
Mentre il dibattito sulla legge Zan si fa sempre più caldo dopo le dichiarazioni di Fedez in aperta polemica con le posizioni della Lega, all’interno del mondo accademico italiano in queste settimane sono state denunciate alcune dichiarazioni dai toni molti pesanti, fatte da un professore dell’Università di Messina nei confronti di un suo studente queer bisessuale.
Per difendere il ragazzo contro le forti offese del docente sono scese in campo l’associazione Liberazione Queer+ Messina e anche quelle studentesche universitarie Link, Udu e UniMe.
La notizia sta facendo il giro del web in seguito alla denuncia del ragazzo che si è rivolto a queste associazioni le quali hanno prontamente richiesto a Salvatore Cuzzocrea, rettore dell’Università di Messina, un duro intervento non solo nei confronti del docente ma anche più in generale riguardo “la violenza omolesbobitransfobica all’ordine del giorno, anche nei contesti universitari”.
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Caso di omofobia all’Università: le offese del docente universitario e la risposta dello studente
Dopo aver ricevuto il sostegno delle associazioni studentesche, lo studente si è ovviamente rivolto anche alle autorità competenti per denunciare il fatto.A quanto pare, le parole spese dal docente sui propri profili social sono state molto pesanti, apertamente offensive ed esternate quindi con un linguaggio aggressivo: “Fr***o perso”, “Per questo militanza è parlare dei suoi pruriti sessuali”, “Fatelo tornare giù e vedi come lo pestano, tanto a questi piace pure”.
Queste sono alcune delle parole riportate dal quotidiano online MessinaToday in cui viene anche ripresa una dichiarazione del giovane sulle ragioni che lo hanno spinto a prendere conseguenti provvedimenti, in risposta a tali comportamenti discriminatori reiterati da parte del professore: “Facendo screen dei miei post, pubblicandoli sul suo profilo, incitò i suoi amichetti ad andare sul mio profilo sostanzialmente ad insultarmi, dando il meglio di sé. (…) In quel momento ho pensato: e se lo rifacesse? Se lo rifacesse con uno più piccolo, con meno reti, esattamente come me 7 anni fa? Altre vite devastate? Per questo questa volta ho deciso di denunciare, perché oggi sono in una comunità, oggi al mio fianco ci sono Liberazione Queer+ e Arcigay Messina insieme ad altre realtà: non sono solo, mai più”.
Sembra infatti che il docente abbia insultato ripetutamente sui social sia lo studente sia i suoi amici, attraverso commenti a vecchi post dello studente. La polemica è infatti scoppiata per considerazioni divergenti riguardo il “cat calling”, a cui il docente avrebbe risposto con commenti discriminatori e omofobi, scagliandosi persino contro “gli etero” che “non li avrebbero dovuti mettere al mondo”.
Le associazioni studentesche universitarie chiedono un incontro al Rettore di ateneo
Le voci delle associazioni sia studentesche sia di quelle attive nel settore della discriminazione sessuale si sono unite nella comune lotta all’omofobia, offrendo il loro sostegno allo studente reso bersaglio di offese di questo tipo.Come riporta MessinaToday infatti, accanto a Liberazione Queer+ Messina anche le associazioni studentesche universitarie UniMe, Link e Udu hanno risposto all’appello del giovane, indirizzando una lettera al Rettore per sollecitare un incontro. L'intento di questa richiesta è quello di rappresentare un primo passo per costruire una “politica strutturale” finalizzata ad evitare questo tipo di fenomeni, soprattutto negli ambienti universitari che invece dovrebbero essere contraddistinti da principi quali l’accoglienza e la tolleranza.
A sottolineare la necessità di un’azione di questo tipo e quindi di un incontro con il Rettore di ateneo, è intervenuta anche Alice Borgia, rappresentante di UDU, che ha evidenziato con preoccupazione quanto “la violenza di genere” sia “all’ordine del giorno, questo vale per la comunità Lgbtq+ e per tutte le studentesse. Siamo convinti che il Rettore vorrà incontrarci per progettare insieme interventi sia sul piano dei regolamenti che della formazione”.
Guarda il video con i consigli sui 10 comportamenti da evitare per stringere amicizie all'Università: