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di paolodifalco01
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Anche se quest’anno, a differenza degli altri anni, alla Maturità non ci sarà il tema d’attualità non sono esclusi dei possibili riferimenti durante i momenti del colloquio.

Che, per esempio, riguardano l’educazione civica o il percorso interdisciplinare. Sono diversi gli eventi accaduti nel corso degli ultimi mesi che potrebbero anche entrare nei vari nodi concettuali e nei documenti presentati dalla commissione durante il terzo momento degli esami. Proprio per questo è molto importante non farsi trovare impreparati e conoscere i principali fatti che hanno animato questo secondo anno di pandemia. E che, di seguito, vi riassumiamo in modo molto semplice e diretto.

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  • L’irruzione in Campidoglio dei sostenitori dell’ex presidente Trump

    Il 6 gennaio in piena epifania a Washington D.C. sono migliaia i sostenitori del presidente repubblicano uscente Donald Trump che fanno irruzione all’interno del Campidoglio, sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti d'America, durante la certificazione della vittoria del rivale Joe Biden. La maxi irruzione era stata già pianificata attraverso i vari canali social ma la città e la polizia si sono dimostrate abbastanza impreparate cosicché i vari manifestanti non hanno avuto alcuna difficoltà a fare irruzione nell’edificio. Tra la calca e gli scontri a fuoco che sono seguiti le vittime sono state ben cinque e, ancora oggi, sono diverse le inchieste aperte dall’F.B.I.

    L’arresto dell’oppositore di Putin

    Aleksei Naval'nyj, forse il più combattivo e di certo il più noto tra gli oppositori di Vladimir Putin, è stato arrestato il 17 gennaio scorso, appena atterrato all’aeroporto di Mosca. Dopo un sommario processo all’interno della stessa stazione di polizia in cui era stato condotto dopo l’arresto è stato condannato a 30 giorni di detenzione. Naval'nyj è stato fermato al suo ritorno dalla Germania dove era stato ricoverato per cinque mesi in seguito a una sindrome da avvelenamento da agente nervino su cui le indagini sono ancora in corso, ma che molti attribuiscono alle forze di sicurezza del Cremlino. L’oppositore di Putin ancora oggi si trova in prigione e diverse sono state le manifestazioni e le richieste da vari paesi nel mondo per il suo rilascio.

    L’insediamento di Joe Biden

    Il 20 gennaio in una Washington blindata si è svolta la cerimonia d’insediamento dell’attuale presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. Durante la cerimonia ci sono state alcune brevissime esibizioni, fra cui quella di Lady Gaga, di Jennifer Lopez e della giovane poetessa Amanda Gorman. Trump però non era presente: poco prima della cerimonia è partito per la Florida, dove ha la residenza, usando per l'ultima volta l'aereo presidenziale. A Washington è invece rimasto il vicepresidente uscente Mike Pence.

    Il colpo di stato in Myanmar

    Lunedì 1° febbraio in Myanmar l’esercito ha preso il potere con un colpo di Stato: ha arrestato tutti i principali leader del partito di maggioranza, tra cui Aung San Suu Kyi, che era di fatto capo del governo, dichiarando un anno di stato d’emergenza; inoltre, ha interrotto le linee telefoniche nella capitale Naypyidaw e nella città di Yangon, ha bloccato l’accesso a Internet e ha sospeso le trasmissioni della televisione di Stato.

    Arriva il nuovo premier Draghi

    Il 13 febbraio, dopo una lunga crisi politica, giura il governo guidato da Mario Draghi, ex presidente della BCE. La figura di Mario Draghi è stata fortemente voluta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver sondato l’indisponibilità delle forze politiche del precedente governo nel dare vita a un governo Conte-ter.

    L’uccisione dell’ambasciatore italiano in Congo

    Il 22 febbraio viene ucciso l’ambasciatore italiano in Congo, Luca Attanasio, insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo. L’agguato in cui muore l’ambasciatore avviene nei pressi di Kibumba ad opera di un commando di sei/sette persone che non sono state ancora identificate, mentre si stava recando per conto delle Nazioni Unite a Rutshuru per ispezionare le attività del World Food Programme.

    L’omicidio di Sarah Everard

    La morte di Sarah Everard, scomparsa dal 3 marzo, ha letteralmente sconvolto il Regno Unito, causando un’ondata di proteste. Si tratta dell’ennesimo femminicidio, aggravato dal fatto che l’artefice sia stato un poliziotto, ossia colui che dovrebbe far sentire protette le persone. Sul web e dal vivo si sono moltiplicate una serie di iniziative, sotto lo slogan “She was just walking home” (Stava solo tornando a casa), nate tutte da un forte sentimento di rabbia che riaccende i riflettori sui temi della sicurezza delle donne e sui femminicidi.

