
Nonostante le difficoltà incontrate in questi ultimi mesi di pandemia, che hanno costretto tutte le nostre comunità scolastiche ad un nuovo tipo di didattica, l’Esame di Maturità 2020 rimane un punto fermo nella vita di tutti i ragazzi di quinto superiore. A ribadirlo più volte è intervenuta la stessa ministra dell’Istruzione Azzolina che da subito ha affermato la volontà di non cancellare l’Esame di Stato in quanto esso rappresenta una tappa fondamentale e irrinunciabile nella crescita scolastica e personale di ogni studente. Un diritto insomma, oltre che un dovere.
Sebbene, dunque, l’emergenza sanitaria ancora in corso abbia reso necessario modificare l’assetto tradizionale delle prove, eliminando gli scritti e introducendo solo un maxi-orale, tuttavia la data di inizio del 17 Giugno è rimasta invariata.
Così come, salvo clamorosi dietro-front, l'esame avverrà in presenza, a scuola, ovviamente con le dovute misure di sicurezza.
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La struttura del maxi-orale di Maturità 2020
Poiché l’Esame di Stato quest’anno si risolverà solo in un colloquio orale più lungo del solito, quest'ultimo sebbene a grandi linee ricalchi la struttura dell’orale tradizionale, prevede alcune leggere differenze rispetto al solito (soprattutto a causa della cancellazione degli scritti). La commissione , composta eccezionalmente da membri solo interni al Consiglio di classe (con solo il Presidente esterno), esaminerà i candidati per circa un'ora e richiederà lo svolgimento anche di esercizi pratici, come l'analisi di un testo di letteratura italiana, proprio per sopperire alla mancanza della prima prova scritta. Mentre per sostituire degnamente la seconda prova, ai maturandi verrà chiesto di presentare e discutere un elaborato su un argomento inserito nel programma delle materie d'indirizzo, concordato precedentemente con i commissari che si occupano di quelle materie. Sarà proprio questo ad aprire il colloquio.
Al di là delle particolarità di ogni prova individuale, gli elementi strutturali che comporranno il maxi-orale - così come indicato dall'ordinanza sull'esame del 16 maggio - saranno:
- Elaborato sulle materie di indirizzo, concordato precedentemente dai candidati con i propri docenti, che rappresenterà l'inizio dell’Esame. Come ribadito dalla ministra Azzolina, non si tratterà della tesina che si preparava per il vecchio esame;
- Discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell'ambito dell'insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno;
- Analisi del materiale scelto dalla commissione (in sostituzione delle 'buste' apparse lo scorso anno, quindi senza sorteggio ma con assegnazione sulla base di un elenco predisposto dai commissari);
- Quesiti di Cittadinanza e Costituzione, con possibili collegamenti anche all’epidemia da Covid-19 che ha necessariamente modificato le nostre vite e di riflesso anche l'interpretazione di alcuni principi costituzionali (come le libertà individuali). Un suggerimento ai commissari venuto direttamente dalla ministra Azzolina
- Illustrazione della propria esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nell'ultimo triennio, indipendentemente dalle ore effettivamente totalizzate.
Il punteggio del maxi-orale 2020
Un'altra novità importante decisa dal ministero dell'Istruzione in questa particolare situazione è stata quella relativa all’assegnazione del punteggio. Per la formulazione del voto finale, infatti, quest’anno all’unica prova orale saranno assegnati fino a 40 punti, mentre i restanti 60 punti saranno ripartiti in base i crediti ottenuti nell'ultimo triennio delle superiori; A tal scopo il Ministero ha anche pubblicato delle nuove tabelle di conversione dei voti scolastici in crediti.Il MI ha così ritenuto di invertire il peso dati ai due momenti (di solito con le prove d'esame si possono totalizzare fino a 60 punti), valorizzando soprattutto il percorso dello studente invece che la singola prova. Visto che tra ritardi nelle comunicazioni ufficiali, difficoltà nella preparazione a distanza e misure di sicurezza, l'orale potrebbe penalizzare i candidati più bravi.