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Sintesi
Tecnica delle confezioni: presentazione dell’abito di Esmeralda

Italiano: Victor Hugo (Notre Dame de Paris); differenze tra fiaba e tragedia; Alessandro Manzoni (I promessi sposi)

Storia dell'arte: la cattedrale di Notre Dame

Diritto: il diritto d’asilo

Psicologia: i pregiudizi e le discriminazioni

Storia: la questione della lingua

Esercitazioni di economia domestica: l'alimentazione nel medioevo

Economia domestica: la gotta
Estratto del documento

Il mio percorso nasce dal grande interesse per le fiabe, i racconti fantastici, i cartoni animati,

(Disney in particolare), e tutte quelle forme di spettacolo che reinterpretano una storia fantastica

presentandola attraverso l’utilizzo di più tecniche espressive e comunicative.

Pertanto la mia attenzione si è soffermata in modo particolare sui musical nei quali recitazione,

musica, canto e danza devono essere in grado di comunicare emozioni. Oltre questi elementi

fondamentali lo sguardo dello spettatore è catturato da scenografie, coreografie, luci e costumi.

Il fascino esercitato da questi ultimi ha avuto su di me il sopravvento.

In particolare mi sono interessata al musical di Nôtre-Dame de Paris tratto dal romanzo di Victor

Hugo con particolare riferimento all’abito di Esmeralda, la bella ragazza gitana che allieta i

passanti danzando sul sagrato di Nôtre-Dame, a Parigi.

Esmeralda nel musical prodotto da Riccardo Cocciante, (questa la versione presa in

considerazione), veste un abito che mette in risalto la femminilità e i sogni del personaggio e che

ammalia, come tutti gli zingari, chi la osserva.

Presentazione dell’abito

La confezione è caratterizzata da un doppio abito: uno in tessuto “taffettà”, il secondo più esterno, in “pizzo

poliestere”. Entrambe i modelli sono caratterizzati dalle asimetrie delle parti che lo compongono: pertanto si

è dovuto procedere a determinare la posizione degli “inserti “ a contrasto di colore e dal taglio geometrico”,

numerando le parti e assemblandole secondo un ordine ben preciso studiato sul cartamodello.

La presenza degli inserti ha avuto una doppia funzione: quella di aumentare le ampiezze e quella di conferire

lo “stile zingara” grazie anche alla presenza del “finto rammendo” che li unisce gli uni agli altri.

Le maniche, dalla linea a pipistrello, sono anch’esse asimmetriche e presentano, analogamente a l’abito, il

gioco di inserti.

Posteriormente, la chiusura è stata eseguita con lo stile di un corsetto, con borchie e lacci.

(Abito a cui mi sono ispirata) (particolare del finto rammendo)

(Abito intero visto davanti..confezione realizzata da me)

(Abito intero visto dietro..confezione realizzata da me)

(Particolare della manica)

(Particolare del finto ramendo realizzato a mano in tutto l’abito, particolare degli inserti e del tessuto molto

simile all’abito di scena originale)

(Particolare della chiusura) Romanzo storico

Il romanzo storico è composto da parti storiche e parti inventate. L’autore sceglie un’epoca del

passato e vi ambienta la propria vicenda, i cui protagonisti possono essere personaggi storici o di

fantasia. Con ricchezza di particolari e precisione documentaria, rievoca epoche, personaggi e

ambienti del passato mescolando liberamente fantasia e realtà, vicende accadute con altre di pura

invenzione, storie private di un singolo personaggio, con storie collettive di popoli. Un romanzo si

può definire storico solo se i personaggi sono coinvolti nelle vicende storiche rievocate.

Origine e storia del romanzo storico

Il romanzo storico nasce, come genere tipicamente romantico, al principio del XIX secolo. Già nel

‘600 e nel ‘700 si erano scritte opere a “sfondo storico” e con personaggi storici, ma in essi la storia

ha la funzione di pretesto e/o di cornice, di sfondo per lo svolgimento dell’intreccio, ma del periodo

storico non ci si preoccupa di creare la vera atmosfera.

Al contrario il romanzo storico ottocentesco risponde all’esigenza del Romanticismo di ravvivare

l’attenzione per la storia, di rivalutare le tradizioni popolari e nazionali. La maggior parte dei

romanzi si ispirano quindi a personaggi e a momenti del medioevo, ritenuti utili per comprendere il

presente.

In Francia

In Francia attraverso la forma del romanzo storico prende l’avvio la narrativa moderna.

