
Mentre l’emergenza sanitaria sembra non volersi arrestare nemmeno alle porte della primavera, il Governo guidato dal premier Mario Draghi sta lavorando ad un piano per evitare assembramenti durante le festività pasquali. A darne notizia è Il Messaggero, citato da Today.it, che ha parlato dell’esistenza di un piano nazionale, sulla scia di quello attuato dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per le scorse festività natalizie.
Anche nei giorni che precedono Pasqua e Pasquetta e in quelli immediatamente successivi, l’Italia potrebbe di nuovo e interamente uniformarsi a zona rossa. A stabilire se questo tipo di misura restrittiva verrà effettivamente attuata sarà soltanto il livello di diffusione del Covid-19 nel nostro Paese nelle prossime settimane che, se continuerà a crescere, costringerà il Governo ad una stretta di questo tipo.
Per quel che riguarda Pasqua e Pasquetta insomma le indiscrezioni rivelano la concreta intenzione di conformarsi alle regole vigenti lo scorso Natale, estendendo la zona rossa a tutta Italia e allentandone leggermente la rigidità nei giorni pre-festivi. In uno scenario simile ogni attività rimarrebbe chiusa e sarebbero vietate visite a parenti e amici poiché gli unici spostamenti ammessi sarebbero solo per lavoro, per salute o per ragioni di urgente e prima necessità.
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Il problema del coprifuoco: sarà anticipato alle ore 20:00?
La questione sull’orario del coprifuoco non è certo una novità poiché è un tema su cui il Governo ha già discusso nei giorni scorsi in merito al nuovo Dpcm, firmato il 2 marzo, che entrerà in vigore da domani 6 marzo fino al 6 aprile.Se per il momento l’ipotesi di una sua anticipazione alle ore 20:00 è stata scartata, non si esclude però una sua possibile attuazione nel caso in cui il numero di contagi e di morti continuasse a salire, soprattutto in vista delle festività pasquali. Per rafforzare questa misura restrittiva, inoltre, potrebbe essere eliminata la deroga anche agli spostamenti per visite a parenti e amici, rendendo leciti solo quelli relativi a motivi di prima necessità come per il lavoro o per la salute.
Tra queste ipotesi che rimangono ancora sui tavoli di discussione, Il Messaggero informa che il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Busaferro, ha proposto un irrigidimento anche nelle zone gialle, valutando proprio la possibilità di anticipare anche lì il coprifuoco dalle ore 22:00 alle ore 20:00, con la conseguente chiusura di tutte le attività commerciali alle ore 19:00.
Le indiscrezioni infine rilevano che se la situazione epidemiologica dovesse aggravarsi ulteriormente, i weekend sarebbero considerati a livello nazionale come zona rossa e il coprifuoco potrebbe ragionevolmente essere anticipato per tutti alle ore 20:00.
Guarda il video con le principali regole anti-Covid da seguire a scuola: