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esami di maturità 2020

I maturandi più informati sapranno già che da pochi giorni è successa una cosa molto importante: il ministro dell'Istruzione è cambiato e oggi a Viale Trastevere c'è Lorenzo Fioramonti, incaricato dal governo Conte bis.

L'ex ministro Bussetti (quello delle buste dell'orale di maturità, per intenderci), insomma, è ormai un ricordo. Così, in questi ultimi giorni prima di iniziare la quinta superiore, tra gli studenti si affaccia un terribile dubbio: l'esame di maturità, dopo tutti gli stravolgimenti degli ultimi anni, cambierà ancora con l'arrivo del nuovo ministro?

La maturità non si tocca, parola di (neo)ministro

Nonostante i legittimi e naturali dubbi, i maturandi possono stare tranquilli. Il nuovo ministro dell'Istruzione Fioramonti avrebbe infatti dichiarato che, per i prossimi cinque anni, l'esame di Stato della scuola secondaria superiore non sarà toccato. Lo avrebbe detto durante un'intervista al giornale La Repubblica, come riporta OrizzonteScuola.it.

Maturità 2020

Nessun cambiamento in vista, quindi. Almeno per adesso. Gli esami rimangono quelli dell'edizione 2019.
Per chi si fosse perso qualcosa, facciamo un pratico recap delle principali caratteristiche della maturità riformata dal DL 62/2017, comprese le modifiche stabilite dal Miur l'anno scorso:
  • la prima prova è composta da 7 tracce e tre tipologie diverse: analisi del testo (2), testo argomentativo (3) e tema di attualità(2).
  • La seconda prova può essere multidisciplinare, interessando quindi due o più materie.
  • L'orale di maturità, inizia con un argomento estratto dallo studente (tra tre "buste" proposte dai commissari), per poi continuare con la relazione sul PCTO - o ex alternanza scuola lavoro - e le domande di Cittadinanza e Costituzione.
  • La terza prova non esiste più: è stata abolita
  • Il punteggio massimo è di 100/lode. Si ottiene con 20 punti ad ogni prova (scritti e orale) e 40 punti di credito scolastico.

Maturità 2020, le regole del Miur

C'è comunque da ricordare che, se nella sostanza non ci saranno particolari cambiamenti, è comunque il Miur a stabilire ogni anno come si svolgeranno le prove, con l'ordinanza ministeriale dedicata agli esami di Stato, un vero e proprio regolamento che riguarda le procedure d'esame. Dobbiamo aspettare il testo del provvedimento per verificare se ci saranno piccoli aggiustamenti.
Altre decisioni cardine, poi, saranno prese dal Miur durante lo svolgimento dell'anno scolastico. Una di queste è la scelta delle materie della maturità, ad esempio: quali saranno le discipline oggetto della seconda prova multidisciplinare? Staremo a vedere.