
Con la possibilità che anche l'attuale ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, possa non essere confermato.
Eppure manca pochissimo alla data, indicata dal ministero più volte, per conoscere finalmente la struttura dei prossimi esami. Praticamente, sembrava tutto pronto ed entro gennaio sarebbe arrivata la comunicazione sulle scelte sulla Maturità 2022. Cosa succederà però ora, se dovesse cambiare ministro?
Maturità 2022: se cambia il ministro si ricomincia da capo?
Le ultime indiscrezioni vogliono, per il prossimo esame di Stato, una formula "snella" ma diversa rispetto allo scorso anno: il ritorno del tema di italiano, una prova orale e l'introduzione di una "tesi di diploma" sulle materie di indirizzo i punti principali. Entro fine gennaio, come detto, sarebbe stata confermata questa impalcatura, salvo ripensamenti last-minute. Ma sostanzialmente la linea è stata data.Ora, quello che molti studenti si chiedono è cosa potrebbe succedere qualora la situazione politica facesse saltare il governo (e il ministro dell'Istruzione). Si dovrà fare tabula rasa e ricominciare a discuterne dal principio?
La risposta, secondo noi, è no. Questo perché i lavori sull'esame di maturità sono iniziati da diversi mesi e probabilmente, come già detto, una bozza dell'ordinanza è già stata definita ed è pronta per essere convalidata. E' quindi poco plausibile che, una volta inserito a Viale Trastevere, il nuovo eventuale ministro decida di buttare via mesi e mesi di lavoro della precedente amministrazione.
Anche perché i tempi potrebbero essere molto stretti. Quindi, nel passaggio di consegne, è più verosimile che si utilizzi la linea del precedente ministro anche se, se dovesse davvero cambiare il governo, è chiaro che si dovrà aspettare che la nuova squadra si inserisca prima di ricevere le informazioni ufficiali.
Maturità, anche lo scorso anno il cambio di ministro non ha portato stravolgimenti
Una cosa simile a ciò che potrebbe succedere ora è accaduta lo scorso anno, quando il governo Conte ha lasciato spazio al governo Draghi i primi di febbraio. L'ex ministra Azzolina, come da lei affermato anche durante un'intervista a Skuola.net, aveva già definito la formula della maturità 2021, e quella è rimasta senza grosse rivoluzioni. Il ministro Bianchi, subentrando al ministero dell'Istruzione a metà dell'anno scolastico, ha quindi preso in mano un lavoro già praticamente concluso.Probabilmente, quindi, salvo prese di posizione particolarmente forti, anche stavolta potrebbe - nel caso di cambi al vertice - mantenersi la via già marcata da Patrizio Bianchi.