
Non si danno per vinti gli studenti che, venuti a conoscenza delle scelte compiute dal Ministero dell'Istruzione per ciò che riguarda la Maturità 2022, protestano contro la decisione. Ma, ideologicamente, al loro fianco si mettono anche i presidi.
Il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi si è detto contrario alla reintroduzione della seconda prova scritta e, come si legge su Ansa, ha chiesto al Ministro Bianchi un serio ripensamento sulla questione.
Un argomento complesso che non trova un accordo univoco, ma che ormai pare aver preso la strada della via definitiva.
-
Leggi anche:
- Maturità 2022, il ritorno degli scritti potrebbe non voler dire maggior rigore (semmai voti più bassi)
- Maturità 2022, studenti sul piede di guerra: tutti contro Bianchi, boom di commenti sui social
- Maturità 2022, le commissioni saranno interne con presidente esterno
Presidi bocciano la reintroduzione della seconda prova di Maturità: "Bianchi ci ripensi"
Il ritorno alla Maturità tradizionale non va giù agli studenti, ma nemmeno ai presidi, che chiedono al Ministro Bianchi di ripensare alla possibilità di reintrodurre la seconda prova scritta, reputata una scelta non adeguata ancora ai tempi che viviamo.Antonello Giannelli, Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, raggiunto dall'Ansa ha specificato la situazione: "Il ministro ci ripensi, tolga la seconda prova. Veniamo da 3 anni di Covid, aspettiamo un altro anno, ci vuole una certa gradualità".
Corretto, per Giannelli, aver deciso per una reintroduzione della prima prova di italiano, ma lo scritto di indirizzo non è ancora praticabile quest'anno: "E' una scelta frettolosa. Ci stiamo avviando verso la normalità, ma i ragazzi dell’ultimo anno sono stati tra i più vessati, provenendo da tre anni a singhiozzo".
Seconda prova scritta di Maturità: altre voci contrarie dal mondo della scuola
A manifestare solidarietà ai maturandi 2022 è la Sottosegretaria all'Istruzione, Barbara Floridia che, all'Adnkronos, esprime la sua contrarietà alla reintroduzione delle seconda prova. "Conosco le difficoltà a cui sono esposti gli studenti dopo due anni di pandemia. Si è deciso tuttavia di andare in una direzione diversa e ne prendo atto".Nonostante la sua visione sia differente dalla linea scelta dal Ministro Bianchi, Floridia apprezza comunque la decisione di lasciare alle Commissioni interne la possibilità di scelta sulla seconda prova. "Non posso negare che è una scelta che espone studenti e docenti ad alcuni problemi ma mi conforta il fatto che siano questi ultimi, che hanno il polso del livello di prestazioni affrontabile dai propri studenti, a gestire la seconda prova".