
La Maturità 2023 prenderà l’avvio a partire da mercoledì 21 giugno, con la prima prova scritta. Il giorno seguente, giovedì 22 giugno, seguirà la seconda prova scritta che avrà come oggetto la materia caratterizzante il proprio indirizzo scolastico. Infine, i maturandi dovranno affrontare l’ultimo step che li separa dal diploma, ovvero il colloquio orale.
Il colloquio orale rappresenta una sfida unica per gli studenti: abituati a sostenere interrogazioni rispondendo a domande sulle singole materie, in questa occasione dovranno invece dimostrarsi capaci di mettere in collegamento i nodi concettuali tra le diverse discipline e i diversi argomenti.
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Colloquio orale Maturità 2023: approccio interdisciplinare
Il colloquio orale è disciplinato dall’articolo 17, comme 9, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62:
“Il colloquio ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine la commissione, tenendo conto anche di quanto previsto dall’articolo 1, comma 30, della legge 13 luglio 2015, n. 107, propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera”.
Come suggerito dal testo citato, uno dei punti fondamentali, valutati dalla commissione, sarà quindi la capacità, da parte dei candidati, di collegare gli argomenti adottando uno sguardo e un approccio “interdisciplinare”.
Riguardo ai materiali scelti dalla commissione con cui si apre il colloquio, l'ordinanza ministeriale del 9 marzo per la Maturità 2023 entra più nello specifico:
"La commissione/classe provvede alla predisposizione e all’assegnazione dei materiali all’inizio di ogni
giornata di colloquio, prima del loro avvio, per i relativi candidati. Il materiale è finalizzato a favorire la
trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare."
Di conseguenza, continua, "Nella predisposizione dei materiali e nella assegnazione ai candidati la commissione/classe tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze realizzati, con riguardo anche alle iniziative di individualizzazione e personalizzazione eventualmente intraprese nel percorso di studi, nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida."
Per questo, risulta particolarmente importante comprendere cosa si intende per “nodi concettuali”.
Nodi concettuali: cosa sono e dove trovarli
Entrando più nel dettaglio, potresti aver sentito parlare non solo di “nodi concettuali”, ma anche di “snodi pluridisciplinari” o “interdisciplinari”. Cerchiamo di chiarire questi termini: i nodi concettuali rappresentano i concetti fondamentali di ogni singola disciplina. Da questi nodi si possono dunque stabilire le connessioni tra le discipline. Pertanto, i nodi concettuali delle singole discipline possono diventare degli snodi, ovvero dei punti di collegamento che permettono il passaggio tra discipline diverse.
Il 15 maggio di ogni anno, il consiglio di classe rende pubblico un documento che contiene molte informazioni essenziali per lo svolgimento dell'esame, inclusi quelli che sono i nodi concettuali o gli snodi pluridisciplinari. Tale documento è accessibile attraverso l'albo elettronico della scuola, consultabile sul sito dell'istituto o tramite il registro elettronico.
Dal 15 maggio, è quindi possibile conoscere tutti i nodi concettuali su cui il consiglio di classe ha deciso di concentrare la propria progettazione per l'anno scolastico 2022/2023. Tuttavia, sin dalla prima parte dell'anno (di solito a partire da ottobre), i docenti del consiglio di classe e il docente coordinatore avranno già iniziato a presentare tali nodi, poiché essi costituiscono il nucleo intorno al quale si organizza la progettazione sia del consiglio di classe che dei singoli docenti per le rispettive discipline.