Concetti Chiave
- Svetonio era un autore romano nato tra il 70 e il 75, noto per il suo lavoro nella letteratura biografica, con legami significativi con figure come Plinio il Giovane.
- Le opere di Svetonio comprendevano quattordici testi, ma oggi sono conservate principalmente le biografie, tra cui "De viris illustribus" e "De vita Caesarum".
- "De viris illustribus" presentava biografie di uomini di cultura con un formato costante, fornendo dettagli biografici ma trascurando l'aspetto intellettuale.
- "De vita Caesarum" offre dodici biografie di imperatori romani, organizzate per categorie piuttosto che cronologicamente, enfatizzando aspetti personali e morali.
- Svetonio utilizza uno stile narrativo semplice e diretto, con una tendenza a presentare i personaggi attraverso aneddoti e pettegolezzi per umanizzarli.
Scarse sono le notizie sulla biografia, tratte soprattutto dal suo De Vita Caesarum e da una raccomandazione da parte di Plinio il Giovane affinché ottenesse lo ius trium liberorum (concessione di particolari benefici legali e fiscali propri di chi aveva almeno tre figli).
Nacque probabilmente tra il 70 e il 75 a Ostia o a Ippona da una famiglia di ceto equestre; fu legato da rapporti di amicizia con personaggi importanti come Plinio il Giovane; fu per qualche tempo tribuno militare e svolse anche l’attività di avvocato. In seguito ebbe incarichi di tipo amministrativo nella burocrazia imperiale. Dopo aver svolto quest’incarico si dedicò esclusivamente alla letteratura.
L’attività letteraria di Svetonio fu notevole: si ricordano ben quattordici opere, soprattutto di argomenti vari caratterizzati da erudizione e spirito di catalogazione; a noi rimangono solo le opere appartenenti al genere biografico: una piccola parte del De viris illustribus e il De vita Ceasarum.
Il De viris illustribus (Gli uomini illustri) era una raccolta di biografie di uomini di cultura divisa in cinque sezioni dedicate a poeti, oratori, storici, filosofi e grammatici e retori. Di essa ci rimangono solo l’ultimo libro sui grammatici e i retori, la biografia di Plinio il Vecchio, dei poeti Terenzio, Orazio, Lucano e una versione rielaborata di quella di Virgilio.
Ciascun libro comprendeva un indice degli autori trattati, la presentazione del genere letterario e le biografie dei singoli autori.
Lo schema dei libri è pressoché costante: Svetonio inserisce inizialmente un indice degli autori trattati, la presentazione del genere a cui appartengono e in seguito le singole biografie: fornisce notizie sull’origine e sul luogo di nascita, sull’aspetto fisico e sul carattere, elenca le opere e narra aneddoti curiosi, relativi alla vita privata; non approfondisce però il profilo intellettuale dei personaggi.
Il De vita Caesarum (Biografie dei Cesari) è una raccolta di dodici biografie degli imperatori da Giulio Cesare fino a Domiziano, pubblicata intorno al 120.
L’opera è divisa in otto libri: i primi sei sono dedicati ognuno per ciascuno degli imperatori della dinastia giulio - claudia (Cesare, Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone); il settimo tratta dei tre imperatori Galba, Otone e Vitellio; mentre l’ultimo raccoglie le biografie dei Flavi (Vespasiano, Tito e Domiziano).
Il genere biografico mostrava scarsa attenzione alla precisione cronologica e alla disposizione degli eventi secondo il rapporto causa - effetto: Svetonio raggruppa per species (per categorie) le notizie sui singoli imperatori (dalla descrizione fisica passa a quella delle abitudini e poi a quella dei vizi e delle virtù, solo in seguito dà spazio alle imprese militari e civili).
Nel complesso le informazioni storiche presenti sono abbastanza corrette, d’altronde Svetonio, archivista imperiale, poté consultare a lungo molti documenti ufficiali.
La biografia svetoniana e la storiografia hanno in comune la vena moralistica che però in Svetonio mira a presentare i personaggi sotto una luce quotidiana: l’autore infatti orienta la propria narrazione nel verso più utile a presentare il suo personaggio come positivo o negativo ricorrendo a numerose vicende private e a pettegolezzi, che tratteggiano un quadro psicologico dell’imperatore contribuendo a umanizzare le figure.
Il giudizio di Svetonio è per lo più critico, solo di Augusto, Vespasiano e Tito emergono ritratti abbastanza favorevoli.
Il De vita Caesarum si caratterizza per una certa monotonia, accentuata dalla costante narrazione in terza persona e la struttura per species di ogni biografia.
Il periodare è semplice ed essenziale e il lessico non è elevato ma infarcito di termini d’uso colloquiale.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali opere letterarie di Svetonio?
- Come è strutturato il "De vita Caesarum"?
- Qual è l'approccio di Svetonio nella scrittura delle biografie?
- Quali imperatori ricevono un ritratto favorevole da Svetonio?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche del "De vita Caesarum"?
Le principali opere letterarie di Svetonio includono il "De vita Caesarum" e una parte del "De viris illustribus", che sono le uniche opere biografiche rimaste.
Il "De vita Caesarum" è diviso in otto libri, ciascuno dedicato a diversi imperatori, dalla dinastia giulio-claudia fino ai Flavi, con una struttura che raggruppa le informazioni per categorie.
Svetonio adotta un approccio moralistico e quotidiano, presentando i personaggi attraverso aneddoti privati e pettegolezzi, con l'intento di umanizzare e giudicare criticamente gli imperatori.
Svetonio offre ritratti abbastanza favorevoli di Augusto, Vespasiano e Tito, mentre il suo giudizio sugli altri imperatori è per lo più critico.
Il "De vita Caesarum" si distingue per la monotonia della narrazione in terza persona, una struttura per species, un periodare semplice ed essenziale, e un lessico colloquiale.