Tesina sulla musica

campo pedagogico-preventivo e riabilitativo.

epoca molti medici sono convinti che imparando a suonare qualche nella cura di malattie e disabilità. Può essere applicata a tutte le

1950 è stata fondata la Music Therapy Association (AMTA, Associa- F.I.M. (Federazione Ita-

Nel maggio del 1998 è stata fondata la

strumento musicale, la loro capacità di ottenere guarigioni si affini e fasce d’età, in una varietà di ambiti di cura. La musica ha una

zione di musicoterapia). Con gli anni ‘70, infine, nacquero le prime liana Musicoterapeuti).

si sviluppi. qualità non – verbale, ma offre un’ampia possibilità d’espressione

associazioni nazionali di musicoterapia e lo studio approfondito di

Il primo trattato di musicoterapia risale alla prima metà del 1700 a verbale e vocale. Come membro di un’équipe terapeutica, il musi-

questa disciplina si diffuse così in molti altri paesi del mondo.

cura di un medico musicista londinese, Richard Brockiesby . Il suo coterapeuta professionista partecipa all’accertamento dei bisogni

Attualmente esistono cattedre universitarie in diversi paesi mentre in Varie definizioni

volume fece il giro d’Europa sollevando interesse ed anche scettici- del cliente, alla formulazione di un approccio e di un programma

Italia la specializzazione in musicoterapia non è ancora riconosciuta di musicoterapia

smo. Nei secoli successivi le osservazioni intorno ai poteri dei suoni individuale per il cliente e poi offre specifiche attività musicali per

a tutti gli effetti. A Boston, USA, nel 2002 si è tenuto il IX congresso

e della musica sulla mente e anche sul corpo umano si moltiplicano. raggiungere gli scopi. Valutazioni regolari accertano ed assicurano

mondiale di musicoterapia che ha riunito studiosi da tutte le parti del

Nel 1811 un medico compositore italo-ungherese, Pietro Linchental, l’efficacia del programma. La natura della musicoterapia amplifica

mondo. Associazione Professionale dei Musicoterapeuti

scrisse il “Trattato sull’influenza della musica sul corpo umano”. l’approccio creativo nel lavoro con gli individui handicappati. La

La musicoterapia è ora riconosciuta come una disciplina formale ed della Gran Bretagna (APMT)

Il medico francese Chomet pubblicò nel 1875 alcuni studi di musi- musicoterapia fornisce un approccio umanistico possibile che ri-

è stata inclusa nel trattamento complessivo dei pazienti con disturbi La musicoterapia è una forma di trattamento in cui s’instaura un

coterapia. Karl Strumpf in Germania, verso la fine del 1800 studiò la conosce e sviluppa le risorse interne del cliente spesso non sfrut-

di varia natura, tra cui il cancro. mutuo rapporto fra paziente e terapeuta, che permetta il prodursi

nozione di psicologia del suono e mise l’accento sull’impatto sonoro tate. I musicoterapeuti desiderano aiutare l’individuo per spingerlo

di cambiamenti nella condizione del paziente e l’attuazione della

vissuto da chi ascolta la musica. Era la base degli studi della musi- verso un migliore concetto di sé, e, nel senso più ampio, per far

terapia. Il terapeuta lavora con una varietà di pazienti, sia bambi-

coterapia moderna che si differenza da quella antica perché non si conoscere ad ogni essere umano le proprie maggiori potenzialità”.

La musicoterapia in Italia ni che adulti, che possono avere handicap emotivi, fisici, mentali

basa più su nozioni improvvisate o rituali, ma su studi scientificamen- o psicologici. Attraverso l’uso della musica in maniera creativa Associazione Nazionale di Musicoterapia U.S.A. (AMTA)

te testabili, quindi esperienze cliniche e biologiche serie. in ambito clinico, il terapeuta cerca di stabilire un’interazione,

Tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, in qualche zona dell’America e La musicoterapia è “l’uso della musica nella realizzazione

un’esperienza ed un’attività musicale condivise che portano al

dell’Europa, furono inviati negli ospedali molti musicisti per “alleviare” degli scopi terapeutici: il ristabilimento, il manteni-

La storia della musicoterapia in Italia è iniziata ad Assisi a partire perseguimento degli scopi terapeutici determinati dalla patologia

le sofferenze dei pazienti e “sostenerne” il morale. Più tardi negli Stati mento e il miglioramento della salute mentale e

dagli anni ’70 . Il primo corso di musicoterapia in Italia, al quale del paziente”.

