Concetti Chiave
- L'Iliade è un poema epico scritto in greco antico attribuito a Omero, che narra gli ultimi giorni della Guerra di Troia, con un focus sull'ira di Achille.
- La struttura dell'Iliade è composta da ventiquattro libri, ognuno dedicato a specifici eventi della guerra, come il duello tra Ettore e Achille e l'intervento degli dei.
- Personaggi chiave includono Achille, Agamennone, Ettore e Paride, con un importante ruolo anche per le divinità che influenzano le sorti della guerra.
- Caratteristiche distintive del poema sono l'uso di epiteti, il patronimico e descrizioni dettagliate di duelli e banchetti, riflettendo la cultura eroica greca.
- La trama si focalizza sul conflitto tra Achei e Troiani, esplorando temi di gloria, ira e intervento divino, culminando con la morte di Ettore e il ritorno del suo corpo a Troia.

Indice
L’Iliade: il poema epico di Omero e i personaggi principali
Nel panorama della letteratura antica, fra i maggiori autori figura Omero, cantore greco e padre delle opere Iliade e Odissea, entrambe considerate i capolavori dell’epica greca.
Nello specifico, l’iliade è un poema epico scritto in greco antico che secondo le datazioni risale al 750 a.C. L’iliade fu scritta in versi da Omero adottando l’esametro, la tipologia di verso più comune in assoluto nel panorama della letteratura classica. L’opera è ambientata a Troia, durante l’ultimo dei dieci anni in cui fu combattuta la Guerra di Troia fra gli Achei e i Troiani, e l’argomento principale dell’intera opera è “l’ira funesta del Pelide Achille”, la quale si intreccia con gli altri temi presenti, ovvero l’eroicità, l’ira (tema centrale), la gloria e la presenza di dèi con sembianze antropomorfe. All’interno del poema figurano vari personaggi, fra gli Achei:
- Achille, protagonista del poema, un guerriero acheo forte e valoroso, figlio della ninfa Teti e del re Pèleo
- Agamennone, re di Micene o di Argo e comandante dell’esercito acheo, nonché fratello di Menelao
- Elena, moglie di Menelao e figlia di Zeus e di Leda, è la causa dello scoppio della guerra poiché sotto l’effetto di un incantesimo scagliato dalla dea Afrodite, viene sedotta da Paride, e fugge da Sparta per seguire Paride a Troia
- Menelao, re di Sparta, fratello di Agamennone e marito di Elena
- Ulisse o Odisseo, re di Itaca, inventore del cavallo di Troia
- Patroclo, compagno d’armi di Achille ed eroe greco
Mentre, fra i personaggi appartenenti ai Troiani troviamo:
- Andromaca, moglie di Ettore
- Cassandra, profetessa
- Enea, eroe troiano figlio di Anchise e della dea Afrodite
- Ettore, comandante dell’esercito troiano, marito di Andromaca e fratello di Paride
- Paride, principe di Troia, figlio del Re Priamo e fratello di Ettore, anche lui causa scatenante della guerra
- Priamo, re di Troia e padre di Paride ed Ettore
Oltre ai personaggi umani, nel poema figurano anche gli dèi, i quali “interferiscono nelle vicende umane” volgendosi a favore delle due parti. Eris, Afrodite, Apollo, Ares, Artemide, Dione e Scamandro aiutano i troiani, mentre Atena, Poseidone, Era, Efeso, Ermes e Teti si schierano a favore degli Achei. In questa contrapposizione Zeus, re dell’Olimpo, rimane neutrale, non schierandosi a favore di nessuno.
