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Le scuole hanno ufficialmente iniziato il loro anno scolastico 2020/2021 e accanto a loro anche le università sono pronte a riaprire le loro porte. A confermarlo è stato il titolare del Ministero dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, che in un’intervista a ‘Le Iene.it’ ha spiegato in che modo anche gli atenei potranno pian piano tornare alla normalità, seppure l’emergenza sanitaria non è del tutto cessata.

Scopriamo quali sono state le sue parole.

Le parole del Ministro dell’Università sulla riapertura degli atenei

Come sarà il rientro in aula per i docenti e gli studenti universitari? In moltissimi stavano aspettando chiarimenti a riguardo. Le parole chiave di questo nuovo semestre ormai alle porte saranno “didattica mista”, questo è ciò che è emerso sia nei mesi scorsi che nelle ultime dichiarazioni del Ministro dell’Università, che ha confermato: “Bisogna misurare la temperatura a casa, in tutti gli Atenei ci sarà una turnazione nelle aule e nella maggior parte c'è un'app per prenotarsi per seguire le lezioni in presenza.” Sottintendendo che tutti coloro che non potranno seguire le lezioni in presenza continueranno la formula della didattica a distanza. Inoltre il Ministro Manfredi si è espresso anche su un punto cruciale: la questione mascherine.

Ministro Manfredi: sì alle mascherine anche in aula

Ebbene, alla fine è arrivata la conferma ufficiale da parte del Ministero dell’Università e dal suo Ministro: le mascherine saranno obbligatorie anche in aula. “C'è l'obbligo di indossare sempre la mascherina, anche da seduti”, a confermarlo proprio il Ministro Manfredi durante l’intervista al ‘Le Iene.it’, che ha poi approfondito l’argomento emergenza da Covid, spiegando anche quale sarà la procedura in caso di positivi all’interno degli atenei: “Dopo che la persona viene accertata come positiva si fa il tracciamento dei contatti diretti, anche grazie all'app Immuni. Poi sarà l'Asl a stabilire se ci deve essere una sospensione completa del corso o delle persone vicine”. Se dovesse esser sospesa la didattica in presenza, sarà possibile seguire a distanza.

Meno tasse per gli universitari e più iscritti al sud

Inoltre, sempre durante l’intervista, il Ministro ha speso alcune parole sulla questione tasse universitarie, che dopo lo scoppio della pandemia avrebbero potuto rappresentare un problema per moltissimi studenti: “Più del 50% degli studenti italiani non pagherà le tasse o ne pagherà di meno – e ha aggiunto - Stiamo inoltre stimolando le aziende affinché gli stage possano riprendere man mano che si ritornerà a lavorare in presenza. Abbiamo dato disposizione che non ci siano limiti temporali in modo da non perdere gli stage e far danno ai ragazzi”. Ha commentato poi i positivi dati di aumento degli iscritti nelle regioni del sud: “Dai dati che abbiamo ad oggi, parziali – ha affermato il Ministro Manfredi -, non c'è un calo delle iscrizioni - come si temeva nei primi mesi del 2020 - le misure prese hanno funzionato e gli studenti hanno ancora fiducia nell'Università. Il dato preciso non lo abbiamo ancora. Al Nord non c'è un calo degli iscritti, ma c'è stata una maggiore persistenza nelle regioni d'origine: a Catania per esempio l'incremento delle iscrizioni è del 5%. Dobbiamo analizzare questi numeri”. E ha poi concluso l’intervista augurando agli universitari un buon anno accademico: “A tutti i ragazzi un grande in bocca al lupo da parte mia - ha augurato il ministro Manfredi - non abbiate preoccupazione perché ognuno di noi qualche guaio l'ha sempre passato. A voi è capitata la pandemia e penso che voi siete molto più forti di lei e da questo problema costruiremo un sacco di opportunità! Non sarete soli, noi vi saremo vicini e cercheremo di ascoltare tutti i vostri desideri”.