Langello
Ominide
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Svetonio era un autore romano nato tra il 70 e il 75, noto per il suo lavoro nella letteratura biografica, con legami significativi con figure come Plinio il Giovane.
  • Le opere di Svetonio comprendevano quattordici testi, ma oggi sono conservate principalmente le biografie, tra cui "De viris illustribus" e "De vita Caesarum".
  • "De viris illustribus" presentava biografie di uomini di cultura con un formato costante, fornendo dettagli biografici ma trascurando l'aspetto intellettuale.
  • "De vita Caesarum" offre dodici biografie di imperatori romani, organizzate per categorie piuttosto che cronologicamente, enfatizzando aspetti personali e morali.
  • Svetonio utilizza uno stile narrativo semplice e diretto, con una tendenza a presentare i personaggi attraverso aneddoti e pettegolezzi per umanizzarli.

Scarse sono le notizie sulla biografia, tratte soprattutto dal suo De Vita Caesarum e da una raccomandazione da parte di Plinio il Giovane affinché ottenesse lo ius trium liberorum (concessione di particolari benefici legali e fiscali propri di chi aveva almeno tre figli).
Nacque probabilmente tra il 70 e il 75 a Ostia o a Ippona da una famiglia di ceto equestre; fu legato da rapporti di amicizia con personaggi importanti come Plinio il Giovane; fu per qualche tempo tribuno militare e svolse anche l’attività di avvocato. In seguito ebbe incarichi di tipo amministrativo nella burocrazia imperiale. Dopo aver svolto quest’incarico si dedicò esclusivamente alla letteratura.
L’attività letteraria di Svetonio fu notevole: si ricordano ben quattordici opere, soprattutto di argomenti vari caratterizzati da erudizione e spirito di catalogazione; a noi rimangono solo le opere appartenenti al genere biografico: una piccola parte del De viris illustribus e il De vita Ceasarum.

Il De viris illustribus (Gli uomini illustri) era una raccolta di biografie di uomini di cultura divisa in cinque sezioni dedicate a poeti, oratori, storici, filosofi e grammatici e retori. Di essa ci rimangono solo l’ultimo libro sui grammatici e i retori, la biografia di Plinio il Vecchio, dei poeti Terenzio, Orazio, Lucano e una versione rielaborata di quella di Virgilio.
Ciascun libro comprendeva un indice degli autori trattati, la presentazione del genere letterario e le biografie dei singoli autori.
Lo schema dei libri è pressoché costante: Svetonio inserisce inizialmente un indice degli autori trattati, la presentazione del genere a cui appartengono e in seguito le singole biografie: fornisce notizie sull’origine e sul luogo di nascita, sull’aspetto fisico e sul carattere, elenca le opere e narra aneddoti curiosi, relativi alla vita privata; non approfondisce però il profilo intellettuale dei personaggi.

Il De vita Caesarum (Biografie dei Cesari) è una raccolta di dodici biografie degli imperatori da Giulio Cesare fino a Domiziano, pubblicata intorno al 120.
L’opera è divisa in otto libri: i primi sei sono dedicati ognuno per ciascuno degli imperatori della dinastia giulio - claudia (Cesare, Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone); il settimo tratta dei tre imperatori Galba, Otone e Vitellio; mentre l’ultimo raccoglie le biografie dei Flavi (Vespasiano, Tito e Domiziano).
Il genere biografico mostrava scarsa attenzione alla precisione cronologica e alla disposizione degli eventi secondo il rapporto causa - effetto: Svetonio raggruppa per species (per categorie) le notizie sui singoli imperatori (dalla descrizione fisica passa a quella delle abitudini e poi a quella dei vizi e delle virtù, solo in seguito dà spazio alle imprese militari e civili).
Nel complesso le informazioni storiche presenti sono abbastanza corrette, d’altronde Svetonio, archivista imperiale, poté consultare a lungo molti documenti ufficiali.
La biografia svetoniana e la storiografia hanno in comune la vena moralistica che però in Svetonio mira a presentare i personaggi sotto una luce quotidiana: l’autore infatti orienta la propria narrazione nel verso più utile a presentare il suo personaggio come positivo o negativo ricorrendo a numerose vicende private e a pettegolezzi, che tratteggiano un quadro psicologico dell’imperatore contribuendo a umanizzare le figure.
Il giudizio di Svetonio è per lo più critico, solo di Augusto, Vespasiano e Tito emergono ritratti abbastanza favorevoli.
Il De vita Caesarum si caratterizza per una certa monotonia, accentuata dalla costante narrazione in terza persona e la struttura per species di ogni biografia.
Il periodare è semplice ed essenziale e il lessico non è elevato ma infarcito di termini d’uso colloquiale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali opere letterarie di Svetonio?
  2. Le principali opere letterarie di Svetonio includono il "De vita Caesarum" e una parte del "De viris illustribus", che sono le uniche opere biografiche rimaste.

  3. Come è strutturato il "De vita Caesarum"?
  4. Il "De vita Caesarum" è diviso in otto libri, ciascuno dedicato a diversi imperatori, dalla dinastia giulio-claudia fino ai Flavi, con una struttura che raggruppa le informazioni per categorie.

  5. Qual è l'approccio di Svetonio nella scrittura delle biografie?
  6. Svetonio adotta un approccio moralistico e quotidiano, presentando i personaggi attraverso aneddoti privati e pettegolezzi, con l'intento di umanizzare e giudicare criticamente gli imperatori.

  7. Quali imperatori ricevono un ritratto favorevole da Svetonio?
  8. Svetonio offre ritratti abbastanza favorevoli di Augusto, Vespasiano e Tito, mentre il suo giudizio sugli altri imperatori è per lo più critico.

  9. Quali sono le caratteristiche stilistiche del "De vita Caesarum"?
  10. Il "De vita Caesarum" si distingue per la monotonia della narrazione in terza persona, una struttura per species, un periodare semplice ed essenziale, e un lessico colloquiale.

Domande e risposte