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poesie caproni

Alla maturità 2017 per l’analisi del testo è uscito come autore Giorgio Caproni (1912-1990), poeta, critico letterario e traduttore.
Ha trascorso i suoi primi 10 anni di vita a Livorno, dopodiché la sua famiglia si trasferì a Genova, città che fu fonte di ispirazione per numerose sue opere.
I temi più ricorrenti della sua poesia sono Genova (la sua città dell’anima), l’amore per sua madre Anna Picchi, per la sua città natale Livorno ed il tema del viaggio (visto come viaggio alla scoperta della vita). È stato definito il “poeta del sole, della luce e del mare” da Carlo Bo, uno dei suoi primi critici.

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Vediamo insieme una lista delle sue 5 migliori poesie:

  • Alba
  • Biglietto lasciato prima di non andare via
  • Per lei
  • Foglie
  • Sassate

    Alba

    In questa poesia viene ritratto il momento del risveglio,caratterizzato dalla scarsa luce che rende tutto incolore

    Amore mio, nei vapori d’un bar
    all’alba, amore mio che inverno
    lungo e che brivido attenderti! Qua
    dove il marmo nel sangue è gelo, e sa
    di rinfresco anche l’occhio, ora nell’ermo
    rumore oltre la brina io quale tram
    odo, che apre e richiude in eterno
    le deserte sue porte?… Amore, io ho fermo
    il polso: e se il bicchiere entro il fragore
    sottile ha un tremitìo tra i denti, è forse
    di tali ruote un’eco. Ma tu, amore,
    non dormi, ora che in vece la tua già il sole
    sgorga, non dirmi che da quelle porte
    qui, col tuo passo, già attendo la morte.

    Biglietto lasciato prima di non andare via

    questa poesia parla di viaggi immobili, di come durante la nostra vita cambiamo restando sempre noi stessi

    Se non dovessi tornare,
    sappiate che non sono mai
    partito.
    Il mio viaggiare
    È stato tutto un restare
    qua, dove non fui mai.

    Per lei

    questa poesia è dedicata alla madre Anna Picchi

    Per lei voglio rime chiare,
    usuali: in -are.
    Rime magari vietate,
    ma aperte, ventilate.
    Rime coi suoni fini
    (di mare) dei suoi orecchini.
    O che abbiano, coralline,
    le tinte delle sue collanine.
    Rime che a distanza
    (Annina era così schietta)
    conservino l’eleganza
    povera, ma altrettanto netta.
    Rime che non siano labili,
    anche se orecchiabili.
    Rime non crepuscolari,
    ma verdi, elementari

    Foglie

    questa poesia riflette su tutte le persone che abbiamo incontrato nella nostra vita e ci hanno lasciati.

    Quanti se ne sono andati…
    Quanti.
    Che cosa resta.
    Nemmeno
    il soffio.
    Nemmeno
    il graffio di rancore o il morso
    della presenza.
    Tutti
    se ne sono andati senza
    lasciare traccia.
    Come
    non lascia traccia il vento
    sul marmo dove passa.
    Come
    non lascia orma l’ombra
    sul marciapiede.
    Tutti
    scomparsi in un polverio
    confusi d’occhi.
    Un brusio
    di voci afone, quasi
    di foglie controfiato
    dietro i vetri.
    Foglie
    che solo il cuore vede
    e cui la mente non crede.

    Sassate

    Ho provato a parlare.
    Forse, ignoro la lingua.
    Tutte frasi sbagliate.
    Le risposte: sassate.

  • Data pubblicazione 21 Giugno 2017, Ore 13:16
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