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Maturità 2020: Nuova ordinanza ministeriale per reperire i presidenti di commissione

A causa della difficoltà che quest’anno il Ministero dell’Istruzione sta riscontrando nel riuscire a reperire presidenti di commissione per l’Esame di Maturità 2020 in presenza, è da poco stata pubblicata un’ordinanza che riformula i criteri di assegnazione dei posti che risultano ancora vacanti.

Esame di Maturità 2020: perché mancano i presidenti di commissione?

A lanciare l’allarme per il mancato reperimento dei presidenti di commissione è stata l’Associazione nazionale presidi che si è mostrata preoccupata per la situazione considerato il breve tempo a disposizione prima dell’inizio degli Esami fissato il 17 Giugno.
Al momento risultano vacanti ancora 1.200 presidenti su 12.900, ovvero il 9,9% del totale, soprattutto nelle aree del Nord Italia. Questa concentrazione di assenze nelle zone del Nord si spiega non solo con il timore del Covid-19 che ha colpito in modo più grave e diffuso quelle medesime zone ma anche con l’esodo di massa di molti docenti originari del Sud che hanno potuto lasciare la scuola di servizio grazie anche all’avvio della didattica a distanza.

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La Ministra Azzolina ha risposto a questa “emergenza” con la pubblicazione di un’ordinanza ministeriale con la quale si stabiliscono nuovi criteri di assegnazione delle nomine diversi da quelli solitamente applicati.
Grazie all’ordinanza, i direttori degli Uffici scolastici regionali potranno nominare coattivamente «il personale non inserito nell’elenco regionale dei presidenti e che non abbia presentato istanza di partecipazione».
Inoltre, potranno fare domanda per il posto di assegnazione i docenti “confermati in ruolo, in deroga al requisito dei dieci anni di servizio di ruolo, e purché non altrimenti impegnati quali membri di commissione nell’espletamento degli esami di Stato”. In altre parole quest'anno potranno essere presidenti anche i docenti che abbiano maturato meno di 10 anni di servizio, purché siano di ruolo.
Gli Uffici Scolastici Regionali (USR) inoltre potranno anche avvalersi di docenti universitari di I e II fascia e di ricercatori di tipo A e di tipo B.
Infine, se anche questa soluzione non dovesse essere sufficiente a colmare tutte le assegnazioni, agli USR è permessa la facoltà di accorpare le commissioni all’interno della stessa scuola o tra quelle più vicine. In ogni caso il presidente non potrà insediarsi nella scuola di servizio nella quale ordinariamente lavora.

Per leggere l’ordinanza ministeriale relativa al reperimento dei presidenti di commissione, clicca qui