
Saranno il green e il digitale a fare da traino nel mondo del lavoro da qui ai prossimi cinque anni. Delle 2,7 milioni di persone che entreranno nel mercato lavorativo nei prossimi 5 anni, infatti, al 62% verrà richiesto di avere competenze green.
In particolare dalle previsioni a medio termine - ovvero nel periodo 2020-2024 - del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere il mercato del lavoro necessiterà di 1,6 milioni di lavoratori capaci di sviluppare strategie e soluzioni ecosostenibili e di 1,5 milioni di lavoratori capaci di utilizzare internet in modo più o meno specializzato a seconda della figura. Andiamo verso un mondo in cui ecosostenibilità e digitalizzazione saranno le basi del lavoro di moltissime persone.
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Il valore delle competenze green nei prossimi cinque anni
Dei 2,7 milioni lavoratori sopra citati che inizieranno a lavorare nei prossimi 5 anni, per il 38% di questi profili - quasi un milione di persone quindi –avere uno sguardo volto al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale sarà determinante come fattore di assunzione. Ma quali saranno le professioni interessate a questa svolta green? Tutte in maniera trasversale ma in particolare quei profili che richiedono un’alta specializzazione e i mestieri tecnici. Della totalità dei profili green che lavoreranno ben il 46% sarà altamente qualificato. In questa rivoluzione non solo verranno richieste maggiori competenze green a figure professionali già esistenti (ingegneri energetici, ingegneri civili, meccanici, tecnici nella gestione dei cantieri edili, tecnici della sicurezza sul lavoro) ma nasceranno anche nuove professioni - classificabili come green jobs - quali l’energy manager, il giurista ambientale, lo specialista della contabilità verde, il promotore di nuovi materiali sostenibili, l’informatico ambientale.