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aziende cercano assunzioni di profili con competenze greenNel 2021 la parola d'ordine è stata “sostenibilità”. Il 24,3% delle aziende dell’industria e dei servizi ha investito in tecnologie e prodotti green (+3 punti percentuali rispetto al 2019) e il 52,5% ha investito in competenze green.


Un dato che sottolinea la propensione delle aziende a puntare forte in materia di sostenibilità ambientale e che trova riscontro nel profilo di lavoratore ideale richiesto dal mondo del lavoro: nel 2021 le imprese hanno infatti richiesto al 76,3% delle assunzioni programmate – parliamo di circa 3,5 milioni di posizioni - competenze green, e nel 37,9% dei casi chiedendo skills specifiche per posizioni elevate. E' quanto emerge dall’ultima edizione del volume “Le competenze green” del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.

Competenze green: industria e servizi i settori dove la skill fa la differenza

La domanda di competenze green interessa l'intera filiera economica del nostro Paese. In particolare, è nell’industria, che si evidenzia un’elevata richiesta di competenze green. Parliamo di diverse tipologie di settori, come l’estrazione dei minerali (sono necessarie per il 79,7% degli ingressi programmati), il comparto del legno e del mobile (78,8%), le costruzioni (78,6%), le industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere (78,5%), le public utilities (77,8%) e la meccanica (76,8%).

Nel settore dei servizi la ricerca di green skill si conferma come strategica soprattutto nell'ambito del commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (84,4%), nei servizi avanzati e di supporto alle imprese (81,1%) e nell'alloggio, ristorazione e turismo (80,9%). Estremamente pervaso da questa ricerca è il comparto dell'edilizia, dove si cercano tecnici e ingegneri delle costruzioni civili (competenze richieste con elevata importanza al 78,6% e al 71,2% delle entrate) e i tecnici della gestione dei cantieri edili (55%), chiamati ad intervenire sia per quanto riguarda la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, sia nella progettazione e costruzione di nuovi edifici eco-sostenibili.

Istituti Tecnici Superiori e Università: le green skills partono dalla formazione

Le competenze green si dimostrano come fondamentali per tutti i diplomati e laureati che vogliano rendersi “appetibili” al mercato del lavoro. Nel dettaglio, a chi è in possesso di un titolo di Istituto Tecnico Superiore, o di laurea, vengono richieste green skills rispettivamente nell'88,2% e nell'82,7% dei casi. L'attitudine alla sensibilità ambientale viene ormai richiesta anche ai diplomati di istituti professionali e, in generale, di istituti superiori di secondo grado.

Tra questi, gli indirizzi di diploma di secondaria superiore dove le imprese ritengono assolutamente necessario il possesso di competenze green sono gli Istituti Professionali ad indirizzo turismo, enogastronomia e ospitalità (richieste con elevata importanza al 51,4% dei profili ricercati) e a indirizzo agrario, agroalimentare e agroindustria (48,1%). Per quanto riguarda i laureati invece, si registrano domande di green skills di grado elevato nell’indirizzo agrario, agroalimentare e zootecnico (competenze green elevate richieste al 74,7% dei laureati), ingegneria civile ed architettura (61,5%), ingegneria industriale (55,9%) e statistica (54%).

Le caratteristiche dei Green Jobs e i settori interessati

Non solo competenze green però. Le nuove sfide del prossimo futuro infatti hanno portato alla nascita di vere e proprie professioni legate alla Green Economy. Stando ai dati raccolti dal Sistema Excelsior, nel 2021 le imprese hanno registrato 1,6 milioni di contratti legati ai cosiddetti “Green Jobs”, pari al 34,5% del totale delle assunzioni. Rientrano tra i Green Jobs ad esempio i tecnici del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, i responsabili delle vendite di prodotti verdi, l’analista e progettista di green software e l’esperto legale ambientale.

E' il settore dell'industria a raccogliere più profili legati alla Green Economy. Nella fattispecie, il primo posto, per quota di Green Jobs, si conferma il settore delle costruzioni (86,7% sul totale delle entrate del settore), seguite dalla meccanica (84%), dalle industrie della gomma e delle materie plastiche (82,8%). Per quanto riguarda i servizi, dove si registra un'incidenza decisamente minore delle nuove professioni rispetto all'industria, questi presentano incidenze di
Green Jobs superiori alla media logistica (72,4%), servizi avanzati di supporto alle imprese (52,5%), servizi finanziari e assicurativi (40,6%) e ICT (40,2%).