
Poco meno di un mese all'inizio della Maturità 2019, e proprio in questi giorni sono arrivate importanti modifiche nella prova orale dell'esame di Stato. Con una nota pubblicata lunedì 6 maggio, il Miur ha fornito indicazioni in merito allo svolgimento del colloquio.
La comunicazione ministeriale ha voluto porre un particolare accento su una questione specifica del colloquio, che può essere riassunta dalle stesse parole utilizzate dal Miur: "il punteggio del colloquio è stato rimodulato da trenta a venti punti, ma non per questo tale prova perde di significato".Il quadro normativo e le indicazioni successivamente fornite ne definiscono, infatti, le finalità e la struttura, sottolineando la sua natura pluridisciplinare e la sua importanza al fine di raccogliere elementi di valutazione significativi sul livello di preparazione dello studente. Ma vediamo nel dettaglio il contenuto della suddetta nota.
Orale Maturità 2019: a che serve?
Per il Miur, il colloquio ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente.A tal fine, la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera.
Nell’ambito del colloquio il candidato "espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza svolta relativamente ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Il colloquio accerta inoltre e conoscenze e competenze maturate dal candidato nell'ambito delle attività relative a Cittadinanza e Costituzione".
Esame orale della Maturità 2019: ecco com'è strutturato
Il colloquio, la prova finale che gli studenti dovranno affrontare nel loro esame di Stato 2019, si svilupperà da quest'anno in quattro momenti:
Le buste: l'inizio del colloquio Maturità 2019
Il colloquio viene avviato con l’analisi e il commento del materiale che la commissione propone al candidato, per poi svilupparsi in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare. Per garantire a tutti i candidati trasparenza e pari opportunità, la Commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste con i materiali di avvio del colloquio pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità, in modo da assicurare anche all’ultimo candidato di esercitare la facoltà di scelta fra tre buste. La scelta di materiali deve favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline.I materiali possono essere di diverso tipo:
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Come si sceglie il materiale per le buste: Maturità 2019
E' opportuno quindi che la commissione, in sede di riunione preliminare, individui i criteri alla base della scelta e la tipologia dei materiali da proporre ai candidati.Considerata la natura del colloquio, nel corso del quale dovranno essere privilegiati la trasversalità e un approccio integrato e pluridisciplinare, il materiale non potrà essere costituito da domande o serie di domande, ma dovrà consentire al candidato di condurre il colloquio in modo personale, attraverso l’analisi e il commento del materiale stesso.
Ovviamente, non tutte le aree disciplinari potranno trovare una stretta attinenza al materiale proposto, per cui i commissari di tutte le discipline si inseriranno progressivamente nello svolgimento del colloquio al fine di verificare le competenze acquisite in tutti gli ambiti disciplinari.
I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui. Il colloquio non deve essere superficiale, ma non troppo lungo (massimo 60 minuti).