
Seppure non tutti gli studenti abbiano accolto subito con entusiasmo l’annuncio della reintroduzione degli scritti, per il Ministro è necessario che i ragazzi tornino a confrontarsi con il foglio bianco e a provare a cercare le parole adatte per strutturare il proprio pensiero. E sulla questione mascherine durante l’Esame di Stato, per Bianchi indossarle rimane una forma di rispetto verso chi ci sta attorno, ma con la possibilità di poterle abbassare durante l’orale, dopo aver chiesto il permesso al presidente di commissione.
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“Il ritorno delle prove scritte alla Maturità 2022 era necessario”
Uno dei punti fermi del Ministro Bianchi nel corso della diretta è stata la necessità del ritorno delle prove scritte. Non un capriccio contro gli studenti, bensì la possibilità di farli esercitare e riuscire a far elaborare un pensiero critico: “Bisogna misurarsi con il foglio. Ti obbliga a strutturare un pensiero e a cercare le parole per dirlo. [...] Gli scritti non hanno una funzione ispettiva, ma quella di dare compimento a un percorso, e quindi come tale è da vivere con grande attenzione”. Un esame che Bianchi considera un rito di passaggio fondamentale, da vivere con i propri compagni di classe e con i professori come l’ultima necessaria tappa di un percorso: “È importante perché è un passaggio: ricordarsi di aver avuto la soddisfazione di essere arrivato in fondo, aver compiuto una parte della vita. Ha una funzione essenziale”. E sottolinea: “Non ha funzione ispettiva, ma quella di dare compimento a un percorso e quindi come tale è da vivere con grande attenzione, con un po’ di ansia che fa bene, ma anche fiducia nella scuola come vita collettiva.”
Mascherine alla Maturità? “Atto di rispetto”
La decisione del Tar del Lazio che ha confermato il mantenimento delle mascherine per gli studenti, anche durante le prove di Maturità, non ha placato le polemiche degli ultimi giorni. C’è chi le reputa inutili e ingiuste, soprattutto in vista del prossimo step del 15 giugno che con molta probabilità consentirà di eliminare l'obbligo anche sui mezzi pubblici. Chi, invece, come il Ministro dell’Istruzione, considera i dispositivi di protezione una forma di rispetto. “Quando l’anno scorso abbiamo deciso di tornare tutti in presenza a scuola abbiamo fatto un patto, cioè utilizzare una grande attenzione non solo nei nostri confronti, ma anche verso i compagni, i docenti, i collaboratori scolastici. L’emblema di questa attenzione è la mascherina, vista come un atto di rispetto e attenzione verso chi abbiamo vicino. Non deve essere visto come imposizione, ma come un atto collettivo di chi sta insieme e decide di tutelarsi reciprocamente”.
Data pubblicazione 9 Giugno 2022, Ore 16:52
Data aggiornamento 9 Giugno 2022, Ore 17:01