepiti soprattutto da artisti ed intellettuali, che si sentono estranei alla società a loro contemporanea e si sentono incompresi
- l’artista è estraneo alla logica del profitto e del guadagno (tipica della borghesia e della società industriale) e si oppone ad essa con atteggiamenti di anticonformismo nelle scelte di vita e in quelle letterarie
- la scienza non è più lo strumento per studiare la realtà ed emerge l’io dell’artista
- emerge il soggettivismo e la scoperta degli aspetti più profondi ed emotivi dell’animo umano, in opposizione alla descrizione della realtà oggettiva del naturalismo
- viene scoperto l’inconscio e vengono studiate le interpretazioni dei sogni, grazie anche agli studi del medico austriaco Sigmund Freud
- la realtà viene descritta attraverso criteri soggettivi, come l’intuizione e l’irrazionalità dell’artista
- emergono nuove figure della letteratura:
1) la “femme fatale” (nell’estetismo e nel superomismo di D’Annunzio) = donna ambigua e sensuale, che attrae il protagonista di alcuni romanzi
2) il malato e l’inetto (nel romanzo psicologico del 1900) = personaggi che non realizzano i propri obbiettivi e che sono incapaci di vivere
- spinge i letterati a disinteressarsi di problemi sociali e politici, vivendo in una condizione di malinconia, angoscia esistenziale e incomprensione nei confronti della società contemporanea
- l’artista si sente testimone della decadenza della civiltà occidentale
- questa crisi esistenziale, caratterizzata dal disprezzo del presente, dal disgusto per la società borghese e per il conformismo, sfocia nella scelta di una vita da bohemien, basata sull’abbandono e sul compimento di gesti eclatanti e provocatori in cui ci si spinge fino all’autodistruzione (morte) per uso e abuso di droghe e alcol
- l’artista si sente superiore ed esprime la propria “eccezionalità” in diversi modi:
1) artista come veggente = è l’unico in grado di svelare con l’intuizione, la verità e le realtà nascoste e segrete (simbolismo)
2) artista come esteta = mira a fare della propria vita un’opera d’arte (estetismo)
3) artista come superuomo = cerca di raggiungere la completa affermazione di se stesso, elevandosi sulle masse popolari con la propria superiorità e la propria volontà di potenza (estetismo)
- Grande Depressione (1873-1895) = periodo di grave stagnazione che colpisce l’economia del mondo capitalistico (a causa della sovrapproduzione) con conseguente crisi agraria ed industriale; vengono colpiti soprattutto gli esponenti delle classi più povere
- aumento di conflitti sociali fra capitalisti e mondo operaio
- forti tensioni internazionali per l’imperialismo, che sfoceranno nella prima guerra mondiale
- deriva dal francese decadent, con riferimento al poeta “maledetto” francese Paul Verlaine che in un sonetto scrive di essere l’impero alla fine della decadenza; in questo verso esso si identifica con l’impero romano alla fine della decadenza, definendo così il proprio stato d’animo nei confronti della società contemporanea
- i borghesi benpensanti, in senso dispregiativo, definiscono decadenti tutti i poeti che si rifiutano alla morale borghese e che si pongo al di fuori della norma
- poi, gli stessi artisti, iniziano ad usare questo appellativo per se stessi come un vanto per esprimere la loro diversità ed estraneità dal presente e dalla borghesia
- alcune riviste, come “Le decadent” fondata a Parigi nel 1886, aiuta a diffondere questa tendenza
Il decadentismo si sviluppa in diverse correnti letterarie, tra cui
- il simbolismo = nasce in Francia, con Baudelaire e i poeti maledetti; si sviluppa in Italia, con Giovanni Pascoli come massimo esponente
- l’estetismo = nasce in Inghilterra (c’è Oscar Wilde); si sviluppa in Italia, con Gabriele D’Annunzio come massimo esponente
- rientrano anche Svevo e Pirandello, che caratterizzano la letteratura in prosa del 1900, con il romanzo psicologico
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il contesto storico del movimento culturale descritto?
- Quali sono le caratteristiche principali degli artisti appartenenti a questo movimento?
- Quali nuove figure letterarie emergono in questo periodo?
- Come viene percepita la scienza dagli artisti di questo movimento?
- Quali sono le principali correnti letterarie associate a questo movimento?
Il movimento culturale, letterario ed artistico è nato a Parigi, in Francia, intorno al 1880 e si è diffuso in Europa tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900. È nato in opposizione ai valori del positivismo e della borghesia.
Gli artisti si sentono estranei alla logica del profitto e del guadagno, opponendosi con atteggiamenti anticonformisti. Emerge il soggettivismo e la scoperta degli aspetti emotivi dell'animo umano, in contrasto con la realtà oggettiva del naturalismo.
Emergono figure come la "femme fatale", il malato e l'inetto, che rappresentano personaggi ambigui e incapaci di vivere, tipici del romanzo psicologico del 1900.
La scienza non è più vista come uno strumento per studiare la realtà; al suo posto emerge l'io dell'artista, che descrive la realtà attraverso criteri soggettivi come l'intuizione e l'irrazionalità.
Le principali correnti letterarie sono il simbolismo, nato in Francia con Baudelaire, e l'estetismo, nato in Inghilterra con Oscar Wilde e sviluppato in Italia con Gabriele D'Annunzio. Anche Svevo e Pirandello sono associati a questo movimento con il romanzo psicologico.