
Non è di certo un mistero che subito dopo la fine dell'emergenza sanitaria che è ora in atto in Italia e non solo, c’è la possibilità di incappare in una crisi economica non indifferente, o quanto meno in un periodo di recessione sociale ed economica appunto.
Uno dei settori più colpiti dall’ultima crisi economica e che solo ora, dopo diversi anni dalla crisi 2008-2013, si stava finalmente rialzando, è l’Università. Tuttavia il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha rilasciato nelle ultime ore un’intervista a Repubblica.it cercando di delineare i provvedimenti che il Ministero ha intenzione di mettere in atto per prevenire una possibile fuga di matricole universitarie a settembre/ottobre 2020.
- Leggi anche:
- Le migliori serie Tv commedia per distrarsi dal coronavirus
- Come fare la spesa ed evitare il contagio? Le regole da seguire
- Ministra Azzolina: gli studenti non andranno a scuola a Luglio
- Scuole chiuse, come studiare a casa divertendoti
- Fase 2: il fidanzato è congiunto? Ecco chi si potrà incontrare
Come arginare la fuga di matricole 2020: le parole del Ministro
"Il ministero dell'Università e della Ricerca ha fatto alcune stime, tenendo come riferimento la profonda crisi del 2008-2014, e ha calcolato una possibilità di caduta fino al 20 per cento". Con queste parole il Ministro Manfredi inizia la sua intervista di poche ore fa, ma immediatamente ha cercato poi di tranquillizzare gli studenti assicurando che: "Non accettiamo che uno scenario diventi un fatto e ci stiamo muovendo per contenere il problema, se possibile azzerarlo. La recessione che seguirà il Covid riguarderà tutti, senza selezione". Ma come si potrà prevenire la crisi che potrebbe colpire le università italiane? Secondo Manfredi tramite un intervento sul diritto allo studio, che il Ministero si impegna ad approvare entro maggio 2020. In cosa consisterà? Scopriamolo insieme.
Interventi del Ministero dell’Università: ecco quali saranno nel 2020
Il Ministero dell’Università e della Ricerca è davanti a una sfida molto difficile: cercare di arginare quanto possibile una probabile fuga di matricole dagli atenei italiani che potrebbe avere luogo a settembre e ottobre 2020. Come poter assicurare a studenti e famiglie la possibilità di continuare a studiare? A rispondere a questo quesito è il Ministro Manfredi che a Repubblica ha illustrato l’intervento che il Ministero vuole mettere in atto quest’estate: "Chiederò una cifra compresa tra i 300 e i 400 milioni di euro. Li spenderemo su tre titoli. Il primo è l'allargamento dell'area di chi non paga le tasse. Potremo far alzare la soglia dei redditi bassi, oggi fissata a 13.000 euro. Entro i 30.000 euro ci sono abbattimenti delle tasse, lavoreremo per farli crescere. Prenderemo in considerazione, questa è la novità, anche chi proviene da famiglie con introiti maggiori che hanno subito chiari e certificabili danni in questa fase. Uno studente figlio di ristoratori, un universitario con un genitore che vive grazie al turismo. Cercheremo misure specifiche, direi quasi individuali. Il lavoro di accertamento, lo so, è davvero difficile”. Ma gli interventi non finiscono qui, infatti Manfredi continua spiegando che inoltre: "Vogliamo aumentare il Fondo integrativo statale per le borse di studio e, insieme alle Regioni, farle crescere per numero. Vogliamo concedere bonus, cioè contanti, a chi ha sentito in queste settimane il digital divide, chi non aveva sufficiente connessione per seguire le lezioni da remoto".
Università 2020: la questione tasse
Uno degli elementi che sicuramente peserà per tutte le famiglie nella scelta di far continuare gli studi ai propri figli è quella dettata dal fattore economico: potrebbe essere possibile sospendere le tasse universitarie, almeno per le matricole nel primo anno di studi? Il Ministro è intervenuto anche su questo aspetto, controbattendo che: "È un onere che lo Stato non può permettersi e, di fronte a risorse limitate, non vogliamo varare interventi generalisti, non tutti sono stati danneggiati dalla crisi. Dobbiamo aiutare chi è in difficoltà, chi ha i soldi è giusto che paghi per la salvezza del sistema".