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Generalità sui Trapezi
Si dice trapezio un quadrilatero che ha due lati paralleli. Questi due lati paralleli sono definiti basi del trapezio, il più lungo dei due è denominato base maggiore, il più corto è la base minore. Per convenzione si usano rispettivamente le lettere B maiuscolo per la base maggiore e b minuscolo per la base minore. Il segmento perpendicolare ad entrambe le basi ne misura la distanza e si chiama altezza del trapezio indicata generalmente con H maiuscolo. I lati che congiungono le due basi sono definiti lati obliqui e vengono indicati con
Esistono diversi tipi trapezi che sono classificati in base ai loro lati obliqui, il trapezio è detto scaleno se ha i lati obliqui non congruenti, è detto isoscele quando i lati obliqui sono congruenti ed è rettangolo quando uno dei lati obliqui è perpendicolare ad entrambe le basi. Questa è la caratteristica che permette di identificarlo subito. In questo poligono uno dei due lati obliqui coincide perciò con l'altezza. Per disegnare un trapezio rettangolo basta tracciare quindi due rette parallele poste a distanza H, sulle due rette parallele ci saranno la base maggiore e la base minore. Si tracciano poi due rette trasversali che devono intersecare le due parallele: una sarà perpendicolare ad entrambe le basi e perciò conterrà l'altezza H, ed una sarà inclinata di un angolo
L’allegato contiene una figura che illustra un generico trapezio rettangolo con tutti gli elementi indicati:
- base maggiore: [math]AB=B[/math]
- base minore: [math]CD=b[/math]
- altezza: [math]AD\cong CH=h[/math]
- lato obliquo non perpendicolare alle basi: [math]BC=l[/math]
- diagonali: [math]AC, BD[/math]
Proprietà generali dei trapezi
Due sono le proprietà valide per tutti i trapezi
- In ogni trapezio gli angoli che sono adiacenti ad uno stesso lato obliquo sono tra loro supplementari ovvero la loro somma equivale ad un angolo piatto. I lati obliqui appartengono alle due trasversali che attraversano le rette parallele delle basi perciò gli angoli adiacenti ad essi, sono coniugati interni e quindi supplementari.
- In ogni trapezio le due diagonali si intersecano e formano sempre segmenti proporzionali, per il trapezio isoscele le diagonali sono congruenti e il punto di intersezione è esattamente il punto medio di entrambe si dice infatti che le diagonali si dividono scambievolmente a metà.
- [math]AB=B[/math]
- [math]BC=b[/math]
- [math]AD=h[/math]
- [math]BC=l[/math]
- [math]c_1=CH\cong AD=h[/math]
- [math]c_2=HB=AB-CD=B-b[/math]
- [math]d_1=AC[/math]
- [math]d_2=BD[/math]
Detto M il punto di intersezione delle due diagonale vale perciò la seguente proporzione:
Area del trapezio rettangolo, la formula
La formula dell’area del trapezio deriva da una equivalenza di superfici. Un trapezio è equivalente, infatti, ad un triangolo che ha la stessa altezza H del trapezio e per base b la somma delle basi del trapezio stesso. Data questa equivalenza, la formula dell'area, come quella di un triangolo è il semiprodotto della somma delle basi per l’altezza:
Le formule inverse dell’area permettono poi di ricavare la somma delle basi conoscendo il valore dell'area e l'altezza:
oppure ricavare l'altezza se è nota l'area e la somma delle basi
e infine ricavare singolarmente ciascuna base conoscendo l’altra oltre che area ed altezza:
Trapezio rettangolo particolare
Un caso particolare di trapezio rettangolo si presenta quando la base minore è congruente all'altezza e la base maggiore e il doppio della base minore. In questo caso il trapezio rettangolo risulta formato dall’unione di due poligoni regolari: un quadrato che ha il lato uguale alla base minore e un triangolo rettangolo isoscele i cui cateti sono sempre congruenti alla base minore. Facendo riferimento alla figura in allegato, in questo caso particolare, accade che:
Volendo calcolare l’area per questo trapezio insolito, è sufficiente conoscere una sola dimensione, la base minore b. L’area del trapezio è data infatti dalla seguente formula ridotta:
Applicazioni numeriche con il teorema di Pitagora
Come trovare il lato obliquo, note le basi e l’altezza del trapezio rettangolo.
Esempio 1
Di un trapezio rettangolo in A, sono note le misure della base maggiore AB, della base minore CD, e dell’altezza AD. Si chiede di calcolare la misura del lato obliquo BC.
Svolgimento
Tracciando l’altezza CH, congruente ad AD, si ottiene un triangolo rettangolo CHB. I due cateti sono rispettivamente l’altezza CH e la proiezione di BC sulla base maggiore, cioè HB. L’ipotenusa è il lato BC di misura incognita. Applicando il teorema di Pitagora è possibile ricavare questo lato.
Usiamo i seguenti simboli per semplicità:
In un triangolo rettangolo qualsiasi, per il teorema di Pitagora abbiamo:
sostituiamo in base alle posizioni fatte sopra:
Esempio 2
Trovare la misura di una base conoscendo una diagonale e l’altezza. Per la base minore, deve essere nota la diagonale
Per la base maggiore, deve essere nota la diagonale
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