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Concetti Chiave

  • Quintiliano, originario di Calagurris, fu un celebre avvocato e maestro di retorica a Roma, divenendo il primo docente stipendiato dallo stato romano.
  • L'Institutio Oratoria è un'opera monumentale in 12 libri dedicata alla formazione del perfetto oratore, ispirandosi ai principi di educazione globale di Cicerone.
  • L'opera enfatizza l'importanza dell'educazione pubblica e critica le scuole filosofiche per la loro mancanza di attenzione alla formazione letteraria.
  • Quintiliano propone un approccio educativo graduale che valorizza la comprensione, la fiducia nelle capacità naturali del fanciullo e rifiuta le punizioni corporali.
  • L'Institutio Oratoria si inserisce nel contesto politico culturale dei Flavi, mirato a formare un ceto dirigente secondo i modelli tradizionali romani, opponendosi all'influenza orientale.
In questo appunto viene descritta brevemente la biografia dello scrittore di epoca romana Quintiliano, di cui si descrive la professione che svolse che fu quella di avvocato, gli eventi storici che accaddero quando lui scriveva. All'interno dell'appunto viene descritta in particolare modo l'opera dal titolo l'Institutio Oratoria. Si descrive come l'opera sia articolata e le principali tematiche di cui si occupa.

Indice

  1. Biografia di Quintiliano
  2. L'Institutio Oratoria
  3. Descrizione dell'opera

Biografia di Quintiliano

Quintiliano nasce a Calagurris (Spagna Terragonese) intorno al 35 d.C.
e ricevette a Roma l’istruzione dai migliori maestri. Qui esercitò la professione di avvocato per poi dedicarsi maggiormente alla professione di maestro di retorica. Sotto tale operato raggiunse un così tale prestigio da diventare il primo docente stipendiato dallo stato con centomila sesterzi annui. Quintiliano, Marco Fabio (3) articoloLa fama e la rinomanza della sua attività gli consentirono così tramite riconoscimenti ufficiali l’eliminazione della preoccupazione di tipo economica. Ritiratosi dall’insegnamento si dedicò alla composizione de Institutio Oratoria composta in 12 libri contenenti la summa dei suoi insegnamenti. Essa fu pubblicata nel 96 stesso anno della sua morte che seguì di pochi mesi l’assassinio di Domiziano, imperatore servito devotamente che lo aveva ricompensato con onorificenze e ricchezze.

L'Institutio Oratoria

Argomento principale dell’Institutio Oratoria come dice il nome per l’appunto è la formazione del perfetto oratore. In questo caso Quintiliano riprende come modello Cicerone da cui attinge per l’idea di educazione globale secondo cui l’istruzione debba espandersi in discipline diverse. Schematizzando seguitiamo la struttura dell’opera:
  • Libro I: Criteri dell’educazione da impartire al fanciullo in famiglia e presso il grammaticus.
  • Libro II: Esordi della formazione retorica, doveri degli insegnanti, caratteri generali della retorica.
  • Libri III-VII: Inventio/ordio (la facoltà inventiva e l’ordine)
  • Libri VII-IX: Elocutio, Attenzione sullo stile e figure retoriche.
  • Libro X: Imitatio, excursus su poeti e prosatori greci e latini(scopo di dimostrare che la cultura latina non è inferiore a quella ellenistica)
  • Libro XI: Memoria, analisi delle tecniche più efficaci per mandare a mante; Pronuntiatio, modo di porgere; Actio, gesti più appropriati da parte dell’oratore).
  • Libro XII: Figura del perfetto oratore e elenco dettagliato delle sue virtù(prende spunto da Catone, vir bonus dicendi peritus); rapporto oratore-principe.
L’opera dell'Institutio Oratoria è dedicata a Vitorio Marcello il quale aveva fatto fortuna a corte e ancor giovane era divenuto senatore, sotto Traiano raggiunge il consolato. Appartiene alla nuova nobiltà di origine italica. Il suo nome è associato a quello del principe.

