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russia ucraina guerra bomba nucleare atomicaL’assedio russo in Ucraina, cominciato da una manciata di giorni, prosegue anche oggi. I combattimenti armati vanno avanti, soprattutto a Kiev, la capitale ucraina, e a Kharkiv, che già prima dell’alba sono state colpite da pesanti bombardamenti.

Fonte foto: Wikipedia

L’Occidente inizia a organizzarsi e a inviare soldati e armamenti nelle terre dell’est Europa, in sostegno delle truppe ucraine che però stanno attualmente resistendo. Tuttavia oggi potrebbe essere la giornata della svolta, a cinque giorni dalla dichiarazione di Putin che dava ufficialmente il via all’assedio in Ucraina. In mattinata, infatti, al confine tra Ucraina e Bielorussia, c'è stato il primo incontro tra la delegazione russa e quella ucraina per discutere il cessate il fuoco. In questi giorni di incertezza, bombardamenti e assalto al territorio ucraino, soprattutto dopo la presa da parte dei russi di Chernobyl, si è iniziato a parlare di emergenza nucleare e bomba atomica: "Costringete Putin a fermare la guerra" ha ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "E' una follia far precipitare il mondo in una catastrofe e in un attacco all'ordine mondiale - ha proseguito Kuleba -: l'uso delle armi nucleari sarà un attacco a tutta l'umanità, bisogna ostacolarlo". Quindi, se gli incontri diplomatici dovessero avere esito negativo, è possibile che il conflitto possa includere anche armamenti nucleari?

Guerra nucleare imminente tra Russia e Ucraina? La minaccia della bomba atomica

“Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che Mosca risponderà con conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto”, aveva tuonato Putin all’alba del conflitto.

Queste parole sono state interpretate in molti modi diversi, tra i quali vi rientra anche quello della minaccia di una guerra nucleare imminente. Scenario avallato dalle ulteriori dichiarazioni che poche ore fa il leader russo ha rilasciato; secondo Putin i paesi occidentali stanno prendendo provvedimenti “ostili” nei confronti dell’economia russa e i funzionari dei principali paesi membri della NATO si sono permessi di fare “dichiarazioni aggressive” contro il paese. Per questo il leader, come riportato da Il Post, ha continuato: “Ordino al ministro della Difesa e al Capo di stato maggiore [delle Forze armate russe] di far preparare le forze di deterrenza dell’esercito russo a un regime speciale di servizio di combattimento.”

Dunque, Putin ha effettivamente messo in stato d’allerta le forze di deterrenza russe, vale a dire le forze strategiche dell’esercito che comprendono mezzi e sistemi militari di attacco e di difesa, tra cui le armi nucleari.

Armamenti nucleari russi: quali sono e quanto è reale l’ipotesi della bomba atomica

Ma è davvero uno scenario realizzabile quello della bomba atomica? Storicamente le tappe sulle relazioni internazionali riguardanti gli armamenti nucleari hanno visto la Russia aderire al Trattato di non Proliferazione Nucleare (Tpn), sancito nel 1970, con il quale i Paesi hanno iniziato a coordinare il loro impegno per ridurre i loro arsenali nucleari dopo la Guerra Fredda.

Successivamente, nel 2010, Usa e Russia hanno firmato un ulteriore accordo, prorogato fino al 2025, sugli armamenti nucleari, chiamato il “New Start”. Questo trattato stabilisce il limite di armi atomiche che possono essere possedute dalle due superpotenze a 1.550. Vi è però da sottolineare come il limite stabilito vale solamente per testate e bombe atomiche; non sono inclusi quindi i missili a corto e medio raggio e le armi nucleari tattiche.

Per questo vi è motivo di credere che in realtà gli armamenti nucleari sotto il controllo di USA e Russia siano ampiamente più forniti. Secondo l’International Peace Research Institute (Sipri) di Stoccolma, Stati Uniti e Russia detengono il 90% delle forze nucleari globali, riporta SkyTg24. E, sempre secondo il Sipri, la Russia ha un arsenale atomico quantificabile in 6.255 armi, di cui 1.625 nelle unità operative, quindi pronte per l'uso. Tra le armi con capacità nucleari della Russia ci sono i due missili da crociera ipersonici "Kinzhal” e “Zirkon”. Un altro tipo di missile si chiama “Yars”, che recentemente è stato parte di un’esercitazione balistica fino alla Kamchatka.

Le armi nucleari: cosa sono e quali conseguenze hanno

Dunque, appurato che la Russia ha minacciato l’uso di testate atomiche, e che ne dovrebbe possedere un certo numero all’interno del suo arsenale, cosa si intende per armi nucleari, esattamente?

Stando alla definizione presente sul dizionario Treccani, “Un’arma nucleare è costituita da una testata, da un vettore e da un sistema di comando e controllo. La prima deriva la sua forza esplosiva da una reazione nucleare a fissione, a fusione o da una combinazione delle due.”

La prima bomba nucleare, sviluppata dagli USA con il famoso “progetto Manhattan”, esplose nel luglio 1945 ad Alamogordo nel New Mexico. Il 6 e il 9 agosto vennero lanciate due bombe su Hiroshima e Nagasaki. In seguito alle due esplosioni, si sono registrate, tra le vittime morte nell’impatto, e le successive morti a causa delle radiazioni e tumori sviluppati, tra le 150 000 e 220 000 vittime, quasi esclusivamente civili. Per la gravità dei danni causati - diretti e indiretti - e per le implicazioni etiche a essi correlate, si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi.

Mentre, parlando di nucleare, come accennato a inizio articolo, la Russia ha preso attualmente il controllo di Chernobyl, territorio ucraino, dove nel 1986 esplose un reattore nucleare. In quel sito, a differenza di Hiroshima e Nagasaki, dove attualmente la vita è ripresa, non ci fu un’esplosione nucleare, però i danni furono incalcolabilmente superiori. A causa di una serie di errori dei tecnici e difetti dell’impianto, il reattore nucleare della centrale cominciò a produrre moltissima energia.

In seguito l'acqua utilizzata per raffreddare l’impianto si trasformò improvvisamente in vapore e causò un’esplosione, con una forza tale da riuscire a scagliare in aria il tappo che sigillava il reattore, un blocco di cemento e acciaio pesante più di 2.000 tonnellate. Insieme a quest'ultimo, furono disperse anche enormi quantità di combustibile che si trovavano nel nocciolo. Proprio per questo, si calcola che il combustibile radioattivo scagliato nell’atmosfera dall’esplosione di Chernobyl sia stato circa 400 volte superiore a quello di Hiroshima.

Ancora oggi i lavoratori impiegati nella zona proibita possono restarci per soltanto cinque ore al giorno per un mese, prima di doversi fermarsi per quindici giorni. Secondo le autorità ucraine l’area intorno a Chernobyl resterà pericolosa per i prossimi 20 mila anni, riferisce Il Post.

Dunque, i danni da esplosioni atomiche e nucleari noti, sono senza dubbio disastrosi. Questo sarebbe uno dei motivi per i quali gli Stati Uniti non starebbero rispondendo all'invasione russa; per evitare un'escalation che potrebbe portare i due contendenti a prendere in seria considerazione l'uso di nuove armi di distruzione di massa.

Data pubblicazione 28 Febbraio 2022, Ore 14:20
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