francyy12
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Concetti Chiave

  • Manzoni utilizza il romanzo storico per riflettere sull'epoca, ricostruendo aspetti psicologici, sociali, politici ed economici, con protagonisti popolani per rappresentare la realtà in modo realistico.
  • La storia è ambientata nella Lombardia del Seicento sotto dominazione spagnola, un periodo di anarchia e ingiustizie, utilizzato per riflettere sui moti del 1821 e l'arretratezza dell'Italia.
  • Il romanzo esplora il pessimismo manzoniano, dove chi possiede deve dare volontariamente e chi non ha deve accettare il proprio destino, confidando in una ricompensa post-mortem.
  • Le tre redazioni del romanzo mostrano l'evoluzione stilistica e linguistica di Manzoni, culminando nella versione del 1840-1842, che propone un nuovo modello di lingua letteraria per l'Italia unita.
  • Manzoni utilizza l'ironia in vari modi: autoironia, ironia verso il pubblico e i personaggi, sottolineando difetti umani come la codardia e l'egoismo, specie nei potenti.

Indice

  1. La Poetica di Manzoni
  2. Caratteristiche del Romanzo Storico
  3. Ambientazione e Contesto Storico
  4. Personaggi e Temi Sociali
  5. Percorso di Formazione dei Protagonisti
  6. Ironia e Stile Narrativo
  7. Evoluzione del Romanzo
  8. Lingua e Unificazione Italiana

La Poetica di Manzoni

Il romanzo per Manzoni rappresenta la forma migliore per sintetizzare i principi della battaglia romantica che aveva racchiuso nella poetica dell’utile, vero e interessante.

• Rappresentare la realtà senza artefici (vero).

• Pubblico vasto e linguaggio accessibile (interessante).

• Si presta ad esporre notizie storiche, ideali politici e principi morali, consentendone la diffusione per il progresso civile (utile).

Inoltre, essendo il romanzo una nuova forma artistica, era svincolato da regole.

Manzoni nel romanzo non seguirà nemmeno la separazione degli stili: utilizzare due popolani come protagonisti ma trattando argomenti seri.

I personaggi vengono posti in un certo posto e momento, e vengono caratterizzati in modo da renderli unici: nonostante le origini umili non vengono idealizzati e per questo Manzoni è l’iniziatore del romanzo realistico in Italia.

Caratteristiche del Romanzo Storico

Manzoni utilizza il romanzo storico poiché si propone di ricostruire un’epoca in tutti i suoi aspetti psicologici, sociali, politici ed economici. Inoltre, presenta la vicenda dal basso così che permette di riflettere l’esperienza quotidiana mentre le figure illustri fanno solo da sfondo per contestualizzare la storia.

Manzoni inizia una lunga documentazione con storiografie, cronache del tempo e ogni sorte di documento letterario e religioso. Oltre ai personaggi realmente esistiti, anche quelli introdotti da Manzoni devono parere talmente fedeli da essere considerati reali.

Ambientazione e Contesto Storico

Manzoni ambienta la storia nella Lombardia del Seicento sotto la dominazione spagnola, scelta diventata polemica essendo un secolo buio per la forte anarchia, l’ignoranza, la presenza di classi con valori e principi opposti e la presenza della peste.

La storia viene raccontata con un atteggiamento illuminista, attento a cogliere le ingiustizie e i pregiudizi, per sottolineare il trionfo dell’irrazionalità nella cultura.

Infine, Manzoni utilizza la storia del 1600 per rievocare i moti del marzo 1821 e sottolineare le radici dell’arretratezza dell’Italia nella speranza di ricostruirla in modo migliore.

Tra gli elementi necessari a tale obbiettivo vi è:

• La necessità di un saldo potere statale che non prediliga la classe ricca.

• Una legislazione razionale e equa.

• Una politica economica che favorisca l’iniziativa del singolo e intervenga in caso di necessità.

• Un’organizzazione sociale giusta, che rispetti i valori cristiani: ricchi donino ai poveri e poveri accettano il destino di questa vita nella certezza del premio successivo alla morte.

Personaggi e Temi Sociali

Don Rodrigo e la Monaca di Monza rappresentano l’aristocrazia che viene meno alla propria responsabilità, sfruttando il proprio privilegio.

Il cardinale Federigo, invece, ne interpreta l’esempio positivo grazie alla sua attività benefica.

L’Innominato rappresenta il passaggio dalla funzione negativa a quella positiva, dedicandosi, a seguito della conversione, ai poveri e deboli.

Negativo: popolo in rivolta a Milano.

Positivo: Lucia.

Passaggio negativo-positivo: Renzo, che da un atteggiamento ribelle si abbandona alla volontà di Dio.

Negativo: Avvocato Azzeccagarbugli e Don Abbondio.

Positivo: Fra Cristoforo.

Chi ha deve volontariamente dare e chi non ha deve subire, sapendo di venire premiato dopo la vita: Manzoni delineane una concezione tragica e pessimistica della realtà.

Situazione di quiete con il fine dei due sposi promessi di un destino basato sulla felicità quotidiana del lavoro e della religione.

Il sogno è minacciato da Don Rodrigo, un nobile potente e malvagio.

Percorso di Formazione dei Protagonisti

Renzo sperimenta il male sociale e politico (sommossa di San Martino e la Milano appestata) mentre Lucia quello morale. (L’infame capriccio di Don Rodrigo, la corruzione della Monaca di Monza, l’Innominato)

Grazie questa esperienza negativa avviene la maturazione dei personaggi che portano Manzoni a delineare un romanzo di formazione.

