Concetti Chiave
- Il Decadentismo, nato in Francia nel 1870, enfatizza il regresso umano e la mancanza di felicità nelle cose materiali.
- Originariamente dispregiativo, il termine "decadentismo" fu adottato con orgoglio da intellettuali, esprimendo un privilegio sociale.
- Contrario alla scienza e alla ragione, il Decadentismo cerca di esplorare l'ignoto attraverso stati irrazionali come sogni e deliri.
- Temi come la malattia e la morte dominano l'arte decadente, spesso espressa in forme suggestive, oscure e metaforiche.
- Lontano dalla cultura di massa, il Decadentismo ha favorito l'innovazione artistica, influenzando figure come Gabriele d'Annunzio e Oscar Wilde.
Indice
Origini e significato del Decadentismo
Il Decadentismo nacque nel 1870 in Francia insieme al Naturalismo, si pensava che non ci fosse progresso per l'umanità ma solo regresso e la felicità non era data dalle cose materiali.
La critica ufficiale usò il termine “decadentismo” in modo negativo e dispregiativo, ma i gruppi di intellettuali rovesciarono il suo significato, indicando il loro privilegio sociale e lo usarono con orgoglio.
Conoscenza e inconscio nel Decadentismo
Con il Decadentismo si pensa che la ragione e la scienza non possano dare la conoscenza del reale perché solo rinunciando alla propria parte razionale si può arrivare all'ignoto e al di là delle cose.
L'anima decadente è perciò protesa verso il mistero che è dietro la realtà visibile.
La scoperta dell'inconscio è un dato fondamentale per la cultura decadente. Freud comincerà a fine secolo a dare una spiegazione scientifica a questa conoscenza. Il suo fine è quello di portare l'inconscio alla luce della conoscenza e sottoporlo al dominio dell'Io (parte cosciente e razionale di un individuo). I decadenti si lasciano invece inghiottire dal vortice, distruggendo ogni legame razionale, convinti che solo questo abbandono totale possa garantire la scoperta di una realtà più vera.
Strumenti e temi del Decadentismo
Come strumenti privilegiati per il conoscere vengono indicati tutti gli stati abnormi e irrazionali dell'esistere come la malattia, la follia, la nevrosi, il delirio, il sogno, l'incubo e l'allucinazione. Questi stati di alterazione potevano essere provocati con l'uso dell'alcool, dell'assenzio o delle droghe.
La malattia e la corruzione affascinano i decadenti soprattutto perché sono immagini della morte. La morte in questo periodo è un tema dominante e ossessivo.
Arte e poesia nel Decadentismo
Tutta la realtà è filtrata attraverso l'arte e vanno alla ricerca di sensazione rare perché contro la banalità e la gente comune. Sono posizioni che avranno la massima risonanza con Gabriele d'Annunzio e Oscar Wilde.
La poesia assume un valore puramente suggestivo ed evocativo, diventa oscura e al limite dell'incomprensibile. Anche se il poeta vuole comunicare, lo fa in forme cifrate ed enigmatiche, rivolte ai pochi che riescono ad interpretarle. Vengono molto usate le metafore per l'espressione di una visione simbolica del mondo. L'arte decadente rifiuta di rivolgersi al pubblico borghese, soprattutto a causa della nascente cultura di massa, che offre al grande pubblico prodotti fatti in serie, ripetitivi, che distruggono il concetto di unicità.
Rivalutazione del Decadentismo
In conclusione, se il termine decadentismo era in origine dispregiativo, oggi è chiaro che questo movimento non ha implicato una decadenza della cultura e dei valori artistici ma, al contrario, è stato un terreno molto fertile, da cui sono scaturite opere di grande forza innovativa.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e il significato del Decadentismo?
- Come viene vista la conoscenza nel Decadentismo?
- Quali strumenti e temi caratterizzano il Decadentismo?
- Come si esprime l'arte e la poesia nel Decadentismo?
Il Decadentismo nacque nel 1870 in Francia, insieme al Naturalismo, e si caratterizzava per la convinzione che non ci fosse progresso per l'umanità, ma solo regresso. La critica ufficiale usò il termine in modo negativo, ma gli intellettuali lo adottarono con orgoglio.
Nel Decadentismo, si ritiene che la ragione e la scienza non possano fornire una vera conoscenza del reale. Solo rinunciando alla razionalità si può accedere all'ignoto e al mistero dietro la realtà visibile, con un forte interesse per l'inconscio.
Gli strumenti privilegiati includono stati abnormi e irrazionali come la malattia, la follia e il sogno. La morte è un tema dominante e ossessivo, e tali stati possono essere indotti da alcool e droghe.
L'arte e la poesia decadente cercano sensazioni rare e usano forme cifrate ed enigmatiche, rivolgendosi a pochi. La poesia diventa suggestiva ed evocativa, spesso oscura, e rifiuta il pubblico borghese e la cultura di massa.