
Troppo spesso si tende a sottovalutare l’enorme potenziale dei social media per diffondere messaggi utili e importanti. Ma quando queste comunicazioni avvengono, riescono spesso a fare la differenza, come nella storia successa poche ore fa a una ragazza di 16 anni del North Carolina che era stata rapita da un uomo di 61 anni.
È stato proprio tramite un messaggio in codice, ideato e diffuso sui social, in particolare su TikTok dalla Canadian Women’s Foundation, che la giovane vittima ha chiesto aiuto ed è stata soccorsa.
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Sedicenne ha chiesto aiuto con un gesto imparato su TikTok
La ragazza di appena 16 anni si trovava in macchina con il suo rapitore, James Herbert Brick, di 61 anni, riporta il Corriere. Erano appena ripartiti in macchina dalla casa di famiglia dell’uomo, che avevano dovuto lasciare quando gli altri parenti avevano scoperto che la giovane era minorenne.Dunque la vittima era in macchina insieme al suo rapitore, ovviamente impossibilitata nel gridare per cercare aiuto senza farsi sentire dall’uomo. Per farsi aiutare però, non scoraggiandosi, è riuscita a riprodurre il segnale silenzioso imparato su TikTok, che ha fortunatamente funzionato. Infatti è stato un automobilista a notare i segni praticati dalla ragazza e a chiamare subito la polizia, mettendosi quindi a seguire la macchina in questione per fornirne la posizione precisa alle autorità che sono intervenute.
Il messaggio in codice che salva le donne in difficoltà
Il segnale che ha permesso il salvataggio della ragazza e di tante altre vittime in difficoltà è molto semplice: basta aprire la mano in con le quattro dita dritte e piegare il pollice sul palmo, e poi chiudere le dita su di esso.Come accennato, il messaggio silenzioso è stato ideato dalla Canadian Women’s Foundation e soprannominato “Signal for Help”, ed era inizialmente nato per aiutare le donne vittime di abusi domestici durante il primo lockdown. Infatti, vista l’impossibilità di chiamare la polizia senza destare quantomeno sospetti da parte del carnefice, questo segnale era invece molto più discreto da comporre e da attuare alla finestra, quando si andava a correre, al supermercato, durante una riunione di lavoro su Zoom o in macchina, come successo alla ragazza sedicenne.
Nel giro di poco quel segnale è quindi diventato un campanello d’allarme per chiunque lo vedesse riprodotto, grazie anche alla sua viralità scaturita dai social come TikTok, che ne ha reso possibile la diffusione globale.