Principali caratteristiche dell’Iliade
L’Iliade, presenta alcune caratteristiche ricorrenti che hanno contribuito a rendere questo poema uno dei più famosi della storia. L’Iliade narra le vicende degli ultimi 51 giorni dell’ultimo anno di guerra. Il poema inizia con l’invocazione dall’autore, Omero, alle Muse, per poi procedere con il proemio, ovvero un’introduzione di sette versi, da cui il famoso incipit “Cantami, o diva, l’ira funesta del Pelide Achille che infiniti lutti addusse agli Achei”. Nella narrazione dell’Iliade le scene più ricorrenti sono i duelli, i quali vengono descritti nel minimo dettaglio; fra questi il duello tra Ettore e Achille; altra caratteristica della narrazione è che descrive in maniera accurata i banchetti, che nel mondo greco rivestivano un’importanza e un significato fondamentale. Oltre a questi altre caratteristiche dell’Iliade sono:
- Gli epiteti: di cui Omero si serve per descrivere i personaggi, senza però interrompere la narrazione degli eventi; tra i principali epiteti vi sono Achille piè veloce e Ettore domatore di cavalli;
- Il patronimico: espediente letterario utilizzato da Omero per segnalare la provenienza del personaggio preso in considerazione, esso era composto dal nome del padre o in alcuni casi del nonno. Gli esempi più importanti sono: il Pelide Achille, il Priamide Ettore o anche l’Eacide Achille;
- Le descrizioni ridondanti: nel descrivere qualcuno Omero ripeteva la descrizione più volte per dare più importanza alle caratteristiche narrate.

Struttura e Trama dell’Iliade
Il poema epico dell’Iliade, si compone di ventiquattro libri:
- Libro Primo: il poema si apre con il celebre “Cantami, o Diva, del Pelide Achillel'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei”. Durante il decimo e ultimo anno della guerra di Troia, il sacerdote del Dio Apollo, Crise, andò dal re acheo Agamennone, chiedendo che gli venisse riconsegnata la figlia Criseide, la quale era tenuta in ostaggio come schiava. Agamennone cacciò via Crise, e questi, disperato, supplicò Apollo di punire gli Achei a causa del rifiuto del re Agamennone. Apollo scatena dunque una pestilenza. Achille, preoccupato dalla situazione, convoca un’assemblea degli Achei, a cui partecipa l’indovino Calcante, che rivela che la causa dell’ira di Apollo era stata il rifiuto di Agamennone nel liberare la schiava Criseide. Agamennone libera Criseide, ma in cambio della sua liberazione decide di sottrarre ad Achille la sua donna, Briseide. Allora Achille, adirato giura che non combatterà più a fianco di Agamennone finché il torto non sarà ripagato. Achille, straziato dalla vista di Briseide che viene prelevata per essere portata nella tenda di Agamennone, invoca la madre, la ninfa Teti, chiedendole di intercedere a suo favore. Nel frattempo, la spedizione di Ulisse per riportare a casa Criseide volge al termine, e Crise, padre della fanciulla, promette di incoraggiare Apollo a fermare la pestilenza
- Libro Secondo: Zeus, intercedendo sotto richiesta di Teti, appare in sogno ad Agamennone, inducendolo ad attaccare i Troiani, in modo che, durante il culmine della battaglia gli Achei realizzino l’assenza del prode Achille, rimpiangendo l’offesa arrecatagli. Agamennone convoca un’assemblea dove narra del sogno e in più avanza l’ipotesi di ritirarsi, accolta con grande favore dai capi dell’esercito acheo. Tuttavia, Atena convince Ulisse a trattenere gli Achei, convincendoli a prolungare l’assedio militare. Ulisse e Nestore compiono i sacrifici rituali propizi al combattimento, ed ultimati, invitano Agamennone a far schierare l’esercito.
- Libro Terzo: Durante la battaglia fra gli Achei e i Troiani, Paride si fa largo tra la folla per scontrarsi con Menelao, ma appena lo vede fugge; Ettore lo rimprovera, e allora Paride lo convince a organizzare un duello con Menelao, duello dal quale sarebbero dipesi il possesso di Elena e le sorti della guerra. Durante il duello Menelao inizialmente ha la meglio, ma nel momento in cui Paride sta per essere ucciso da Menelao la dea Afrodite scende dall’Olimpo, avvolgendo Paride in una fitta nebbia e portandolo in salvo a Troia. Agamennone proclama Menelao vincitore del duello, affermando che loa guerra deve giungere ad una conclusione.
