Concetti Chiave
- Il termine "teatro" deriva da "theathai", usato dai greci per definire il luogo delle rappresentazioni sceniche, e le tradizioni teatrali fiorirono in Grecia a partire dal VI secolo a.C.
- Il teatro greco è stato fondamentale per la cultura occidentale, integrando feste, rituali e valutazioni oratorie, con cittadini coinvolti in manifestazioni culturali e politiche.
- Le rappresentazioni in onore di Dioniso includevano tragedie, commedie e drammi satireschi, con tragedie basate su mitologia e opere di Eschilo, Sofocle ed Euripide.
- Nel teatro romano, emerso nel IV secolo a.C, si distinsero le fabulae palliatae e l'introduzione delle donne come attrici, con un'espansione che coprì l'Europa e il Mediterraneo.
- La commedia, con protagonisti persone comuni e finale lieto, serviva a divertire il pubblico, con varianti come la satira politica di Aristofane e le opere di Plauto e Terenzio.
In questo contenuto viene descritta la storia del teatro. Di seguito vengono riportate le origini del teatro, la storia del teatro dell’antica Grecia, dell’antica Roma e informazioni sulla commedia.
Indice
Quali sono le origini del teatro
Il termine “teatro” deriva dalla parola “theathai” che significa vedere.Questa parola cominciò ad essere utilizzata dagli antichi greci per definire il luogo della rappresentazione scenica.
A partire dal VI secolo a.C nell’antica Grecia, le tradizioni teatrali sono fiorite nelle culture di tutto il mondo. Nonostante la somiglianza del teatro con lo svolgimento di attività rituali, non ci sono delle vere prove che attestino che il teatro abbia avuto origine dal rituale. Comunque, il teatro ha delle caratteristiche simili ai misteri sacri in quanto conduceva lo spettatore alla purificazione e alla guarigione interiore attraverso una visione.
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Storia del Teatro nell’antica Grecia
Il teatro greco gettò le basi per la tradizione teatrale occidentale.Il teatro era parte integrante della cultura greca e comprendeva feste, rituali religiosi, musica, poesia, matrimoni, funerali e simposi. La partecipazione dei cittadini comportava anche la valutazione degli oratori durante gli spettacoli eseguiti in tribunale o in assemblea politica.
Per ulteriori approfondimenti sul teatro dell'antica Grecia vedi qui
Teatro nell’antica Grecia: rappresentazioni in onore di Dioniso
Il teatro dell'antica Grecia comprendeva tre tipologie di drammi: la tragedia, la commedia e il dramma satirico.La tragedia ad Atene consisteva in un tipo di danza-dramma che diventò una parte importante della cultura teatrale della città. Nacque nel VI secolo a.C e si sviluppò nel V secolo a.C e continuò ad essere popolare fino all'inizio del periodo ellenistico. La maggior parte delle tragedie ateniesi rappresentava eventi appartenenti alla mitologia greca, soprattutto vittorie. Sono stati rinvenuti testi completi esistenti di Eschilo, Sofocle ed Euripide. Le rappresentazioni teatrali venivano eseguiti nell'ambito delle feste celebrate in onore di Dioniso, il dio del vino e della fertilità. In questa occasione i drammaturghi dovevano presentare quattro di opere teatrali non necessariamente collegate tra di loro, di cui di solito erano tre tragedie e una commedia satirica.
Per ulteriori approfondimenti sul teatro in Grecia vedi qui
Informazioni sulla tragedia greca
La tragedia è definita una delle forme d’arte più nobili del teatro, capace di elevare gli spettatori attraverso la “catarsi” dalle passioni.La tragedia è caratterizzata da argomento austero e drammatico, dalla presenza sulla scena, come protagonisti, di divinità ed eroi, dal finale tragico con la morte di uno dei personaggi. Nella tragedia greca troviamo anche la presenza di due semicori che alternano canto e parlato. Aristotele ne precisò linee e norme generali, definite nell’unità di tempo, di luogo e di azione, norme accettate e rispettate per molti secoli. I principali tragici dell’antica letteratura greca furono Eschilo, Sofocle ed Euripide.
