
La giornata di ieri ha portato un nuovo DPCM con nuove restrizioni e regole da attuare in materia di Covid-19 e anche un nuovo disegno di legge approvato proprio il 18 ottobre 2020 dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Università e della Ricerca Manfredi. Il provvedimento introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti. Scopriamo insieme cosa prevede questo nuovo testo.
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Laurea abilitante alla professione
“Semplificare le modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, significa agevolare una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro, obiettivo primario dell’intero Governo per il rilancio e la modernizzazione del Paese”. Queste le parole con le quali il Ministro Manfredi ha annunciato il nuovo disegno di legge che prevede una radicale semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, finalizzato a una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro. Vale a dire che il necessario tirocinio pratico-valutativo sia svolto all’interno dei corsi di laurea e che, di conseguenza, l’esame di laurea divenga anche la sede nella quale espletare l’esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione.
Le parole del Ministro Manfredi sul nuovo disegno legge
“Il disegno di legge sulle abilitanti – ha commentato ieri il Ministro Gaetano Manfredi - fa propria quella prospettiva di rilancio e modernizzazione del Paese, con particolare attenzione ai giovani, che guida il programma di riforme della strategia di politica economica abbracciata dal Governo. - Ha poi continuato il titolare del Ministero dell’Università - In quest'ottica, è quanto mai necessario semplificare le modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, per una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro. La logica di approccio e gli strumenti concreti previsti dal disegno di legge dovranno seguire di pari passo una ridefinizione dell’offerta formativa universitaria per consentire ai giovani di accedere a una preparazione maggiormente integrata, anche sotto il profilo tecnico-pratico, e per riconoscere ai titoli universitari valore abilitante. Una esigenza - conclude il ministro Manfredi - di rinnovare i percorsi di abilitazione all’esercizio delle professioni condivisa dalle diverse forze politiche presenti in Parlamento, che, a maggior ragione, mi auguro possano arricchire il progetto in fase di discussione nelle aule parlamentari e rendere più veloce l’iter che porterà il disegno di legge a diventare norma a tutti gli effetti".
Quale lauree non avranno bisogno di esami di Stato quest’anno?
Il nuovo modello di abilitazione si applicherà alle classi di laurea e alle relative professioni di seguito indicate:- Le lauree magistrali a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria, in Farmacia e farmacia industriale, in Medicina veterinaria, in Psicologia conferiranno l’abilitazione all’esercizio delle professioni, rispettivamente, di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo.
- Le lauree professionalizzanti in professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, in professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali, in professioni tecniche industriali e dell’informazione, abiliteranno all’esercizio delle professioni, correlate ai singoli corsi di studio, di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e di perito industriale laureato.
Si prevede, infine, che gli ulteriori titoli universitari, conseguiti con il superamento dei corsi di studio che consentono l’accesso agli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di tecnologo alimentare, di dottore agronomo e dottore forestale, di pianificatore paesaggista e conservatore, assistente sociale, attuario, biologo, chimico e geologo, possano essere resi abilitanti, su richiesta dei consigli degli ordini o dei collegi professionali o delle relative federazioni nazionali. Con i medesimi regolamenti saranno disciplinati gli esami finali, con lo svolgimento di una prova pratica valutativa per il conseguimento delle lauree abilitanti, prevedendo che i titoli universitari conclusivi dei corsi di studio hanno valore abilitante all’esercizio della professione, previo superamento di un tirocinio pratico-valutativo interno ai corsi.