Uniti si sperimentarono i primi interventi di terapia con la musica con fisica: E’ l’applicazione sistematica della musi-

ne sono seguiti altri, è stato aperto anche a persone in posses-

gruppi di sopravvissuti della seconda guerra mondiale. ca, diretta dal musicoterapeuta in un ambito

so della licenza della scuola media inferiore e senza conoscenze Associazione Canadese di Musicoterapia (CAMT)

Il primo corso universitario di Musicoterapia si svolse nel 1919 pres- terapeutico, per portare i cambiamenti desi-

musicali. La musicoterapia è “l’uso della musica per favorire l’integrazione

so la Columbia University (USA) e, nel 1944, nello stato del Michigan, derati nel comportamento. Tali cambiamenti

Nel 1975 è sorta a Bologna l’ “Associazione italiana di studi di fisica, psicologica ed emotiva dell’individuo e l’uso della musica

venne inaugurato il primo corso quadriennale di specializzazione. Nel permettono all’individuo di affrontare la tera-

musicoterapia” che dedica il proprio interesse alle applicazioni in

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pia per arrivare ad una maggiore comprensione di In breve, mentre l’emisfero sinistro interno della persona. Per canali di comunicazione si intendono

possano migliorare la qualità della loro vita grazie ad un processo

sé e del mondo intorno a lui, e di ottenere quindi un è importante per lo svolgimento quei procedimenti con i quali una mente può interferire sull’altra.

preventivo, riabilitativo o terapeutico.

più adeguato adattamento alla società. Come mem- dei processi linguistici, l’emisfero Per poter aprire questi canali, è necessario che il TEMPO MEN-

bro della squadra terapeutica il musicoterapeuta pro- destro svolge una serie di funzioni TALE del paziente coincida con il TEMPO SONORO-MUSICALE

fessionista prende parte all’analisi dei problemi dell’indi- dette analogiche, che consistono del terapeuta, dove il suono diventa intermediario fra uno e l’altro.

Cos’è la musicoterapia?

viduo e alla formulazione degli obiettivi del piano generale nella possibilità di apprezzare ed Aperto il canale della comunicazione si è nel pieno del processo

di trattamento, prima di progettare ed elaborare specifiche elaborare criteri ritmici, musicali, terapeutico.

attività musicali. Valutazioni periodiche vengono fatte per de- ecc…, dove tutto viene colto im- La musicoterapia si basa sull’idea che, se usata correttamente,

terminare l’efficacia delle procedure impiegate”. mediatamente. Il linguaggio della

musicoterapia

Quella che segue è una definizione “ufficiale”: la musica:

La è musica, dei suoni come linguaggio • agisce sul sistema neurovegetativo (che regola le funzioni del

una tecnica che utilizza la musica come strumento terapeutico, gra-

Federazione Mondiale degli affetti, delle emozioni, attraverso il quale vengono richiamati corpo come la traspirazione, il ritmo cardiaco, la pressione san-

zie ad un impiego razionale dell’elemento sonoro, allo scopo di pro-

di Musicoterapia (WFMT) stati d’animo, memorie, immagini, appartiene sicuramente all’emi- guigna)

muovere il benessere dell’intera persona, corpo, mente e spirito.

