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studentessa cacciata da università

L'Università dovrebbe essere un posto di inclusione al pari della scuola, ma a volte purtroppo non è così. Ne è un esempio quanto accaduto a una studentessa sarda affetta da sindrome di down. La 20enne, iscritta alla facoltà di Scienze Forestali di Nuoro (sede distaccata dell'Università di Sassari), come previsto dalla norma, non ha conseguito il classico Diploma di Maturità, requisito necessario per l'iscrizione universitaria. E' comunque in possesso di un Attestato di Formazione coerente con il suo percorso individuale. Ma quando l'università ha scoperto l'”anomalia”, non ci ha pensato due volte a revocare l'iscrizione della giovane studentessa.

L'esclusione della studentessa per mancanza di requisiti

Nel 2019 dopo il riscontro di “ragioni ostative alla prosecuzione degli studi universitari, poiché il titolo posseduto all’atto dell’immatricolazione era risultato non valido per l’accesso alla formazione universitaria”, l'ateneo ha escluso la ragazza dalle attività didattiche. L'episodio, è stato accolto con stupore dalla famiglia della ragazza che, nonostante la disabilità, era comunque riuscita a sostenere e superare cinque esami vedendo quindi sempre più vicina la realizzazione del sogno della laurea.

Il Tar boccia il provvedimento dell'Università

Proprio per questo la famiglia della ragazza non si è arresa, e rivolgendosi all'avvocato Mattia Sanna, è riuscita a fare ricorso al Tar. E già nel 2021, il Tribunale Amministrativo aveva sospeso il provvedimento dell'università, permettendo alla 20enne di riprendere a seguire le lezioni. E a fine anno è arrivata la tanto attesa sentenza: il giudice conferma l'annullamento del provvedimento condannando l'ateneo a risarcire la ragazza per una cifra pari a 1.500 euro oltre alle spese legali. Nella sentenza si legge chenessuna legge italiana preclude l’iscrizione universitaria dell’alunno disabile che non sia in possesso del diploma di scuola secondaria superiore, ma solo di un attestato di credito formativo”. Inoltre, il fatto che la studentessa abbia superato ben 5 esami è un elemento probatorio di come fosse perfettamente in grado di sostenere un percorso universitario.

Studenti e disabilità: ancora troppe lacune normative

Una storia a lieto fine dalla quale però emergono tutte le difficoltà a cui vanno incontro gli studenti affetti da disabilità e le loro famiglie, a causa delle molte lacune normative. Lo specifica, al FattoQuotidiano.it, l'avvocato della famiglia Mattia Sanna: “Si tratta di una materia che necessita di essere normata in maniera precisa dal legislatore”. Il legale della famiglia era infatti ben consapevole di quanto fosse in salita questo procedimento: “Sono numerose le famiglie i cui figli disabili non sono ammessi a frequentare l’università per la mancanza del titolo di diploma vero e proprio, seppure gli studenti in questione abbiano sostenuto la prova con le modalità previste. La maggior parte di loro, purtroppo, è costretta ad arrendersi”.
Data pubblicazione 2 Febbraio 2022, Ore 11:49 Data aggiornamento 2 Febbraio 2022, Ore 11:57
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