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Maturità 2022 prove scritte parere presidiUna vera e propria doccia fredda per gli studenti che quest'anno dovranno affrontare l'Esame di Maturità 2022. Il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha deciso, infatti, per una reintroduzione delle due prove scritte e per la conferma di una prova orale, nonostante la situazione di emergenza vissuta dagli studenti da ormai due anni.

A tal proposito noi di Skuola.net abbiamo voluto chiedere il parere dei presidi rispetto alle novità annunciate dal MI, che verranno presto confermate con la pubblicazione dell'ordinanza sugli Esami di Stato 2022.
In particolare, abbiamo sentito la Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi del Lazio, Cristina Costarelli che tra le altre cose ha voluto rassicurare i maturandi sul fatto che all'esame verrà preso in considerazione l'intero percorso scolastico del singolo studente, considerando che, inevitabilmente, la Maturità 2022 sarà condizionata dalle difficoltà procurate dalla pandemia.

Maturità 2022, tornano gli scritti: parlano i presidi

Un fulmine a ciel sereno, dunque, per i maturandi del 2022 che speravano di poter affrontare l'Esame di Stato con un'unica prova orale. Il Ministero ha invece scombinato i loro piani reintroducendo le temibili due prove scritte, una di italiano e l'altra di indirizzo, con cui dovranno fare i conti a partire dal prossimo 22 giugno.

Una notizia che, probabilmente, non si aspettavano nemmeno i dirigenti scolastici che, consci della volontà dei propri studenti di rimandare quello che il MI ha definito un primo "ritorno alla normalità", credevano nel consolidamento della Maturità "light". Su questo Cristina Costarelli sottolinea come la scelta ministeriale vada vista come un possibile compromesso di buon senso: "Diciamo che da un lato cerca di avvicinarsi ad una dimensione di normalità con la prova scritta nazionale, dall'altro tiene conto di questo periodo accidentato, dato dall'emergenza sanitaria, con la commissione interna e con la seconda prova che va definita dagli insegnanti che conoscono bene i ragazzi".

Maturandi 2022 arrabbiati? "Comprensibile"

Ma, nel frattempo, sul web si è alzato un polverone di critiche non indifferente tra i maturandi che dovranno affrontare le prove scritte dopo un triennio passato in larga parte in Dad. Come avevamo già evidenziato in un nostro sondaggio svolto di recente, infatti, appena il 14% dei 2.500 studenti di quinto superiore intervistati avrebbe voluto svolgere un esame di Stato completo, con entrambe le prove scritte. Mentre il 70% avrebbe volentieri confermato la Maturità già vista nel 2020 e nel 2021.

Per questo Costarelli comprende lo sconforto degli studenti: "Il vissuto di questi tre anni va a pesare sull'esame. Questo è un aspetto che si può condividere dal punto di vista degli studenti". Ma, continua la Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi del Lazio, "una seconda prova scritta e la presenza dei commissari interni potranno tenere in considerazione il vissuto di questi anni". D'altronde, il percorso scolastico - continua Costarelli - "Non si gioca con un esame" che, invece, "Mira più ad una visione di maturità dello studente che va anche oltre il risultato delle singole prove: una valutazione complessiva sulla persona, non è una valutazione strettamente legata alle prove".

E lo scritto di italiano, tanto temuto dagli studenti? "E' certamente un impegno significativo per i ragazzi - conclude Costarelli - però può essere anche visto come l'occasione per esprimere le potenzialità che si sono raggiunte in questo percorso scolastico".