Maturità 2021, parla Bianchi: elaborato e maxi orale, commissione interna

Anche se il nuovo Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha partecipato al giuramento al Quirinale solo una settimana fa, si è subito messo al lavoro su un tema tanto importante quanto delicato che sta tenendo con il fiato sospeso migliaia di maturandi e insegnanti di tutta Italia: l’ordinanza di Maturità 2021.

Scopriamo cosa ha detto poche ore fa proprio in merito all’esame di Stato 2021.

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Maturità 2021? Parla il ministro Bianchi: ecco come sarà

Il neo ministro Bianchi, in un’intervista al Corriere, ha fatto luce su alcuni passaggi chiave di quelli che saranno gli esami di Stato 2021: cosa dovremo aspettarci? Ci sarà la tesina? “Non voglio sentir parlare di tesina! - Ha esordito così il ministro Bianchi, chiarendo subito questo importante aspetto - I maturandi sono ragazzi e ragazze alla fine del loro percorso scolastico di cinque anni: dovranno preparare un elaborato ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Lo discuteranno con la commissione, composta dai loro insegnanti. Da qui comincerà l’orale che si svilupperà poi anche sulle altre discipline. Consentiremo loro di esprimere quanto hanno maturato e compreso nel corso degli anni anche con una visione critica.” E ha poi aggiunto un ulteriore tassello in merito l’ammissione all’esame, affermando che: “L’ammissione sarà disposta in sede di scrutinio finale, dal consiglio di classe”. Dunque molte sono le conferme e anche qualche sorpresa è arrivata con le parole del ministro; ma analizziamo meglio quanto ha affermato.

Il maxi-orale 2021 si farà con una commissione tutta interna

Ciò che manca nelle parole del ministro, almeno finora, è un accenno a un ipotetico scritto di Maturità che avrebbe potuto affiancare la prova orale: l’esame di Stato 2021 sarà sommariamente una replica dell’esame 2020, quindi è presumibile, come aveva già delineato la ex ministra Azzolina, che anche quest’anno i maturandi saranno esentati dal dover affrontare una prova scritta. Sarà però mantenuto l’elaborato da presentare in sede d’esame, che dovrà essere quindi “ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe”, esattamente come previsto dall’esame dello scorso anno. Inoltre il ministro ha chiarito anche un altro importante aspetto: vedremo nuovamente una commissione d’esame interna e non mista, quindi i membri che la comporranno saranno insegnanti interni alla classe, ma con l’aggiunta probabile del presidente di commissione esterno. Infine, ha tenuto a precisare che l’ammissione non sarà automatica per tutti i ragazzi, come lo è stato nel 2020, ma andrà guadagnata e sarà il consiglio di classe, come sempre, a decidere chi ammettere all’esame e chi no.

Lucilla Tomassi

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