Giulia.Onofri
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Modi di dire inglesi: traduzione e spiegazione

Le frasi fatte e i modi di dire sono elementi presenti in ogni lingua che spesso creano accostamenti di parole di impatto incomprensibile, risultando quindi spesso impossibili da tradurre alla lettera.


Proprio per questo, il Cambridge English - ente certificatore del livello di lingua inglese - ha raccolto otto espressioni idiomatiche inglesi a prima vista bizzarre, spiegandone la storia e quindi l’origine.

Break a leg!

L’origine dell’espressione ‘rompersi una gamba’ che in inglese è un auspicio di buona fortuna, è incerta ma affonda le radici nel mondo del teatro: la parola ‘leg’ infatti fa riferimento alla linea che divideva il palco dalle quinte (‘leg line’), il cui superamento designato dal verbo ‘to break’ indicava la partecipazione allo spettacolo e quindi il diritto alla conseguente paga. Da qui l’espressione ‘break a leg’ simile al nostro ‘in bocca al lupo’.

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Get the wrong end of the stick

Questa frase si usa per indicare il fraintendimento di una situazione con conseguenze negative. La traduzione immediata ‘prendere l’estremità sbagliata del bastone’ rimanda al gesto di afferrare il bastone dalla parte finale (‘wrong end’), quella che tocca terra e quindi è sporca.
Per altri l’espressione nasce invece da un altro tipo di bastone, ovvero quello usato in epoca romana nei bagni pubblici alla cui estremità era attaccato un pezzo di tessuto con funzione analoga a quella della nostra carta igienica. Per questo, afferrarlo da quella estremità non era certo considerata una cosa molto gradevole!
La traduzione di questo modo di dire più vicina alla nostra è ‘prendere fischi per fiaschi’.

Don’t throw the baby out with the bathwater

Non gettare il bambino con l’acqua della bacinella’, modo di dire simile al nostro ‘non fare di tutta l’erba un fascio’, rappresenta un ammonimento a fare attenzione a salvare ciò che c’è di buono in una situazione negativa.
L’espressione rimanda ad un tempo passato in cui, quando non esisteva l’acqua corrente, tutti i membri della famiglia facevano il bagno a turno in una sola bacinella, dal più vecchio che aveva a disposizione acqua pulita, al più giovane che invece doveva lavarsi con acqua riutilizzata diverse volte e che risultava quindi molto sporca. Una volta terminato l’ultimo bagno, l’acqua veniva gettata in strada.
L’espressione sembra tragga origine proprio da questa usanza in quanto si dice che spesso quando l’acqua era molto sporca, non si vedeva nemmeno il bambino immerso in essa che dunque veniva gettato fuori insieme all’acqua.

It’s raining cats and dogs

Quando in Inghilterra arrivano perturbazioni intense e violente, si dice che ‘piovono gatti e cani’. L’espressione allude all’abitudine di questi animali che in passato erano soliti riposarsi e riscaldarsi sui tetti delle case e vicino ai comignoli accesi, col rischio di cadere da diversi metri di altezza a causa di forti piogge e venti.
La traduzione più vicina alla nostra lingua è ‘piovere a catinelle’ o ‘c'è il diluvio universale’.

It’s not my cup of tea

Solo nella terra natale del tè poteva nascere nell’Ottocento il detto ‘Non è la mia tazza di tè’, per indicare qualcosa che non interessa minimamente. In origine poiché non era presente la negazione, aggiunta poi negli anni ’20 del Novecento, la frase aveva il significato opposto che invece indicava qualcosa di congeniale e di perfetto.
La traduzione più vicina potrebbe quindi essere ‘Non andare a genio’.

Get your ducks in a row

Mettere le anatre in riga’ rimanda sicuramente all’immagine di un gruppo di anatre che camminano in fila per indicare appunto l’idea di ordine e di prontezza nel fare qualcosa.
Questa espressione idiomatica sembra risalire agli anni ’70 quando nei poligoni di tiro venivano usate come bersagli sagome di anatre. Se queste erano disposte in fila, allora era possibile iniziare a sparare e ad esercitarsi.
Fare mente locale’ è la traduzione più pertinente per renderne il senso.

Feeling under the weather

L’espressione nata sulle navi inglesi indicava i cognomi dei marinai ammalati che non venivano scritti sul diario di bordo ma sullo spazio sottostante alle condizioni metereologiche, detto appunto ‘under the weather’.
Oggi nei paesi anglosassoni è usata per riferirsi a diversi tipi di malessere fisico, nervoso e anche psicologico.
La giusta traduzione in italiano corrisponde al nostro ‘avere il morale sotto i piedi’ ma anche ‘essere giù di corda’.

Touch on wood

Rappresenta un detto scaramantico per augurarsi buona fortuna per qualcosa che si è intrapreso. L’espressione trae origine da credenze e riti tipici del folklore popolare che vedevano negli alberi sacri la sede di spiriti benigni. Così, per cercarne la 'benedizione' favorevole al compimento di qualcosa, durante i riti propiziatori, si toccavano questi alberi o si bussava sul tronco.
La traduzione si avvicina al nostro ‘toccare ferro’.

Giulia Onofri

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