
Il Consiglio Ue ha dato il suo definitivo via libera per attribuire all'Ucraina lo status di Paese candidato ad entrare nell'Unione Europea. Status che è stato attribuito anche altri due Paesi che vorrebbero far parte dell'Unione ovvero la Moldavia e la Georgia.
Ma cosa c'entra con il colloquio orale, l'ultimo step che separa i Maturandi dalle meritate vacanze? Andiamo a vederlo insieme.
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L'Educazione civica e il colloquio orale
Manca sempre meno alla conclusione della Maturità 2022: l'ultimo passaggio da superare è quello del colloquio orale che prenderà l'avvio con un documento che sarà proposto direttamente dalla Commissione d'esame e che servirà per impostare i collegamenti interdisciplinari tra le varie materie.In particolar modo molto importante sarà anche lo spazio che sarà dedicato all'Educazione civica che potrà focalizzarsi anche sulle tematiche vicino all'attualità come l'Unione Europea e i Paesi che la compongono. L'ultimo momento invece sarà dedicato alla descrizione della propria esperienza all'interno dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento che potrà avvenire attraverso una breve relazione o un lavoro multimediale come un Power Point. A tal proposito andiamo a vedere quali sono i Paesi che fanno parte dell'Unione Europea e quali sono i criteri da rispettare per entrarci.
L'Unione Europea e i Paesi membri
L'Unione Europea, creata all'indomani della Seconda guerra mondiale con l'obiettivo di promuovere una maggiore cooperazione economica tra gli Stati membri, si sviluppa sul concetto che il commercio produce un'indipendenza tra i Paesi riducendo i rischi di conflitti. Quella che era nata come un'Unione solamente economica è invece diventata un'organizzazione attiva in diversi settori: dall'ambiente alla giustizia passando per l'immigrazione.Attualmente i 27 paesi membri sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi-Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Quali sono i criteri per accedere all'Unione Europea?
Per accedere all'Unione Europea bisogna avviare un percorso che si suddivide in varie tappe. Il tutto inizia con la presentazione della domanda di adesione all'UE e la sua accettazione per poi passare ai negoziati di adesione tra l'UE e il paese candidato. Il Paese che vuole aderire deve però rispettare i criteri di Copenaghen (denominati così dopo il Consiglio europeo di Copenaghen del 1993 che li ha definiti)cioè le condizioni essenziali che tutti i Paesi candidati devono soddisfare per diventare Stati membri dell'UE.Tali criteri prevedono che a livello politico si abbiamo: istituzioni stabili in grado di garantire la democrazia, lo Stato di diritto ovvero uno Stato che ponga a suo fondamento la legge, il rispetto dei diritti umani e la tutela delle minoranze. A livello economico, invece, è necessaria un'economia di mercato funzionante e la capacità di far fronte alla concorrenza e alle forze di mercato. Infine, a livello amministrativo e istituzionale bisogna attuare efficacemente l'acquis dell'UE, l'insieme di diritti comuni, ed occorre la capacità di assumere gli obblighi risultanti dall'adesione all'UE.
Cosa sta succedendo con l'Ucraina?
L'Ucraina subito dopo l'invasione da parte della Russia aveva presentato la richiesta formare di adesione all'Unione Europea e quest'ultima, dopo aver ricevuto il parere favorevole della Commissione, il 23 giugno ha ottenuto il definitivo via libera da parte del Consiglio Ue attraverso il quale è stato attribuito ufficialmente alla Nazione lo status di Paese candidato ad entrare nell’Unione. E adesso cosa succede?Ottenuto lo status di candidato, allo stesso modo della Moldavia e della Georgia, ora dovrà portare avanti le richieste dell’Unione europea necessarie per l’ingresso ufficiale. Una delle condizioni più importanti è quella di attuare una serie di riforme relative, sopratutto, allo Stato di diritto. Nello specifico l’Ucraina dovrà intavolare negoziati su 35 materie per portare il paese quanto più vicino alle regole e ai principi dell’Unione.
Oltre al rispetto dei criteri di Copenaghen, dovrà anche creare un clima di fiducia per gli investimenti privati. Bisogna sottolineare che per completare tutto l’iter potrebbero volerci diversi anni basti pensare che alla Turchia, per esempio, è stato attribuito lo status di candidato nel 1999 e ancora non ha concluso il suo iter. Nel caso dell'Ucraina a complicare la situazione c'è l'instabilità dovuta alla guerra e la divergenza di opinioni che gli altri Stati membri hanno sul suo ingresso all'interno dell'Ue.
Paolo Di Falco