
Moltissimi maturandi proprio in questi giorni metteranno la parola fine al loro percorso scolastico. Il colloquio orale, l’ultima tappa dell’esame di Stato, è ormai in pieno svolgimento.
I primi ad essere interrogati saranno gli studenti il cui cognome corrisponde alla lettera sorteggiata dalla commissione in seduta plenaria.
Maturità, cosa fare se il colloquio orale va male
Partiamo da un assunto: la sufficienza nella prova orale non è requisito per la promozione. Questo perché il voto finale della Maturità si ottiene - non solo dal punteggio orale - ma anche dai punti guadagnati nelle prove scritte, nonché dal credito scolastico maturato. Dunque, se l’orale dovesse andare peggio del previsto, la commissione assegnerà un punteggio molto basso ma ciò non equivale automaticamente alla bocciatura: potrai infatti ancora contare sui risultati delle prove scritte e sul tuo credito scolastico.
Qual è il punteggio minimo dell’esame orale Maturità
Per farti un’idea più accurata sullo step che ti aspetta tieni bene a mente il punteggio derivante dal tuo esame orale. La commissione d’esame non attribuirà un voto a tutte le domande che ogni singolo professore ti porgerà in sede d’esame, piuttosto valuterà il colloquio nella sua interezza. Come ormai sappiamo, le tre prove della Maturità valgono ciascuna 20 punti. Nel caso del colloquio orale, il punteggio che equivale alla sufficienza è 12 punti. Ma non esiste un voto minimo per la prova orale: la commissione può assegnare da 0 a 20 punti.