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Sintesi
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Il 900’

Cubismo

La corrente, nata a Parigi nel 1907, inizia la rottura dei tradizionali schemi

rappresentativi dell’arte. Il Cubismo non riproduce la realtà come appare, ma

l’esperienza e la conoscenza che l’uomo ha di essa. Il modello perde la sua

riconoscibilità oggettiva ed è mostrato nelle sue forme geometriche essenziali.

Inoltre , sparisce la prospettiva, perché il punto di vista non è fisso. Oggetti e

persone sono rappresentati come se l’artista vi girasse intorno e li ritraesse da

posizioni diverse. In questo modo la rappresentazione dei volumi non è

tridimensionale, ma si sviluppa tutta sul piano, secondo una fitta trama di linee

spezzate e intersecate.

Un secolo di musica “difficile”

Il Novecento è caratterizzato dalla contrapposizione fra la musica detta “classica” e

quella detta “leggera”.

A partire dagli anni precedenti la prima guerra mondiale, si delineano in musica due

correnti principali, decisamente antitetiche: la prima, che chiameremo sperimentale,

è rappresentata dal viennese Arnold Schonberg; la seconda, che chiameremo

neoclassica, dal russo Stravinskij.

Schonberg è il musicista più sperimentale della prima metà del Novecento. La sua

opera può essere suddivisa in tre fasi. Nelle prime composizioni, Schonberg imitò lo

stile di Wagner e di Mahler, basato sulle scale maggiori e minori. In una seconda

fase, cioè con le opere scritte fra l’inizio del Novecento e la prima guerra mondiale,

Schonberg abbandonò il linguaggio tonale e decise di non rispettare più alcuna

regola e quindi le opere di questo periodo vengono chiamate atonali, cioè senza

tonalità. La musica atonale è completamente dissonante, proprio perché il

compositore non rispetta più le regole che in precedenza stabilivano l’alternanza tra

accordi consonanti e accordi dissonanti; quindi queste composizioni atonali erano

difficili da comprendere. Schonberg voleva esprimere con questa musica difficile e

sgradevole all’orecchio una situazione di infelicità, di smarrimento, che non era solo

sua personale, ma di tutta l’Europa, alla vigilia della prima guerra mondiale.

Dopo la prima guerra mondiale, e siamo nella terza fase, Schonberg si rese conto

che senza una grammatica musicale di base non era più possibile scrivere alcunché.

Naturalmente non era più possibile recuperare la grammatica tradizionale della

tonalità, e quindi Schonberg volle inventarsene una nuova, basata sulla scala

cromatica, cioè quella fatta di dodici suoni, anziché sulle scale maggiori e minori.

Nello stesso periodo, ci fù un nuovo compositore, Igor Stravinskij, che decise di

intraprendere un cammino diverso, cercando di scrivere musica che la gente potesse

apprezzare e ascoltare con piacere, pur non rinunciando agli esperimenti e alle

novità. Anche la sua carriera può essere divisa in varie fasi, corrispondenti a periodi

ben distinti della sua vita.

In gioventù Stravinskij compose opere legate alla tradizione russa e basate su temi

popolari, come i balletti Pettrushka, L’uccello di fuoco e La sagra della primavera.

Dopo la prima guerra mondiale, Stravinskij si rivolse alla tradizione classica

dell’Europa occidentale, soprattutto alla musica del Settecento. Nacquero così le

opere di Stravinskij; tra queste va ricordata La carriera di un libertino, un’opera che

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