Storici di A: Per la maggior parte gli storiografi che hanno trattato di A. sono soldati o generali che lo hanno accompagnato nelle varie campagne d guerra. Il primo fu Callistene, che fu assoldato come storiografo ufficiale da A. nella campagna asiatica. Egli cadde in disgrazia con A. quando si rifiutò di inchinarsi (proschiunesis) davanti al re, cosa impossibile a farsi per un greco. Successivamente venne scoperta la sua partecipazione nella congiura di Paggi per uccidere A. e fu messo a morte. Il secondo fu Eumene di Cardia, che mescolava la vita privata del re anche con le sue avventure e sbornie con affari ufficiali. Poi vi è Onesicrito di Astipalea, timoniere della nave di A. al quale fu affidata un’intera flotta per esplorare dalla foce dell’Indo all’Eufrate. Il penultimo fu Tolomeo, che diede vita alla dinastia dei Tolomei in Egitto e l’ultimpo Efidippo da Rodi, l’unico che andò contro A.
Storiografia Tragica: Nella prima metà dell’età ellenistica la tragedia viene definita tragica proprio perché si propone di suscitare emozioni fortissime anche come pietà e paura. Già conosciuta da Erodoto e Tucidide. Il principale esponente fu Duride di Samo che criticava Eforo e Teopompo perché il loro stile era privo di Patos, diversamente dal suo che ne era pieno.
Megastene e Etnografi: Grazie alle conquiste di A. moltissimi popoli furono riuniti sotto un unico re. I poeti si trasformarono in etnografi proprio perché studiavano le tradizioni e le popolazioni conquistate. Inoltre mettevano a disposizione la loro cultura ai popoli conquistati per farsi conoscere e, lo stesso facevano i popoli conquistati. Regnava il desiderio di conoscersi. Il + importante tra gli etnografi fu Megastene. Egli passò un lungo periodo in India e ne descrisse usi e costumi. La sua descrizione fu la migliore per molti secoli nel mondo classico. Sono rimasti 4 libri:
1)dedicato alla geografia, flora e fauna;
2) ai sistemi di governo e ai nomoi;
3) Società e filosofia;
4) mitologia e storia.
Plutarco: nasce a Cheronea nel 50 d.C. Studia ad Atene con Ammonio. Viaggia molto e va in Egitto e in Italia e riceve la cittadinanza Romana e insegne consolari da Lucio Mestrio Floro. Ampia conoscenza della lingua greca e latina. Non si spostò mai definitivamente dalla sua piccola città e non disdegno di ricoprire cariche all’interno di essa: fu sacerdote di Apollo al tempio di Delfi. Morì nel 125 d.C. (primi anni principato Adriano). Sono rimaste 54 vite (50 cm dice Barly) di uomini illustri greci e romani e 80 opuscoli d carattere vario chiamati Moralia.
Vite Parallele: Ampia conoscenza di greco e latino. Ogni vita formata sempre da una coppia di personaggi di solito uno greco e uno romano (22 coppie uomini e 4 separate: Arato, Artaserse, Galba e Ottone). Opera di carattere prevalentemente storico-biografica. Tratta della biografia di uomini illustri con l’intento pedagogico sia nei vizi che nei pregi. Componenti essenziali delle biografie sono etos (carattere) e le praxeis (azioni). L’etos si manifesta solo nelle praxeis e queste sono importanti solo quando mostrano l’etos del personaggio. Non scrive fatti già noti, ma nuovi. Non si propone di avviare un’indagine sul personaggio, ma solo di scoprirne l’etos. “grandi nature, come attuano grandi virtù, così producono grandi vizi”. Supremazia dell’elemento greco-romano all’interno dell’impero.
Moralia: Mostrano il Plutarco filosofo. Il titolo si riferisce alla raccolta di opere di varia estensione e danno idea dell’erudizione del poeta. Comprendono saggi brevi, epistole e declamazioni. Prevale il dialogo platonico. Il titolo dell’opera fu dato da Max Plaunude che ne 13° secolo ha riorganizzato tt. I Moralia comprendono: scritti sulle malattie (pate); scritti pedagogici (come si ascoltano i poeti, come si ascolta, la musica); scritti Politici (Precetti politici, gli anziani devon fare politica (è similie al De Senectute di Cicerone); scritti Teologici (dialoghi delfini: eclissi oracoli, gli oracoli della Pizia); scritti Scientifici (la faccia della Luna, cause naturali, cause romane e greche); critiche letterarie
(confronto tra Aristonfane e Menandro); scritti conviviali (simposio, sofisti a banchetto).
Romanzo: Dai primi secoli dell’età imperiale ci sono pervenuti 5 narrazioni in prosa (racconti d’amore o d’avventura).
1) Cherea e Calliore opera in otto libri di Caritone di Afrodisia (I sec).
2) Le storie efesiache di Senofonte di Efeso (5 libri II sec).
3) Leucippe e Clitofonte in 8 libri di Achille Tazio di Alessandria. 4
) Dafni e Cloe di Longo Sofista. 4 libri fine II secolo.
5) Le storie etiopiche di Eliodoro di Emesa 10 libri metà III sec. Struttura rigida. Ragazzo e ragazza si innamorano l’uno dell’altra. Ostacoli, imprevisti. Intraprendono lunghi viaggi con lieto fine obbligatorio. L’innamoramento avviene a prima vista e i protagonisti si ritrovano sempre in situazione pericolose. I testi risalgono al periodo della 2 sofistica.