- Libro Quarto: Nell’Olimpo, le varie divinità si riuniscono. Zeus vuole salvare la città di Troia, ma sua moglie Era si oppone. Era invia Atena ad Ilio, e questa prendendo le fattezze di Laodokos esorta Pandaro a colpire con un Dardo Menelao. Il re di Sparta viene curato da Macaone e da Chirone e questo avvenimento risveglia l’animo delle truppe achee, che riprendono con vigore i combattimenti.
- Libro Quinto: Nel quinto libro mentre continua l’avanzata delle truppe achee gli dei scendono sulla terra prendendo le parti dei loro protetti ed aiutandoli concretamente. Pandaro ferisce Diomede, quest’ultimo si vendica uccidendolo. Pandaro è sul punto di uccidere Enea, intento a proteggere il corpo senza vita di Pandaro, quando Afrodite interviene salvando il figlio. Ares va in soccorso di Afrodite e Apollo protegge Enea. Nella battaglia i soldati troiani sembrano avere la meglio, allora Ettore, rinvigorito dal sentore di vittoria si scaglia brutalmente sui nemici, sconfiggendoli uno ad uno.
- Libro Sesto: l’esito della guerra sembra essere a favore dei troiani, quindi Eleno, indovino e fratello di Ettore, gli consiglia di fare ritorno dalla Madre, per convincere lei e le altre donne a donare ad Atena alcuni oggetti al fine di placare la sua ira. Ettore quindi si reca da Ecuba, sua madre, ed insieme invocano Atena, la quale però non risponde; allora Ettore va da Paride, biasimandolo di aver abbandonato la battaglia. Paride però lo rassicura dicendogli che è intendo ad affilare le armi, pronto per tornare in battaglia. Dopodichè Ettore fa visita a sua moglie Andromaca, che lo supplica di spostare le truppe su una collina in cui le mura difensive della città erano più deboli, al fine di proteggere il popolo. Tuttavia Ettore, per non apparire debole non le da ascolto.
- Libro Settimo: Esortato dagli Dei Apollo e Atena, Ettore decide di sfidare in duello uno dei soldati Achei; Menelao si va avanti per affrontare Ettore in duello, ma Agamennone ferma Menelao rendendosi conto che Ettore ucciderebbe il fratello. A quel punto si fanno avanti nove volontari, e sorte viene estratto Aiace Telamonio, che duella con Ettore, lo scontro va avanti per ore ed ore, senza vincitore poiché il duello viene sospeso al calare della sera.
- Libro Ottavo: Zeus si schiera a favore dei soldati Troiani e vieta agli altri dei di intervenire durante la battaglia. I troiani mettono in fuga gli Achei, che si riparano all’interno delle mura difensive costruite per tenere al sicuro le imbarcazioni. Nonostante il divieto, Era ed Atena accorrono in soccorso degli Achei, ma Zeus, rendendosi conto della cosa, invia Iride a Fermare le due Dee.
- Libro Nono: i troiani sono sempre più convinti che l’esito della guerra sia a loro favore; nel frattempo i comandanti Achei si riuniscono e Nestore propone ad Agamennone di richiamare Achille. Agamennone accoglie l’idea e invia da lui una delegazione con molti doni, fra cui la donna che le aveva sottratto. Achille riceve la delegazione, ma rifiuta di tornare a combattere a fianco di Agamennone, dicendo all’ambasciata di riferire che il giorno successivo ritornerà nella città di Ftia, da suo padre. Convocata una nuova assemblea achea, Diomede comunica a tutti che Achille non scenderà in battaglia al loro fianco.
