Concetti Chiave
- La Divina Commedia di Dante Alighieri è un poema composto da tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), scritte in volgare fiorentino, con una struttura simbolica basata sul numero 3.
- Nell'Inferno, un cono rovesciato, i peccatori sono puniti in nove cerchi con pene che riflettono i loro peccati secondo la legge del contrappasso.
- Il Purgatorio è una montagna divisa in sette cornici, dove le anime espiano i peccati capitali in attesa di accedere al Paradiso, assistite dagli angeli delle Virtù.
- Il Paradiso è composto da nove cieli concentrici e l'empireo, dove risiedono le anime beate in perfetta felicità, illuminate dalla grazia divina.
- Dante, guidato da Virgilio, Beatrice e San Bernardo, intraprende un viaggio simbolico attraverso l'oltretomba, incontrando figure storiche e allegoriche che rappresentano il suo tempo.
In questo appunto di Italiano viene descritta la Divina Commedia, il celebre poema scritto da Dante Alighieri. Viene riportata una breve descrizione della sua struttura e l’analisi delle tre cantiche in cui è suddivisa.
Indice
Struttura e trama della Divina Commedia
La Divina Commedia è un poema scritto da Dante Alighieri, uno dei più grandi letterati della lingua italiana.
La stesura di quest’opera ha conferito a Dante il titolo di padre della lingua italiana.Infatti l'opera è scritta in volgare fiorenti, con grande forza espressiva ed eleganza di stile. Dante inizia a scrivere l’opera nel biennio 1304-05, oppure in quello 1306-07, mentre si trovava in esilio in Lunigiana. Egli si dedicherà alla stesura del poema fino alla data della sua morte. L’opera è composta da tre volumi, chiamati cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), a loro volta suddivise in 33 canti, ad eccezione dell’Inferno, che ne ha uno in più e che consiste nell’introduzione. Ogni canto si sviluppa in versi endecasillabi, formati da undici sillabe ciascuno. I versi sono raccolti in terzine, strofe di tre versi, legati da una rima incatenata (ABA BCB CDC). È da notare la costante presenza del numero 3 e dei suoi multipli in tutto il poema, in virtù del fatto che esso è considerato il numero perfetto. Ciò conferisce all’opera un profondo valore simbolico e religioso, riferito alla Santissima Trinità. L’opera è scritta in volgare fiorentino e ha la seguente trama: Dante conduce un viaggio (immaginario) nell’oltretomba, dall’Inferno fino al Paradiso, accompagnato da tre guide: Virgilio, che lo conduce nell'Inferno e nel Purgatorio; Beatrice, che lo porta in Paradiso; San Bernardo, per la visita dei cieli più alti. Il viaggio dura 6 giorni, a partire dalla notte tra il 7 e l’8 aprile del 1300 (cioè tra il Giovedì e il Venerdì santo). I personaggi che Dante incontra durante il suo viaggio sono quelli del suo tempo: guelfi bianchi, guelfi neri, papati corrotti, nobili sanguinari, ecc.
