
Come ogni venerdì da qualche mese a questa parte siamo in attesa del nuovo monitoraggio periodico eseguito sui dati inviati dalle regioni e analizzati dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico, che deciderà i nuovi colori da adottare la settimana prossima.
Tuttavia, visto il miglioramento a cui stiamo andando incontro, non è da escludere che da lunedì 31 maggio alcuni territori potrebbero finalmente liberarsi del colore giallo per tingersi di bianco, vale a dire entrare nella zona con minor rischio pandemico e quindi con minori restrizioni, e che dalla settimana successiva altre regioni potrebbero condividere lo stesso destino. Andiamo a scoprirne di più.
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Quali regioni potrebbero essere bianche?
È prevista per oggi la riunione della cabina di regia durante la quale si dovrebbe anche decidere se reintrodurre il colore bianco già dalla prossima settimana. Se questa ipotesi diventasse realtà, sarebbero già tre le regioni candidate, proprio a partire dal 31 maggio, a passare dal giallo al bianco: Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise, secondo quanto riportato dal Quotidiano.net. Questi territori potrebbero essere poi seguiti in zona bianca, a partire però dal 7 giugno, anche dall’Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto. E, se la curva epidemiologica continuasse a scendere in modo costante, dal 14 giugno le regioni bianche potrebbero espandersi anche nel Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
Quali sono le regole in zona bianca?
Con la prospettiva della zona bianca che vede coinvolta gran parte dell’Italia, scopriamo quindi quali saranno le misure attive nei territori con questo colore. I territori bianchi potranno ufficialmente riaprire quasi tutto: le uniche eccezioni saranno le discoteche e le sale da ballo. Quindi nelle regioni bianche si avrebbe un definitivo via libera per matrimoni e cerimonie, parchi tematici e di divertimento, iere ed esposizioni che in zona gialla dovrebbero partire dal 15 giugno, corsi di formazione, piscine coperte, impianti sportivi al chiuso, centri benessere, convegni e congressi, centri culturali, sale giochi, bingo, sale scommesse e casinò. Inoltre vigerà soltanto l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento; il coprifuoco sarà abolito del tutto. Tuttavia l’attenzione in questi territori non dovrà essere più bassa, soprattutto perché la Sardegna, l’unica regione ad aver sperimentato la zona bianca, è poi precipitata in zona rossa in meno di un mese.Lucilla Tomassi