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maturità 2020 solo orale

Ancora un po' di pazienza. È quella che chiede il ministero dell'Istruzione ai circa 500mila studenti che dovranno affrontare quest'anno la Maturità. E che, dall'inizio della chiusura delle scuole a causa dell'emergenza coronavirus, stanno cercando di capire come sarà il proprio esame.

Probabilmente le decisioni arriveranno subito dopo Pasqua. Con un decreto che illustrerà i (sicuri) cambiamenti apportati alla Maturità 2020. Dopodiché sarà tutto più chiaro. Una nota del MI, infatti, precisa che “sugli Esami di Stato il confronto è aperto e a giorni saranno comunicate decisioni ufficiali in merito”. Una mossa che serve soprattutto a mettere un freno alle voci che stanno circolando su veri e propri stravolgimenti nella struttura delle prove.

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Lo stop alla didattica 'in presenza' ha infatti rallentato la preparazione dei ragazzi. Mischiando le carte e aprendo il dibattito sulle possibili vie d'uscita per garantire un esame il più vicino all'originale. Ma l'ultima ipotesi, avanzata dal quotidiano laRepubblica, sembra presagire il contrario. Se gli studenti non dovessero più tornare in classe prima della fine dell'anno scolastico – scenario tutt'altro che escluso – dagli uffici tecnici del Ministero verrebbe partorita una maturità addirittura extra-light: ammissione per tutti i maturandi (quel '6 politico', già proposto da più parti ma che la ministra Azzolina ha con forza respinto al mittente) e niente prove scritte.

Maturità 2020, come potrebbe essere l'orale

Rimarrebbe in piedi solo un colloquio orale 'rinforzato' da esercizi pratici (sulla falsa riga di quanto avvenne in Abruzzo nel 2009 e in Emilia nel 2012, dopo i terremoti). Della durata minima di un'ora. Che assegnerebbe fino a 60 punti (gli altri 40 crediti potenziali verrebbero dal curriculum dello studente). Inoltre, già sarebbero stato individuate due date alternative per il via: il 17 giugno (giorno in cui, ad oggi, è previsto il primo scritto) oppure l'1 luglio. Lo stesso, nel caso, avverrebbe pure per l'esame di terza media.

Il Ministero vorrebbe premiare gli sforzi degli studenti

Un quadro che in viale Trastevere almeno per il momento vorrebbero assolutamente evitare; sarebbe un passo indietro rispetto a quanto detto in precedenza. “Le decisioni che saranno prese – si legge nel comunicato del MI - dovranno tener conto della situazione d’emergenza che il Paese sta vivendo. L’impegno è quello di lavorare su molteplici scenari”. Ricordando, però, che “la ministra Azzolina si è sempre detta favorevole a una valutazione seria dell’anno scolastico in corso e degli Esami, nel rispetto del lavoro che stanno portando avanti i docenti e dell’impegno di famiglie e studenti.

Come potrebbe essere la Maturità più simile all'originale

Ecco, allora, che appare più probabile che si arrivi alla seconda delle opzioni avanzate nell'articolo citato. Quella che, nel testo, viene legata al ritorno in classe intorno il 6-8 maggio. Con un mese di scuola davanti – ma, in teoria, anche in caso di anno concluso 'a distanza' - si riuscirebbe a salvare lo schema originale dell'Esame. Chiedendo uno sforzo alle commissioni (che, ricordiamo, saranno composte da tutti professori interni tranne il presidente, esterno). Ma, inevitabilmente, qualche pezzo si perderebbe per strada: le tracce dello scritto d'Italiano verrebbero elaborate considerando che il programma del secondo quadrimestre è stato svolto in condizioni poco agevoli, quelle della seconda prova verrebbero cucite su misura dalle singole commissioni, in base allo stato d'avanzamento dei programmi delle materie d'indirizzo. A quel punto l'orale rimarrebbe immutato. Con il '6 politico' che resterebbe comunque in piedi.