
La Maturità 2026 annuncia una profonda rivoluzione, che va ben oltre il ritorno del nome tradizionale: cambiano i criteri, le prove, le modalità. Al centro del nuovo assetto spicca la commissione d’esame, che da sette membri passa a cinque.
In questo articolo esploriamo, passo dopo passo, come sarà composta la commissione (presidente, commissari interni ed esterni), chi nomina ciascun membro, come si inserisce il Ministero dell’Istruzione e quando usciranno i nomi dei commissari. Un viaggio nel nuovo “dietro le quinte” dell’esame di Stato rivisto.
Indice
La Maturità 2026: contesto e riforma
Per capire come si compone la commissione, bisogna partire dal quadro di insieme: la riforma della Maturità 2026 abbandona il vecchio “Esame di Stato” e reintroduce una forma d’esame che vuole essere più formativa e coerente con il percorso scolastico.
Tra i cambiamenti principali:
-
Il colloquio orale diventa obbligatorio: chi non si presenta o rimane in silenzio senza motivazione rischia di non potere essere ammesso.
-
L’orale si concentrerà su quattro materie, scelte dal Ministero in base all’indirizzo di studio, abolendo i “collegamenti interdisciplinari” abolendo lo spunto iniziale della commissione.
-
I Percorsi di formazione scuola-lavoro (PCTO) e l’Educazione civica guadagnano un ruolo centrale nella valutazione.
-
I punteggi restano: 20 per la prima prova scritta, 20 per la seconda prova scritta, 20 per l’orale, 40 per il credito scolastico. Ma i bonus vengono ridotti da 5 a 3 punti, e solo per chi arriva ad almeno 97.
-
Le date: le prove scritte si svolgeranno giovedì 18 e venerdì 19 giugno 2026, mentre da anni si sono tenute di mercoledì e giovedì.
-
La commissione d’esame, che fino ad ora era formata da sette membri, sarà ridotta a cinque membri: 2 commissari esterni, 2 interni e 1 presidente, secondo quanto stabilito dalla riforma.
Composizione della commissione d’esame: ruolo e funzioni dei membri
Presidente della commissione
Il presidente è la figura-guida della commissione, incaricata di garantire che lo svolgimento dell’esame segua le norme stabilite dal Ministero. In particolare:
-
Il presidente resterà esterno all’istituto, cioè proveniente da un’altra scuola.
-
Avrà potere decisorio nelle situazioni di stallo o disaccordo tra i commissari.
-
Coordina i tempi, supervisiona le procedure, assicura che vengano rispettati i criteri di valutazione e che l’esame proceda regolarmente.
Commissari esterni
I commissari esterni sono i “garanti neutri” della correttezza e dell’equità:
-
Provengono da scuole diverse da quella in cui operano, pertanto non hanno un legame diretto con gli studenti che valutano.
-
Hanno un ruolo centrale nella correzione delle prove scritte relative alle materie che gli sono state assegnate. La correzione e la valutazione rimangono però collegiali, in modo da bilanciare opinioni e valutazioni.
-
All’orale, intervengono ponendo domande sulla materia di competenza, stimolando approfondimenti, controllando che le risposte siano coerenti con i programmi ministeriali.
-
Garantiscono imparzialità, rappresentano un contrappunto agli interni, che conoscono il percorso della classe e hanno punti di vista più “interni”.
Commissari interni
I commissari interni sono docenti che fanno parte del Consiglio di classe e che hanno seguito il percorso degli studenti durante gli anni:
-
Conoscono il percorso didattico, le difficoltà, i punti di forza della classe.
-
Possono orientare le domande nell’orale tenendo conto del percorso del candidato.
-
Collaborano con gli esterni nella valutazione, contribuendo ad una visione più completa.
Il ruolo del Ministero dell’Istruzione: selezione delle materie e nomine
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) gioca un ruolo centrale:
-
È il Ministero che decide, verso fine gennaio, quali saranno le quattro materie su cui verterà il colloquio orale, per ogni indirizzo scolastico. In simultanea verranno comunicate anche le discipline della seconda prova scritta. E questo sancirà anche quali saranno le materie esterne e interne della Maturità 2026 e i corrispondenti commissari.
-
Anche la scelta e l’assegnazione degli esterni e interni passa attraverso procedure ministeriali – le domande dei docenti, le graduatorie regionali e le assegnazioni
Quando usciranno i nomi dei commissari per la Maturità 2026?
Per molti studenti, conoscere in anticipo i nomi dei commissari è un’attesa più che giustificata. L’esperienza delle edizioni precedenti offre qualche indicazione: per quanto riguarda i presidenti di commissione, la lista con i nomi l’anno scorso è stata pubblicata il 15 maggio 2025. Per quanto riguarda invece i commissari esterni di commissione, la comunicazione ministeriale è arrivata il 4 giugno 2025. E queste date sono perfettamente in linea con quanto avvenuto gli anni precedenti.
In generale, la prassi è che gli elenchi dei commissari esterni siano pubblicati entro la prima settimana di giugno. E per la Maturità 2026 con ogni probabilità si seguirà la stessa linea. Pur non esistendo (al momento) un calendario ufficiale, è lecito attendersi che i commissari vengano nominati tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, poco prima dell’avvio degli esami scritti (18 giugno).