Ma col tempo la tendenza a “storicizzare” il presente o il passato recente (La Certosa di Parma)

segna il superamento del romanzo storico classico e l’avvio verso il romanzo sociale psicologico.

Victor Hugo, si avvicina al genere storico, con il romanzo Notre Dame de Paris,romanzo

tipicamente romantico: ambientato nel medioevo, con la sua architettura e il gusto del pittoresco e

l’irrazionalità delle passioni.

In Italia

La nascita del romanzo storico italiano si fa risalire al 1827, anno della pubblicazione dei

Promessi sposi e di alcuni romanzi in cui l’argomento storico si intreccia con storie d’amore,

oppure si mescola al motivo risorgimentale.

I Promessi Sposi è un esempio di rigorosa ricostruzione storica, in cui anche i personaggi frutto di

fantasia paiono veri e credibili e contribuiscono alla ricostruzione del passato.

Nel corso del XIX secolo, fin verso il 1860, la produzione di romanzi storici in Italia è

particolarmente fiorente.

Già negli anni Quaranta, però, la narrativa storica di ispirazione medievale si andava cristallizzando

in schemi ripetitivi. Lo stesso Manzoni nel saggio Del romanzo storico nel 1845 dichiarava finito

questo genere di romanzo, in quanto non rigorosamente storico e, quindi, non attendibile.

Superata la metà del secolo, con la fine del Risorgimento, il genere è ormai in piena decadenza e i

romanzieri tendono ad avvicinarsi ad un passato più recente o addirittura al presente, raccontando

storie, i cui protagonisti rispecchiano fedelmente la vita della società contemporanea.

Victor-Marie Hugo

(Victor Hugo)

Nasce a Besançon il 26 febbraio del 1802, e muore a Parigi il 22 maggio del 1885. E stato uno

scrittore, poeta e drammaturgo francese, considerato il padre del romanticismo inFrancia. Seppe

tenersi lontano dai modelli malinconici e solitari che caratterizzavano i poeti del tempo e cogliere i

valori e le sfumature dell'animo umano. Hugo affermava che l’arte deve cogliere il caratteristico,

superando l’antitesi di bello e brutto, di sublime e grottesco (gobbo).

I suoi scritti giunsero a ricoprire tutti i generi letterari, dalla poesia lirica aldramma, dalla satira

politica al romanzo storico esociale, suscitando consensi in tutta Europa.

Nasce il 26 febbraio1802 a Besançon nella Franca Contea, dove il padre Léopold-Sigismond Hugo

(1773-1828), conte napoleonico e militare dell'esercito di Giuseppe Bonaparte, si trova di

guarnigione. Nel 1813 i suoi genitori si separano e la madre si stabilisce a Parigi insieme al generale

Victor Fanneau de la Horie. Qui Hugo frequenta il Politecnico dal 1815 al 1818 per volere del

padre, ma ben presto abbandona gli studi tecnici per dedicarsi alla letteratura. Ha quattordici anni

quando scrive su un diario:

(FR) (IT)

« Je veuxêtre Chateaubriand ourien. » « Voglio essere o Chateaubriando niente. »

Scrive le Odi, che furono la sua prima composizione letteraria.Inizia poi a frequentare il liceo

Louis-le Grand e partecipa agli incontri del Cenacolo di Charles Nodier, culla del romanticismo

nascente.

Il 12 ottobre del 1822 sposa, AdèleFoucher, una sua amica d'infanzia ed ebbero cinque figli.

La scoperta, dopo qualche anno, del tradimento della moglie con l'amico di famiglia Sainte-Beuvelo

porterà a condurre una vita di libertinaggio; sua amante per circa cinquant'anni sarà Juliette Drouet,

attrice teatrale conosciuta durante le prove di Lucrezia Borgia, nel1833. Juliette Drouet gli restò

sempre vicina (salvandolo anche dalla prigione in occasione del colpo di stato di Napoleone III)

nonostante le continue infedeltà dell'amante: lui per lei scriverà molti poemi, tra cui un Libro

dell'anniversario compilato dai due ogni anno, appunto il giorno dell'anniversario del loro primo

incontro.

Nel 1827 scrive il dramma storico Cromwell, che viene considerato il manifesto delle nuove teorie

romantiche. Nella lunga prefazione Hugo si oppone alle convenzioni del teatro classico, ed espone

le sue teorie sul teatro e sulla letteratura in generale, che metterà poi in pratica nel dramma

Hernanidel1830, data che segna convenzionalmente l'inizio del romanticismo in Francia.