Renzo presenta tutte le virtù dei contadini, ma in lui è presente una componente ribelle: la convinzione che l’oppresso possa farsi giustizia da sé.

Il suo percorso lo porta ad abbandonare ogni velleità (aspirazione) di azione che lo potrebbe allontanare dalla benevolenza divina e rassegnarsi alla volontà del destino.

La formazione si attua grazie a:

Sommossa di San Martino.

• Milano appestata.

In particolare, il bilancio degli errori durante la notte passata lungo l’adda e il perdono a Don Rodrigo morente nel lazzaretto.

Lucia invece rappresenta l’esempio di cristiano impeccabile, tuttavia, anche lei affronta un percorso di formazione.

Inizialmente è convinta che una vita innocente è sufficiente a tenere lontani i guai, mancando di consapevolezza nei confronti del male. Al termine della storia comprende che le sventure cadono anche a chi è senza colpa.

I guai vengono sia se vengono cercati ma anche con una condotta esemplare. In ogni caso portano l’individuo a migliorare grazie alla fiducia in Dio.

Là dove c’è il male interviene la provvidenza: Provida Sventura.

Vi è un rifiuto dell’idillio, infatti Manzoni nega ogni rappresentazione che cerchi di addolcire la realtà, poiché falsa e ingannevole.

Il destino della vita non è star bene ma far del bene.

Ironia e Stile Narrativo

Autoironia: il narratore guarda con distacco sé stesso e la storia, come all’inizio in cui Manzoni inventa il ritrovamento del manoscritto in soffitta o le volte in cui mette in dubbio l’utilità del racconto.

Ironia verso il pubblico: ad esempio, quando il narratore evita di raccontare la vita felice e tranquilla al termine del racconto poiché annoierebbe i lettori che si aspettano grandi eventi, di cui Manzoni non può trattare poiché si asterrebbero dal vero.

Ironia verso i personaggi: pone la distanza fra il colto lettore e i personaggi umili, come la pettegolezza delle donne, seppur mantenendo un atteggiamento affettuoso verso questi personaggi.

Ironia verso Renzo: con commenti espliciti o con le parole di Renzo in oggettivo contrasto alla realtà.

Ironia verso Don Abbondio e i potenti: per questo personaggio l’ironia non è per niente bonaria e comprensiva, ma ne sottolinea la codardia e l’egoismo, così come per tutte le figure potenti.

Evoluzione del Romanzo

1821-1823: pubblicata solo 1 secolo dopo dagli studiosi, prima come Gli Sposi promessi e poi riprendendo la volontà. dell’autore con il titolo di Fermo e Lucia.

1827: I promessi Sposi.

1840-1842, versione attuale, con attente modifiche linguistiche.

Il Fermo e Lucia differisce completamente dalle altre due versioni tanto da essere considerato un altro romanzo:

− Differenze nell’ordine delle sequenze.

− Fisionomia diversa.

− Episodi impostati diversamente.

In questa versione risalta l’intento storico, di ricostruire una società ben delineata. L’autore interviene in maniera più secca mentre nella versione odierna gli interventi sono più velati e nascosti dall’ironia. Infine vi è una netta distinzione fra negativo e positivo, ideale e reale.

Lingua e Unificazione Italiana

Con l’ultima redazione Manzoni propone un nuovo modello di lingua letteraria e una possibile lingua per l’italiano del Paese unito del futuro.

Nel Fermo e Lucia optò per il toscano letterario, unito a espressioni tipiche parlate e francesismi.

Già nel 1824 si orientò verso il Toscano, grazie a libri e dizionari scoprendo molte concordanze tra toscano e dialetti, come il milanese.

Pubblicato il romanzo nel 1827, Manzoni trascorse diversi mesi a Firenze per entrare a contatto con la lingua, giungendo alla conclusione che la lingua dell’Italia unita doveva essere il fiorentino parlato delle persone colte.

Tale idea incontrò il favore della classe politica, tanto da invitare Manzoni a presiedere per l’unificazione della lingua a seguito dell’Unità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione del romanzo secondo Manzoni?
  2. Manzoni vede il romanzo come il mezzo ideale per esprimere i principi della poetica romantica, sintetizzando l'utile, il vero e l'interessante, e rappresentando la realtà senza artefici.

  3. Come Manzoni utilizza il romanzo storico?
  4. Manzoni usa il romanzo storico per ricostruire un'epoca nei suoi aspetti psicologici, sociali, politici ed economici, presentando la vicenda dal basso e documentandosi con storiografie e cronache.

  5. Qual è l'ambientazione storica scelta da Manzoni e perché?
  6. Manzoni ambienta la storia nella Lombardia del Seicento sotto la dominazione spagnola, un periodo di anarchia e ignoranza, per sottolineare le radici dell'arretratezza italiana e promuovere un cambiamento.

  7. Quali sono i temi sociali rappresentati dai personaggi di Manzoni?
  8. I personaggi di Manzoni rappresentano vari temi sociali, come l'aristocrazia irresponsabile, la beneficenza, la conversione e la ribellione, delineando una concezione tragica e pessimistica della realtà.

  9. Come Manzoni contribuisce all'unificazione della lingua italiana?
  10. Manzoni propone un nuovo modello di lingua letteraria basato sul fiorentino parlato dalle persone colte, influenzando l'unificazione linguistica italiana e guadagnando il favore della classe politica.

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