- Libro Decimo: Agamennone, preoccupato per le sorti della guerra invia Diomede a spiare il campo nemico; nell’accampamento troiano però Dolone si offre volontario per spiare le mosse degli Achei; Diomede e Ulisse incontrano Dolone, il quale temendo per la propria vita tradisce i troiani rivelando la posizione delle tende degli alleati Traci. Diomede uccide Dolone mozzandogli la testa con la spada per il tradimento, e insieme ad Ulisse, fa strage nell’accampamento dei Traci, rientrando dai propri compagni senza essere scoperti.
- Libro Undicesimo: Durante la battaglia Agamennone fa strage di nemici, ma alla fine viene colpito da un dardo. Nel frattempo Ettore incita i soldati troiani a combattere, scagliandosi egli stesso contro i nemici e arrivando allo scontro con Diomede, che poi viene ferito da Paride.
- Libro Dodicesimo: La battaglia prosegue e i troiani arrivano in prossimità degli accampamenti achei. Zeus manda un messaggio, ovvero un’aquila che in volo tiene fra gli artigli un serpente, tuttavia il serpente morde l’aquila. Nonostante il messaggio fosse simbolo di cattivo presagio Ettore incita i suoi soldati a continuare l’assedio e con l’aiuto di un macigno riesce ad abbattere le mura del campo difensivo acheo.
- Libro Tredicesimo: Poseidone scende sulla terra per aiutare gli Achei, infondendo in loro il coraggio. Idomeneo e Merione si scagliano contro l’ala destra dell’esercito troiano e uccidono molti soldati, fino al momento in cui Ettore viene informato, e staccandosi dal centro del combattimento raggiunge l’ala delle truppe in difficoltà, guidandoli.
- Libro Quattordicesimo: l’esercito acheo è provato e si trova in difficoltà, Agamennone e i capi dell’esercito sono feriti e sul punto di battere in ritirata, ma Ulisse si ribella al volere di Agamennone, ed esorta a gran voce i compagni. Nel frattempo, nell’olimpo Era trama ai danni di Zeus, convincendo il Sonno a calare sul dio, mentre nel frattempo Poseidone riesca ad aiutare gli Achei. Il piano di Era riesce, ed Aiace Telamonio colpisce Ettore facendolo svenire privo di sensi.
- Libro Quindicesimo: Zeus, rinsavito, si rende conto di quanto accaduto e minaccia Era, la quale torna subito nell’Olimpo. Nel frattempo Zeus manda Iris, la sua messaggera, a dire a Poseidone di abbandonare il campo di battaglia, se non vuole incorrere nella punizione del Dio dell’Olimpo. Poseidone si ritira e nel frattempo Apollo rinfranca Ettore, che guida gli alleati Teucri fino alle navi achee, decisi ad incendiarle.
- Libro Sedicesimo: Patroclo suggerisce ad Achille di fargli indossare la sua armatura per guidare i Mirmidoni contro i Troiani. Achille prega Zeus della buona riuscita della missione di Patroclo e di farlo tornare vivo dalla battaglia; Zeus accetta solo la prima richiesta: Patroclo fa strage di troiani, fino a quando non viene stordito da Apollo ed ucciso da Ettore. Poco prima di spirare Patroclo profetizza che Ettore morirà ucciso da Achille.
- Libro Diciassettesimo: morto Patroclo i combattenti si sfidano per impadronirsi del corpo; Menelao difende il corpo del compagno, uccidendo Euforbo, ma chiede aiuto quando vede avanzare Ettore, Menelao corre da Antiloco, dicendogli di avvisare Achille della morte del compagno, mentre lui torna in battaglia, dove uccide Pode, cognato di attore. Con l’aiuto di Merione, Menelao riesce a trasportare il corpo di Patroclo nell’accampamento degli achei.
- Libro Diciottesimo: Achille non è stato ancora informato della sorte di Patroclo, e quando Anticoloco lo informa egli si dispera. Sua madre, Teti. Giunge in soccorso del figlio, che è accecato dall’ira, e gli dice che farà forgiare dal Dio Efeso delle armi divine. Giunta da Efeso, questi si mette al lavoro e forgia le armi che serviranno ad Achille.