Per ulteriori approfondimenti sulla tragedia greca vedi qui
Storia del teatro dell’antica Roma
Il teatro occidentale si sviluppò e si espanse anche con gli antichi romani.Livio, uno storico romano, scrisse che i romani testarono per la prima volta il teatro nel IV secolo a.C, con attori etruschi. A Roma il teatro era diventata una forma d'arte che si manifestava in diversi modi, attraverso la rappresentazione di spettacoli di strada, balli, abilità e altro ancora. A partire dagli ultimi anni della repubblica e per mezzo dell'Impero romano, tra il 27 a.C e 476 d.C, il teatro si diffuse dall’occidente in tutta Europa, intorno al Mediterraneo e raggiunse l'Inghilterra. Il teatro romano era differente da qualsiasi altra cultura che ha preceduto quella romana.
Per ulteriori approfondimenti sul teatro romano vedi qui
Teatro nell’antica Roma: opere e caratteristiche
Le opere più significative della letteratura romana furono le tragedie e le commedie di Livio Andronico e Gneo Neviomentre, riguardo le opere teatrali, non ci sono stati ritrovamenti attribuibili ai due autori. Tra le commedie romane ritrovate si ricorda la fabula palliata, un insieme di commedie basate su soggetti greci scritte da Plauto e Terenzio. Durante la rielaborazione dei testi greci, i drammaturghi comici romani cancellarono il ruolo del coro nella divisione del dramma in episodi e introdussero l'accompagnamento musicale nei suoi dialoghi. In contrasto con il teatro greco antico, nel teatro dell'antica Roma potevano recitare anche le donne. Non solo interpretavano il ruolo di ballerine, ma c’era anche una minoranza di attrici che recitavano, raggiungendo anche una gran fama.
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Informazioni storiche sulla commedia
La commedia è una riproduzione scherzosa e allegra celebrata in onore di Dioniso.È nata con lo scopo di imitare le caratteristiche del popolo; quindi, aveva come protagonista la gente comune e si risolveva solitamente con un lieto fine. L’obiettivo della commedia era quello di creare divertimento nel pubblico; pertanto, il linguaggio era semplice e immediatamente comprensibile. Esisteva, inoltre, la commedia mordace detta anche satira, che colpiva il potere politico (come era solito fare Aristofane) o i comportamenti dei singoli individui (come raccontava Menandro). Anche la letteratura latina ha visto numerosi commediografi, tra cui principalmente Plauto e Terenzio. Plauto era un l’ideatore di azioni rapide che si alternavano a dialoghi violenti mentre Terenzio aveva uno stile più elegante e delicato e per questo era meno apprezzato dal pubblico di quel tempo, che prediligeva batture dalla facile comprensione.
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Domande da interrogazione
- Quali sono le origini del teatro?
- Qual era il ruolo del teatro nell'antica Grecia?
- Quali sono le caratteristiche principali della tragedia greca?
- Come si sviluppò il teatro nell'antica Roma?
- Quali erano le caratteristiche della commedia nell'antichità?
Il termine "teatro" deriva dalla parola greca "theathai" che significa vedere. Le tradizioni teatrali iniziarono a fiorire nel VI secolo a.C. in Grecia, ma non ci sono prove concrete che il teatro abbia avuto origine da rituali, nonostante le somiglianze con i misteri sacri.
Il teatro era parte integrante della cultura greca, coinvolgendo feste, rituali religiosi, musica, poesia e simposi. Le rappresentazioni teatrali erano spesso in onore di Dioniso e includevano tragedie, commedie e drammi satirici.
La tragedia greca è considerata una forma d'arte nobile, caratterizzata da argomenti austeri e drammatici, protagonisti divini o eroici, e un finale tragico. Aristotele ne definì le norme, come l'unità di tempo, luogo e azione.
Il teatro romano si sviluppò a partire dal IV secolo a.C. con attori etruschi e si espanse durante l'Impero romano. Era diverso dalle culture precedenti, includendo spettacoli di strada e balli, e permetteva anche alle donne di recitare.
La commedia era una rappresentazione allegra in onore di Dioniso, con protagonisti comuni e un lieto fine. Esisteva anche la commedia satirica, che criticava il potere politico o i comportamenti individuali, come nelle opere di Aristofane e Menandro.