La Musicoterapia è l’uso della musica e/o de- sfero destro. Se invece consideriamo il linguaggio musicale per le • facilita la liberazione delle emozioni e delle risorse creative di

gli elementi musicali (suono, ritmo, melodia caratteristiche ritmiche, timbriche, armoniche e compositive, ci

E’ importante ricordare che la musica è un mezzo di comunicazio- ciascuno.

e armonia) da parte di un musicoterapeuta accorgiamo che rientra in un’area logica che interessa l’emisfero

ne anche là dove le parole diventano inaccessibili. A differenza dei metodi di cura basati sulla separazione di mente e

qualificato, con un cliente o un gruppo, in sinistro. corpo, la terapia musicale ha un approccio che riguarda sia la par-

un processo atto a facilitare e favorire la co- Molti studi hanno dimostrato il doppio effetto psicoterapico della te spirituale che quella fisica dell’individuo: i suoni, infatti, provo-

SUONO –

La musicoterapia è una disciplina che studia il rapporto:

municazione, la relazione, l’apprendimento, la musica in campo fisiologico e psichico. cano nello stesso tempo reazioni emotive e risposte fisiologiche,

ESSERE UMANO permette di comunicare attraverso un

che

motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri La musica evoca sensazioni, stati d’animo, può far scattare mec- per cui nella cura con la musicoterapia mente e corpo vengono

codice diverso da quello verbale, basato sul principio dell’ISO

rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le canismi inconsci, aiuta a rafforzare l’io e fa da ponte tra conscio considerati nella loro unità.

siste- – Identità Sonora Individuale. Ogni essere umano ha dentro di se

necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e co- e inconscio. Invia dei segnali al cervello ed in particolare al La musicoterapia coinvolge l’individuo, contribuisce a risvegliare

ma limbico, una identità sonora, in quanto, c’è la presenza di un suono o di un

gnitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni la zona cerebrale padrona di sentimenti ed istinti la volontà nei soggetti apatici o a moderare l’eccessiva irruenza in

insieme di suoni che lo caratterizzano e lo individualizzano. Que-

potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che il più nascosti. La musica sembra essere l’unica funzione superiore chi si mostra aggressivo con gli altri.

sto codice viene utilizzato per cercare di aprire attraverso il suono,

paziente o la paziente possano meglio realizzare l’inte- dell’encefalo, che direttamente coinvolge in misura uguale l’emi- Le attività musicali, se proposte e coordinate da professionisti

la musica e il movimento, i canali di comunicazione nel mondo

grazione intra e interpersonale e consequenzialmente sfero destro e l’emisfero sinistro. seri, favoriscono l’acquisizione di una maggiore consapevolezza

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a capire quali sono le preferenze musicali della persona che vuole - stimolare l’espressione dei sentimenti per facilitare la

di se e, di conseguenza, aiutano a migliorare la comunicazione più canzoni del suo cantante preferito, si è risvegliato dal coma. fare la cura e personalizzare l’intervento terapeutico. motivazione, la gratificazione e l’autostima

con gli altri. Come si può quindi negare che in questi casi quella musica spe- Non è detto, infatti, che una composizione possa avere gli stes- - favorire la creatività

Bisogna quindi scartare l’idea che qualsiasi disco o cassetta di cifica non abbia manifestato importanti effetti terapeutici? Ma oltre si effetti su individui con sensibilità musicale, estrazione sociale - migliorare la socializzazione

musica possa andar bene, proponendo spesso alcuni generi mu- a questi effetti fisiologici, la musica può stimolare l’immaginazione e provenienza geografica differenti: alcuni possono gradirla, al- - riconoscere le proprie capacità e i propri limiti

sicali pre-confezionati spacciati come terapeutici, non adatti allo e provocare risposte creative. Si deve considerare negativo il pen- tri invece rifiutarla. Dopo aver individuato l’”identità sonora” della - sviluppo dell’espressione corporea

scopo che si vuole raggiungere. siero che chi “riceve” i suoni è in uno stato di passività: l’ascolto persona che si sottopone alla cura, cioè i suoi gusti in campo - aiuto allo sviluppo psico-motorio, all’accettazione del