Descrizione dell'opera

Con l'Institutio Oratoria fine di Quintiliano non è di scrivere un semplice manuale di retorica ma fornire una guida per la formazione del perfetto oratore il quale deve essere dotato di educazione completa nell’arte del dire e di un gusto sicuro nella scelta dei modelli da imitare. La dignità di cultura formatrice dell’individuo è strettamente collegata alla retorica. Egli critica le scuole filosofiche accusandole di non curare la formazione letteraria e di non offrire ai loro allievi esempi di coerenza. Tale modello di ostilità si adatta alla politica dei Flavi che avevano perseguitato e cacciato i filosofi. Una prova è l’ampia sezione dell’Institutio Oratoria in cui Quintiliano si sofferma sulla fanciullezza del futuro oratore e sull’importanza della puerizia quale momento decisivo nello sviluppo della personalità. Nella sua opera, il pensiero pedagogico presenta un’apertura ai problemi del fanciullo, posto di fronte al problema dell’apprendimento scolastico. Un’importanza decisiva è attribuita alla scelta di quanti del fanciullo dovranno occuparsi, non soltanto dai pedagoghi e maestri ma anche da schiavi, nutrici, compagni di giochi. Non a caso egli preferisce alla scuola privata la scuola pubblica che comporta rischi minori soprattutto dal punto di vista morale rispetto a quella impartita in istituti privati. Infatti la scuola pubblica prima di tutto insegna il saper vivere onorevolmente. E dato che un oratore deve essere prima di tutto un uomo onesto è preferibile la scuola pubblica.

Quintiliano, Marco Fabio (3) articolo

Viene esaltata così la funzione docente, l’insegnante che non deve soltanto possedere la cultura ma deve improntare anche il suo magistero a un profondo senso di humanitas e di superiore comprensione. Esso si deve rendere autore di un’azione educativa graduale e continua nel tempo diretta a stimolare l’intelligenza del fanciullo e la sua volontà. Al padre spetta il compito di dare inizio al processo educativo nella fase cruciale della puerizia in cui vengono poste le basi dell’esistenza futura. Nei confronti del fanciullo manifesta una profonda comprensione, totale fiducia nelle sue capacità di progresso, rispetto delle sue inclinazioni naturali, l’andare incontro alle sue necessità, rifiuto delle punizioni corporale adottate nella scuola dell’antichità. È fondamentale un insegnamento graduale che lasci spazio al gioco importante nello sviluppo dell’intelligenza soprattutto nei primi anni, stimolando la fantasia del fanciullo evitandogli difficoltà nell’apprendimento. Dato che la vita si presenta come una lotta per la conquista degli onori, bisognerà suscitare in lui lo spirito di emulazione e competizione facendogli comprendere l’importanza dell’impegno assiduo che negli anni futuri dovrà tradursi in dedizione costante, per il miglioramento dell’utile comune.
L’opera dell'Institutio Oratoria rientra in un piano politico culturale dei Flavi: controllando e indirizzando l’educazione del perfetto oratore, essi intesero formare il ceto dirigente secondo i modelli della tradizione romana in polemica con l’età neroniana a cui la dinastia Giulio-Claudia amava riferirsi influenzato largamente dall’oriente. Quintiliano non mirava a scrivere un’opera innovatrice, si proponeva di mettere ordine nella trattazione della dottrina retorica sottoponendo a critica gli apporti del passato e scegliendo quelli maggiormente in linea con la sua visione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza dell'opera "Institutio Oratoria" di Quintiliano?
  2. L'"Institutio Oratoria" è fondamentale perché non è solo un manuale di retorica, ma una guida per la formazione del perfetto oratore, che deve avere un'educazione completa e un gusto sicuro nella scelta dei modelli da imitare.

  3. Quali sono le principali tematiche trattate nei libri dell'"Institutio Oratoria"?
  4. L'opera tratta vari aspetti dell'educazione retorica, come i criteri educativi per i giovani, la formazione retorica, l'inventio, l'elocutio, l'imitatio, la memoria, la pronuntiatio, l'actio e la figura del perfetto oratore.

  5. Come Quintiliano vede il ruolo dell'insegnante nella formazione del giovane oratore?
  6. Quintiliano esalta la funzione docente, sottolineando che l'insegnante deve possedere cultura e un profondo senso di humanitas, stimolando gradualmente l'intelligenza e la volontà del fanciullo.

  7. Qual è la critica di Quintiliano verso le scuole filosofiche?
  8. Quintiliano critica le scuole filosofiche per non curare la formazione letteraria e non offrire esempi di coerenza, in linea con la politica dei Flavi che perseguitavano i filosofi.

  9. Qual è il contesto politico-culturale in cui si inserisce l'"Institutio Oratoria"?
  10. L'opera si inserisce nel piano politico-culturale dei Flavi, che miravano a formare il ceto dirigente secondo i modelli della tradizione romana, in polemica con l'età neroniana.

Domande e risposte