- Libro Diciannovesimo: l’ira di Achille per la morte di Patroclo è così grande che lo induce a riconciliarsi con Agamennone pur di ritornare in battaglia. Durante i preparativi alla battaglia Atena, commossa dalla disperazione di Achille per la perdita dell’amico gli rinfranca l’animo con il nettare d’ambrosia al fine di dargli una forza eroica. La battaglia inizia ed Achille è disposto a vendicare Patroclo a qualsiasi costo. Libro Ventesimo: Mentre i due eserciti si preparano alla battaglia, Zeus accetta che gli dei scendano in campo scontrandosi fra loro, così Apollo, Artemide, Leto ed Ares si schierano in favore dei troiani, mentre Hermes, Atena, Era, Poseidone ed Efesto si schierano con gli achei. In battaglia Achille si scontra con Enea, e sta per avere la meglio, quando Poseidone interviene per salvare Enea. Achille uccide uno dei fratelli di Ettore, Polidoro. Allora Ettore furioso scaglia la sua lancia contro Achille, ma Atena devia la lancia. Allora Achille si scaglia contro Ettore, ma quest’ultimo viene avvolto dalla nebbia del Dio Apollo. Scomparso Ettore, Achille inizia a fra strage di nemici.
- Libro Ventunesimo: Achille uccide molti nemici, e ne getta i corpi nel fiume Scamandro. Allora Scamandro, dio del fiume, lo esorta a continuare la sua strage in un altro luogo, ma Achille non gli da ascolto. Per questo motivo il dio del fiume invoca l’ira delle sue acque contro Achille, che spaventato fugge.
- Libro Ventiduesimo: Mentre i troiani si rifugiano all’interno delle mura Ettore rimane in prossimità delle Porte Scee, intenzionato ad affrontare il suo destino. Achille avvista Ettore ed inizia ad inseguirlo. Atena assume le fattezze del fratello di Ettore, e lo convince ad affrontare Achille. I due si sfidano e Achille riesce a trafiggere Ettore in un punto scoperto dall’armatura, uccidendolo.
- Libro Ventitreesimo: Durante i funerali di Patroclo Achille uccide dodici prigionieri troiani, appiccando un rogo e indicendo per la mattina seguente un torneo di giochi funebri.
- Libro Ventiquattresimo: nell’Olimpo gli Dei si riuniscono e stabiliscono che Achille debba riconsegnare ai troiani il corpo di Ettore. Teti riferisce ad Achille il volere degli Dei, e Priamo si mette in viaggio per raggiungere Achille, supplicandolo di restituirgli il corpo del figlio. Achille, msso dalla pietà acconsente e Priamo riporta il corpo di Ettore a casa, dove Andromaca, Ecuba ed Elena ne piangono la morte.
Domande da interrogazione
- Qual è l'argomento centrale dell'Iliade?
- Quali sono le principali caratteristiche stilistiche dell'Iliade?
- Come è strutturata l'Iliade?
- Quali sono alcuni dei personaggi principali dell'Iliade?
- Qual è il ruolo degli dèi nell'Iliade?
L'argomento centrale dell'Iliade è "l'ira funesta del Pelide Achille", che si intreccia con temi come l'eroicità, la gloria e l'intervento degli dèi nella Guerra di Troia.
L'Iliade è caratterizzata dall'uso di epiteti, patronimici e descrizioni ridondanti, che Omero utilizza per arricchire la narrazione senza interrompere il flusso degli eventi.
L'Iliade è composta da ventiquattro libri, ognuno dei quali narra episodi specifici degli ultimi 51 giorni dell'ultimo anno della Guerra di Troia.
Tra i personaggi principali ci sono Achille, Agamennone, Elena, Menelao, Ulisse, Patroclo per gli Achei, e Andromaca, Cassandra, Enea, Ettore, Paride, Priamo per i Troiani.
Gli dèi nell'Iliade interferiscono nelle vicende umane, schierandosi a favore degli Achei o dei Troiani, mentre Zeus rimane neutrale.