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La lettera di un maturando che dovrà affrontare gli Esami di Stato 2021

Causa pandemia il mondo della scuola si trova da più di un anno alle prese con le lezioni a distanza. Dopo la riapertura delle scuole a settembre, le porte delle auel si sono di nuovo chiuse in tutta Italia, costretta a fare i conti con una zona rossa quasi generalizzata.


Se tutti gli studenti sono rimasti segnati dalla Dad, quelli che forse ne hanno subito maggiormente le conseguenze sono i maturandi che si apprestano a concludere il loro percorso di studi quinquennale.
In particolare, a spaventare gli studenti dell'ultimo anno è proprio l’Esame di Stato 2021 che si sta lentamente avvicinando. Nonostante le decisioni prese dal Ministero dell’Istruzione (cancellazione delle prove scritte e predisposizione della commissione interna) per venire incontro ai bisogni degli studenti che si stanno preparando ad affrontare la Maturità 2021, i livelli di ansia e preoccupazione rimangono alti.

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In un momento sociale come questo, in cui le distanze sembrano insormontabili a causa delle numerose restrizioni, della Dad, dello smart working e più in generale del distanziamento sociale, uno studente del Liceo Scientifico Filolao di Crotone, ha deciso di provare ad abbatterle, condividendo una lettera in cui si rivolge a tutti i maturandi di Italia.
La lettera è stata inviata infatti alla redazione di Skuola.net con l’esplicita richiesta di pubblicazione, proprio per far sentire la propria voce e unirla al pensiero di tutti gli altri maturandi.
Le parole dello studente hanno evidenziato l’enorme disagio che l’allontanamento fisico dal contesto scolastico ha determinato, non solo dal punto di vista didattico ma anche per quel che riguarda la sfera, altrettanto fondamentale, della socialità e della spensieratezza. La Dad, ha infatti eliminato ogni forma di diversità, trasformando tutti, studenti e docenti, in piccole figure sullo schermo del pc, sempre più estranee, distanti e impersonali.
Insomma, giunti ormai al termine, i maturandi iniziano a prendere consapevolezza che quel tempo a scuola che gli è stato necessariamente sottratto dalla Dad, non tornerà più indietro. E anche se l’emergenza pandemica costringe tutto il mondo alla distanza interpersonale, lo studente ha ricordato come in realtà si sente lo stesso parte di una grande famiglia allargata, composta da maturandi come lui, sparsi in tutta Italia.
Di seguito, viene pubblicato il testo integrale della lettera:

“Salve, sono uno studente del liceo scientifico Filolao di Crotone. Ho deciso di scrivere una lettera a tutti i maturandi dell'anno scolastico 2020/2021. Spero voi la possiate pubblicare.
Sto attraversando un periodo particolare ormai da diverso tempo e, come spesso accade quando devo affrontare questi momenti, cerco di impegnare tutto il mio tempo, così da pensare il meno possibile. Questa volta però è diverso, ho deciso di fermarmi un attimo, di meditare, di osservare. Così ho deciso di dedicare qualche minuto del mio tempo a voi, non mi rivolgo soltanto ai 28 ragazzi della mia classe, ma voglio che il mio messaggio sia esteso a tutti i maturandi di questo anno scolastico.
Purtroppo il Mondo intero sta lottando contro un nemico invisibile ormai da più di un anno, sentiamo quotidianamente parlare di decessi, nuovi contagi e le cattive notizie risuonano negli schermi dei nostri televisori senza sosta, ne consegue una continua crisi economica, gente che ha perso il lavoro, genitori che non riescono ad arrivare a fine mese, ma in tutto questo, a volte, la gente si dimentica di noi, adolescenti che si svegliano la mattina e, ancora in pigiama, cercano il link per una nuova lezione con un docente che ormai non si riconosce più, è solo una persona come tutte le altre dietro ad uno schermo. È proprio questo il dolore più grande, vedersi tutti uguali su una piattaforma. Siamo ragazzi, amiamo la diversità, la disuguaglianza, il "vedere il mondo da un'altra prospettiva". Non è più così, abbiamo perso il contatto, abbiamo perso la vera quotidianità, arrivare in ritardo a scuola e chiedere al prof. se si potesse ancora entrare, abbiamo perso le chiacchierate e le risate infinite con il compagno di banco, la ricreazione nei corridoi o nel cortile della scuola aspettando di incontrare la ragazza dell'altra classe per vederla anche solo per un instante. Abbiamo perso gli anni più belli, gli anni che non torneranno più, gli anni in cui bisognerebbe essere spensierati e far passare in secondo piano qualsiasi tipo di problema.
Non è affatto un periodo facile, alcuni di voi hanno già fatto una scelta sul proprio futuro, altri invece, come me, si staranno ancora facendo qualche domanda. Qualunque sia la vostra situazione oggi, vi auguro in un domani di poter dire che avete realizzato il vostro sogno, vi auguro di poter rispondere con i fatti a quella domanda che vi hanno posto un sacco di volte da bambini "cosa vorrai fare da grande? " ma ancor di più, vi auguro di affermarvi come PERSONE, di essere la guida dei vostri figli ed il supereroe dei vostri nipoti.
Ora non mi resta che ringraziarvi: a tutti i docenti, al personale scolastico, ai ragazzi di quinto che mi hanno accolto nel mio primo giorno di Liceo, ed infine a tutti i miei compagni di classe... Chi non c'è più, chi è rimasto solo per un anno, ma che comunque ha fatto parte di questa grande Famiglia... GRAZIE.
Di solito si dovrebbe ascoltare "Notte prima degli esami", io preferisco lasciarvi con una delle mie canzoni preferite: "E poi ci troveremo come le Star a bere del whisky al Roxy bar... O forse non ci incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai"
BUON VIAGGIO VERSO LA MATURITÀ".

ANDREA FRUSTAGLIA. 5ºH
Liceo scientifico Filolao Crotone

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