Inizia un periodo molto produttivo per lo scrittore, oltre a raccolte di poesie e altri drammi pubblica

un romanzo, Notre Dame de Paris, nel1831, che fu accolto da un immediato e amplissimo successo.

Nel 1843 muoiono tragicamente, annegati nel corso di una gita in barca, la figlia Léopoldine e il

genero. Hugo apprende la notizia al rientro da una vacanza, dal giornale Le Siècle La tragediagli

causa una grave depressione che lo tiene lontano dal mondo letterario per dieci anni.

Dopo il 2 dicembre 1851, Hugo deve partire per l'esilio in quanto strenuo difensore del regime

liberale. Qui prende forma la sua mitica figura poetica e ideale di "Padre della patria in esilio"e in

questi anni diventa famoso. Riprende la sua attività letteraria, il ricordo del passato e in particolare

della figlia Léopoldine affiora nella raccolta Le Contemplazionidel 1856 Scrive La leggenda dei

secoli, pubblicata in tre parti tra1859, 1877 e 1833,I miserabilinel 1862, I lavoratori del marenel

1866 e L’uomo che ridenel 1869.

La vita non gli risparmiò i dolori: nel 1855 muore il fratello Abel, nel 1863 la figlia Adèle

impazzisce scappando inCanda, nel 1868 muoiono anche la moglie e alcuni nipoti; in tutte queste

disgrazie ha però sempre accanto la fedele Juliette.

Il suo rientro in patria avviene il 5 settembre 1870, dopo la caduta di Napoleone III e l'instaurazione

della Terza Repubblica francese. Riprende in questi anni la produzione letteraria con il romanzo

Novantatrè (1874)

Nel 1878 è colpito da congestione cerebrale, mentre i festeggiamenti per il suo ottantesimo

compleanno — pubblicamente celebrati — vengono offuscati dalla morte di Juliette Drouet. Muore

il 22 maggio 1885 e la sua salma viene esposta per una notte sotto l'Arco di Trionfo e vegliata da

dodici poeti, anche se, in ottemperanza alle sue ultime volontà.

La sua tomba si trova al Pantheon di Parigi, accanto a quella degli altri due grandi scrittori francesi

del XIX secolo, Alexandre Dumas padre ed Emile Zola. 3

Il suo cervello è stato oggetto di studio, avendo un volume di 2000 cm (la media nell'uomo è di

3

circa 1500 cm ).

Victor Hugo è stato scrittore instancabile; la sua opera comprende soprattutto componimenti poetici,

drammi, romanzi, oltre a testi di carattere letterario, politico o filosofico, e a un consistente

epistolario. È autore anche di numerosi disegni.

Lo stile di questo scrittore nei primi anni è prevalentemente classico, ma ben presto Hugo

intraprende la strada del romanticismo, riscuotendo notevole successo.

Anche se l’ispirazione primaria è stata quella del romanzo storico, Hugo non perde mai una certa

indipendenza e relatività: in lui, l'attualità fa sempre capolino dietro la storia; così è soprattutto per

il suo primo grande capolavoro,Notre Dame de Paris, del1831, affresco della Parigi medievale e

della sua cattedrale gotica, che riprende dai drammi degli stessi anni la tendenza alla mescolanza

degli stili, dei registri, alla compenetrazione di sublime e grottesco, in particolare nel personaggio di

Quasimodo.

Le opere di Hugo hanno dato luogo a innumerevoli adattamenti sia a teatro, al cinema o in

televisione.

Hugo è stato adattato anche in cartoni animati, come ne Il gobbo di Notre Damedella Disney, 1996,

o I miserabili, film d'animazione giapponese del 1979.

Due commedie musicali soprattutto hanno percorso tutto il pianeta:

 LesMiserablesdel1980, opera di Alain Boublile Claude-Michel Schonberged è stata portata

in scena in ventinove paesi, quasi duecento città, in diciotto traduzioni diverse.

 Quasi altrettanto famosa è Notre-Dame de Paris, del 1998, opera di LucPlamondone

Riccardo Cocciante: è stata tradotta in italiano, spagnolo, inglese, russo, e coreano, e ha

ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo.

Trama Notre Dame de Paris di Victor Hugo

Notre-Dame de Paris è uno dei romanzi più famosi di Victor Hugo. Pubblicato nel 1831 all'età di 29

anni, fu il primo grande successo dello scrittore francese. Venne infatti immediatamente accolto con

amplissimo successo, superando senza problemi le possibili censure del tempo.

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