Concetti Chiave
- Mary Shelley, autrice di "Frankenstein", è riconosciuta per aver creato uno dei primi romanzi di fantascienza, influenzata dal dibattito sui limiti della scienza.
- La trama di "Frankenstein" segue lo scienziato Victor Frankenstein che crea una creatura da parti di cadaveri, la cui sete di vendetta porta alla tragedia.
- Il romanzo esplora temi come l'orgoglio scientifico e le conseguenze dell'ambizione umana, con un protagonista che rievoca il mito di Prometeo.
- La struttura narrativa è complessa, con vari narratori che offrono punti di vista differenti, tra cui il capitano Walton e la creatura stessa.
- La rappresentazione popolare della creatura di Frankenstein differisce dal romanzo, dove il processo di animazione rimane volutamente ambiguo e senza l'uso dell'elettricità.
In questo appunto viene descritto il romanzo dal titolo “Frankenstein” della scrittrice inglese Mary Shalley. Di seguito vengono riportate alcune brevi informazioni sulla vita della scrittrice, la trama del romanzo “Frankenstein” che le ha fatto guadagnare molta popolarità perché conosciuto in tutto il mondo, alcune caratteristiche tipiche della sua scrittura ed infine la struttura del romanzo “Frankenstein” e la figura di questo “uomo” definito quasi come il mostro dell’opera stessa.

Indice
Cenni sulla vita della scrittrice Mary Shalley
Mary Wollstonecraft Shelley, conosciuta semplicemente come Mary Shalley, è nata a Godwin il 30 agosto 1797 ed è morta il 1° febbraio del 1851. Viene ricordata da tutti per essere stata colei che ha scritto il famoso romanzo gotico dal titolo “Frankenstein” valutato come uno dei primi esempi di fantascienza. Oltre la sua passione per la scrittura, Mary Shelley ha anche assistito e migliorato gli scritti del marito, il poeta e filosofo romantico Percy Bysshe Shelley.
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Trama del romanzo “Frankenstein” di Mary Shelley
La storia si svolge a Ginevra, nei primi anni dell'Ottocento. Il giovane scienziato Victor Frankenstein costruisce, con parti di vari corpi trafugati da cimiteri e camere mortuarie, un gigantesco essere di spaventosa sembianza umana al quale riesce ad infondere la vita. Sfuggito al controllo del suo creatore, il mostro vive per lungo tempo nascosto: vaga per boschi e campagne, rivelando una forza inusitata e una potente istinto. Fondamentalmente incline alla mitezza e alla bontà, quando si accorge del disgusto e del terrore che suscita negli altri a causa del proprio aspetto, subisce una totale trasformazione: la sua sete d'amore si trasforma in un insaziabile desiderio di vendetta, fonte d'inestinguibile odio nei confronti di tutta l'umanità. Così deciso a rintracciare il suo creatore, si vendica di lui uccidendogli l'amico più caro e la donna amata, appena divenuta sua sposa. Il dottor Frankenstein, scampato fortunosamente al massacro dopo aver ascoltato l'angosciosa confessione del mostro, lo insegue nelle terre artiche nella cui desolazione si è rifugiato. Qui cerca di sopprimerlo, ma è ucciso a sua volta dalla sua creatura che, compiuta finalmente l'agognata vendetta, si dilegua senza lasciare traccia.