    Il viaggio di Papa Francesco in Iraq

    Tra il 5 e l’8 marzo il Papa ha fatto un viaggio apostolico in Iraq, paese martoriato dalla guerra. Durante il suo viaggio, di portata storica, c'è stato l’incontro con l’ayatollah Ali al-Sistani, uno dei religiosi più anziani dell’Islam sciita. La finalità dell’incontro è stata quella di consegnare un messaggio di coesistenza pacifica, esortando gli stessi musulmani a farsi difensori delle minoranze irachene, a lungo assediate e vessate.

    La portacontainer Ever Given blocca il Canale di Suez

    Il 23 marzo la portacontainer Ever Given, facendo una manovra sbagliata mentre navigava nel Canale di Suez, ha bloccato completamente la navigazione nello stretto. La nave è stata disincagliata solamente il 29 marzo ma il blocco è costato all’Egitto una perdita stimata tra i 12 e i 15 milioni di dollari. A questo si sommano tutti gli scavi, i costi dei rimorchiatori arrivati da diverse parti per far fronte all'emergenza e il gran numero di persone che hanno lavorato giorno e notte per liberare il Canale.

    Ursula von der Leyen e il “sofagate”

    Lunedì 6 aprile il presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel si sono recati nella capitale turca per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Nelle immagini dell’incontro, diventate subito virali, dopo la foto di rito si vede Erdoğan offrire una sedia vicino a sé a Michel, mentre la Von der Leyen rimane inizialmente senza un posto dove sedersi, dato che le sedie disposte al centro erano solamente due. La presidente della Commissione europea si è dovuta accomodare su un divano e tutto questo ha innescato una serie di polemiche sul piano diplomatico. Polemiche che hanno coinvolto anche l’Italia dopo che il premier Draghi, commentando l’accaduto in conferenza stampa, ha definito Erdoğan un dittatore.

    La cittadinanza a Patrick Zaki

    Il 14 aprile al Senato è stato approvato un ordine del giorno unitario per il conferimento della cittadinanza italiana a Patrick Zaki, il ricercatore egiziano dell'Università di Bologna detenuto dal 7 febbraio 2020 in un carcere egiziano. Il provvedimento, che ha ottenuto 208 voti favorevoli, nessun contrario e 33 astenuti, è stato fortemente voluto dal senatore del Partito Democratico Francesco Verducci e appoggiato anche dai partiti del centrodestra. Ad astenersi dal voto sono stati invece i senatori di Fratelli d'Italia.

    Naufragio in mezzo al Mediterraneo

    Il 23 aprile nel Mediterraneo si è consumata l’ennesima strage: oltre 100 migranti a bordo di due gommoni sono annegati al largo della Libia nel silenzio delle autorità, che potevano intervenire per evitare questa tragedia silente. Secondo alcune ricostruzioni, i migranti a bordo hanno supplicato e inviato richieste di soccorso per due giorni ma nulla è stato fatto dalle autorità per cercare di raggiungerli e trarli in salvo.

    Arrestati in Francia ex brigatisti Italiani

    Il 28 Aprile sette tra ex membri delle Brigate Rosse ed ex appartenenti ad altre formazioni italiane che insanguinarono l'Italia negli anni di piombo sono stati arrestati in Francia su richiesta dell'Italia. Sono accusati di atti di terrorismo risalenti agli anni '70 e '80. Il dossier è stato soprannominato "Ombre rosse" ed è stato il presidente Emmanuel Macron in persona a prendere la decisione. Adesso si è aperto l'iter (che non sarà breve) per l'estradizione e il rimpatrio in Italia.

    Luana D’Orazio, la 22enne morta sul lavoro a Prato

    Il 3 maggio una giovane di 22 anni, Luana D’Orazio, è morta dopo essere rimasta incastrata in un orditoio – un macchinario che ordina i fili, tesse e cuce – e risucchiata all’interno degli ingranaggi. La ragazza era diventata mamma a 17 anni. La sua morte ha aperto in Italia il dibattitto sugli incidenti mortali sul lavoro che in questi primi mesi del 2021 hanno raggiunto la cifra di 185, oltre 2 morti al giorno sul lavoro nei primi tre mesi dell’anno.

    Scopri i principali fatti di attualità di questo 2021!
    Contributo a cura di Noemi David

    Paolo Di Falco