Inferno: gironi e struttura
Nell'Inferno, immaginato come un cono rovesciato, troviamo coloro i quali si sono macchiati di peccati gravi, durante la vita terrena. Esso si presenta come una voragine, a forma di imbuto, scavato nella terra. Il baratro si è formato in seguito alla caduta di Lucifero dal cielo. Egli, infatti, per tale ragione, si trova al fondo dell'abisso, nel punto più lontano da Dio. La porta dell'Inferno si trova nei pressi di Gerusalemme e occorre guadare il fiume Acheronte per poter entrare. Nella parete della voragine, sono scavati enormi gradini, che dividono l'Inferno in nove cerchi o gironi. Ogni scalino è abitato da dannati, che si sono macchiati dello stesso peccato e che, pertanto, subiscono la stessa pena. Nella prima parte, l'Alto Inferno, ci sono coloro che non hanno saputo moderare i loro istinti, come ad esempio i lussuriosi (dominati dalle pulsioni carnali), i golosi (posseduti dall'ingordigia), gli avari (vittime del possesso). Le pene a cui i dannati sono sottoposti, ricordano il peccato di cui si sono macchiati, secondo la legge del contrappasso. In base a tale legge, i lussuriosi sono condannati a correre, travolti da un vento incessante, così come in vita si sono lasciati travolgere dalle passioni; i golosi, schiavi dei piaceri di cibi raffinati, sono sdraiati in un putrido fango; gli avari, devono spingere enormi pietre, che rappresentano ciò che volevano accumulare. Dante, accompagnato da Virgilio, scende i gironi infernali e, tra spaventi, angosce e sofferenze, assiste al susseguirsi di peccati sempre più gravi. Egli scende nel VI cerchio, popolato dagli eretici, attraversa il VII, in cui si trovano i violenti e giunge nel VIII, diviso in dieci bolge, in cui si contorcono i fraudolenti. Durante il viaggio incontra persone conosciute, riconosce personaggi famosi, ascolta le confessioni di dannati sempre più disperati. A guardia dei dannati, per assicurarsi delle loro sofferenze, vi sono esseri mostruosi e diavoli.
Per ulteriori approfondimenti sull’Inferno vedi anche qua
Purgatorio e Paradiso: struttura e caratteristiche principali
Nel Purgatorio, che è una montagna agli antipodi dell’Inferno formatasi con il contraccolpo della caduta di Lucifero, ci sono le anime che devono sanarsi da peccati minori. Il monte è circondato da una spiaggia che costituisce l’Antipurgatorio, dove sostano le anime di coloro che si sono pentiti tardi dei loro peccati o che hanno trascurato Dio e la vita dello spirito. Il monte è suddiviso in sette Cornici, che corrispondono ai sette vizi capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria. Le anime del Purgatorio devono attendere un tempo commisurato alla gravità del loro peccato, e vivono in attesa di poter accedere al Paradiso. A confortare le pene delle infelici anime si trovano gli angeli delle Virtù corrispondenti.
Nel Paradiso, dove Dante è accompagnato prima da Beatrice (considerata una figura divina) e poi da San Bernardo, vi sono le anime buone, che si illuminano della grazia di Dio. Il Paradiso è costituito da nove Cieli concentrici. Al di là dei Cieli si trova l’empireo, uno spazio immobile e luminosissimo dove risiedono tutte le anime beate. Sono disposte su enormi gradini in un anfiteatro, che forma l’immagine di una candida rosa. I beati godono di una felicità assoluta.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura della Divina Commedia?
- Come è organizzato l'Inferno nella Divina Commedia?
- Quali sono le caratteristiche principali del Purgatorio?
- Chi accompagna Dante nel suo viaggio attraverso le tre cantiche?
- Qual è la rappresentazione del Paradiso nella Divina Commedia?
La Divina Commedia è composta da tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna suddivisa in 33 canti, tranne l'Inferno che ne ha uno in più. I canti sono scritti in versi endecasillabi e raccolti in terzine con rima incatenata.
L'Inferno è immaginato come un cono rovesciato con nove cerchi o gironi, dove i dannati sono puniti secondo il contrappasso per i loro peccati. È popolato da esseri mostruosi e diavoli che vigilano sulle anime.
Il Purgatorio è una montagna con sette Cornici, ognuna corrispondente a un vizio capitale. Le anime si purificano dai peccati minori e sono confortate dagli angeli delle Virtù, in attesa di accedere al Paradiso.
Dante è accompagnato da Virgilio nell'Inferno e nel Purgatorio, da Beatrice nel Paradiso, e infine da San Bernardo nei cieli più alti.
Il Paradiso è costituito da nove Cieli concentrici e l'empireo, dove risiedono le anime beate in un anfiteatro a forma di candida rosa, illuminate dalla grazia di Dio e godendo di felicità assoluta.