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Caratteristiche e struttura del romanzo “Frankenstein”
Il romanzo fu subito considerato il migliore nel suo genere tra i tanti apparsi all'inizio del secolo scorso, guadagnandosi ben presto un largo consenso di pubblico. Accadde pertanto che nell'immaginario collettivo, dal momento che la scrittrice non aveva dato nome al mostro, questi finisse per essere designato con il nome del suo creatore. La vicenda, oltre ad essere esemplare del filone «nero», si presta ad interessanti e più che mai attuali angolazioni di lettura. L'autrice, profondamente influenzata dal contemporaneo dibattito circa i limiti della scienza e le sue potenzialità nell'infondere la vita in esseri inanimati, crea nella figura del dottor Frankenstein il prototipo del moderno scienziato che, accecato dal sapere, compie lo smisurato peccato d'orgoglio di sostituirsi a Dio nell'infondere la vita. Ma come il Prometeo del mito greco fu atrocemente punito dagli dèi per aver carpito loro il segreto del fuoco, così anch'egli viene annientato dalla sua stessa scoperta insieme a coloro che ama. D'altro canto, il mostro, scaraventato alla ribalta dell'esistenza dalla folle presunzione umana, vive drammaticamente la propria assenza di identità, lacerato dal conflitto tra una natura interiore sostanzialmente buona e l'orribile aspetto esteriore, a causa del quale la società lo esclude considerandolo necessariamente perverso e crudele.
La struttura del racconto, sempre in forma di monologo in prima persona, è orchestrata da diversi narratori: il capitano ed esploratore Robert Walton, in viaggio sulla sua nave verso le terre artiche, descrive nel diario di bordo l'incontro con il dottor Frankenstein e la storia della tragica creazione; a sua volta, nel racconto dello scienziato riportato da Walton, si inserisce la voce del mostro che, durante un incontro con il suo creatore, gli ha esposto tutto l'orrore della sua esistenza, nel corso di un'angosciosa confessione.
Frankenstein: umano o mostro
Nonostante la creatura sia stata descritta in opere successive come un insieme di pezzi di corpi umani presi da cadaveri e rianimate mediante l'uso dell'elettricità, questa descrizione non è coerente con il lavoro di Shelley. L’utilizzo dell'elettricità e dell'immagine intrecciata del mostro di Frankenstein erano più il risultato del popolare adattamento cinematografico della storia di James Whale. Nell'opera originale di Shelley, Victor Frankenstein scopre un principio della vita in passato sconosciuto ma elementare, e quell'intuizione gli consente di sviluppare un metodo per infondere vitalità nella materia inanimata, sebbene l'esatta natura del processo sia lasciata ambigua. Dopo molte esitazioni nell'esercitare questo potere, Frankenstein passa due anni a costruire faticosamente il corpo della Creatura, una caratteristica anatomica alla volta, che poi porta in vita usando il suo processo non chiarito. Parte del rifiuto di Frankenstein della sua creazione è il fatto che non gli dà un nome. Nel romanzo la creatura viene paragonata a Adamo, il primo uomo nel Giardino dell'Eden.
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Domande da interrogazione
- Quali sono alcuni aspetti della vita di Mary Shelley che hanno influenzato la sua scrittura?
- Qual è la trama principale del romanzo "Frankenstein"?
- Come è strutturato il romanzo "Frankenstein"?
- In che modo il romanzo "Frankenstein" esplora i limiti della scienza?
- Come viene rappresentata la creatura nel romanzo rispetto alle sue rappresentazioni successive?
Mary Shelley, nata il 30 agosto 1797, è conosciuta per il suo romanzo "Frankenstein". Ha anche assistito il marito, Percy Bysshe Shelley, nei suoi scritti, il che ha influenzato il suo stile e le sue tematiche.
La storia segue Victor Frankenstein, uno scienziato che crea un essere vivente da parti di cadaveri. La creatura, inizialmente buona, diventa vendicativa a causa del rifiuto e del terrore che suscita negli altri, portando a una tragica serie di eventi.
Il romanzo è narrato attraverso diversi punti di vista, principalmente tramite il diario di bordo del capitano Robert Walton, che include la storia di Victor Frankenstein e la confessione della creatura.
Il romanzo riflette sul dibattito contemporaneo sui limiti della scienza, rappresentando Frankenstein come un moderno scienziato che, accecato dal sapere, sfida i limiti divini creando vita, con conseguenze devastanti.
Nel romanzo originale, la creatura è il risultato di un principio vitale scoperto da Frankenstein, senza l'uso dell'elettricità. La sua rappresentazione come un mostro elettrificato è un'invenzione dei successivi adattamenti cinematografici.